Introduzione. La pandemia di COVID-19 ha comportato la messa in atto di misure drastiche per il suo contenimento, che hanno coinvolto tutta la popolazione. Queste restrizioni hanno determinato uno stravolgimento della vita e delle abitudini quotidiane, e hanno avuto conseguenze sulla salute mentale di molti ed in particolare degli individui più vulnerabili, come ad esempio coloro che soffrono di un disturbo dell’alimentazione. Diversi studi condotti in vari Paesi hanno descritto un aumento dei pazienti affetti da un disturbo dell’alimentazione nel periodo post-pandemico ed un aumento drastico del numero di ricoveri. Scopi dello studio. Questo lavoro, condotto presso l’Azienda Ospedaliera dell’Università di Padova, ha l’intento di descrivere il numero di pazienti con anoressia nervosa e altri disturbi dell’alimentazione che hanno preso contatto con gli ambulatori, i reparti e il pronto soccorso dell’ospedale nel periodo pre-pandemico, pandemico e post-pandemico. Metodi. Lo studio è stato condotto analizzando tutte le diagnosi di anoressia nervosa nel sesso femminile, registrate in qualsiasi setting dell’Azienda Ospedaliera dell’Università di Padova nel periodo 2015-2024. I dati sono stati raccolti e analizzati grazie alla collaborazione della Direzione Medica dell’Azienda che, tramite l’Ufficio Controllo Gestione, ha messo i dati a disposizione. Per la valutazione statistica dell’andamento temporale dei ricoveri, è stato usato il risk-ratio con intervallo di confidenza al 95%. Risultati. Le analisi statistiche hanno evidenziato la presenza di differenze significative nel numero e nell’entità dei ricoveri per disturbi dell’alimentazione, tra il periodo pre-pandemico, pandemico e post-pandemico. Difatti, il numero di ricoveri cresce moderatamente dal 2015 al 2020; nel 2021 raggiunge un picco mentre dopo il 2021 i valori calano, senza tornare però ai risultati pre-pandemici. Inoltre, si evidenzia una continua diminuzione nel tempo, dell’età di insorgenza dei disturbi dell’alimentazione. Conclusioni. Dai risultati del presente studio si può concludere che, anche nella nostra Regione, la pandemia di COVID-19 e le conseguenti misure restrittive, hanno causato un aumento significativo del numero di ricoveri e dei giorni di ricovero per pazienti affetti da disturbi dell’alimentazione. La precocizzazione dell’età di esordio era un fenomeno già in atto in epoca pre-pandemica, ma ulteriori studi sono necessari per capire se la pandemia ha avuto un ruolo nell’accelerare questo fenomeno.
L'EPIDEMIOLOGIA DEI DISTURBI ALIMENTARI NEL PERIODO POST COVID-19
BRUTTI, CHIARA
2024/2025
Abstract
Introduzione. La pandemia di COVID-19 ha comportato la messa in atto di misure drastiche per il suo contenimento, che hanno coinvolto tutta la popolazione. Queste restrizioni hanno determinato uno stravolgimento della vita e delle abitudini quotidiane, e hanno avuto conseguenze sulla salute mentale di molti ed in particolare degli individui più vulnerabili, come ad esempio coloro che soffrono di un disturbo dell’alimentazione. Diversi studi condotti in vari Paesi hanno descritto un aumento dei pazienti affetti da un disturbo dell’alimentazione nel periodo post-pandemico ed un aumento drastico del numero di ricoveri. Scopi dello studio. Questo lavoro, condotto presso l’Azienda Ospedaliera dell’Università di Padova, ha l’intento di descrivere il numero di pazienti con anoressia nervosa e altri disturbi dell’alimentazione che hanno preso contatto con gli ambulatori, i reparti e il pronto soccorso dell’ospedale nel periodo pre-pandemico, pandemico e post-pandemico. Metodi. Lo studio è stato condotto analizzando tutte le diagnosi di anoressia nervosa nel sesso femminile, registrate in qualsiasi setting dell’Azienda Ospedaliera dell’Università di Padova nel periodo 2015-2024. I dati sono stati raccolti e analizzati grazie alla collaborazione della Direzione Medica dell’Azienda che, tramite l’Ufficio Controllo Gestione, ha messo i dati a disposizione. Per la valutazione statistica dell’andamento temporale dei ricoveri, è stato usato il risk-ratio con intervallo di confidenza al 95%. Risultati. Le analisi statistiche hanno evidenziato la presenza di differenze significative nel numero e nell’entità dei ricoveri per disturbi dell’alimentazione, tra il periodo pre-pandemico, pandemico e post-pandemico. Difatti, il numero di ricoveri cresce moderatamente dal 2015 al 2020; nel 2021 raggiunge un picco mentre dopo il 2021 i valori calano, senza tornare però ai risultati pre-pandemici. Inoltre, si evidenzia una continua diminuzione nel tempo, dell’età di insorgenza dei disturbi dell’alimentazione. Conclusioni. Dai risultati del presente studio si può concludere che, anche nella nostra Regione, la pandemia di COVID-19 e le conseguenti misure restrittive, hanno causato un aumento significativo del numero di ricoveri e dei giorni di ricovero per pazienti affetti da disturbi dell’alimentazione. La precocizzazione dell’età di esordio era un fenomeno già in atto in epoca pre-pandemica, ma ulteriori studi sono necessari per capire se la pandemia ha avuto un ruolo nell’accelerare questo fenomeno.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Brutti_Chiara.pdf
accesso aperto
Dimensione
614.66 kB
Formato
Adobe PDF
|
614.66 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/82889