La metodologia del Digital storytelling (DST) si inserisce nel quadro teorico del costruttivismo psico-cognitivo e socio-culturale secondo cui il sapere è il risultato dell’interazione tra un soggetto attivo e la realtà. Il continuo fare esperienza della realtà ne determina il suo significato che è costantemente negoziato tra il soggetto e la realtà esperita. La presente ricerca empirica si pone l’obiettivo di esplorare le percezioni dei professionisti educatori appartenenti al Servizio Formazione Autonomie e al Centro Socio Educativo di Anffas Ticino rispetto all’uso della metodologia del Digital storytelling a supporto delle pratiche riflessive e contestuali adottate nel corso di un laboratorio dedicato alla valorizzazione e condivisione di storie di buone pratiche professionali in tema di inclusione sociale delle Persone con Disabilità (PcD). Nello specifico, si sono intese per pratiche riflessive quelle azioni cognitive e metacognitive che portano il professionista a riflettere sulla situazione in atto e sulla conoscenza sviluppata attraverso le proprie esperienze, e per pratiche contestuali quelle azioni rivolte al contesto in termini di apprendimento situato e capaci di assolvere a funzioni comunicative, esplicative e documentative inerenti le buone pratiche professionali. Il presente lavoro di ricerca empirica adotta un approccio idiografico-descrittivo, di tipo induttivo, si articola all’interno della cornice epistemologica del costruttivismo sociale ed ha indagato le 2 équipe educative che operano quotidianamente in interdipendenza, considerandole come una comunità di pratica professionale. Il laboratorio, rivolto ai professionisti educatori, debitamente progettato e realizzato dalla ricercatrice per rispondere all’obiettivo della ricerca, si è articolato in 2 fasi: 1) ricerca e valorizzazione mirata di storie organizzative di buone pratiche professionali mediante l’azione di ricerca di tipo narrativo dell’Appreciative Inquiry; 2) esperienza di progettazione, realizzazione e condivisione di storie digitali di buone pratiche professionali emerse nella prima fase e rielaborate secondo la metodologia del Digital storytelling. Lo studio e l’approfondimento delle fonti teoriche sulle metodologie applicate, ha rivelato come molta bibliografia di riferimento si fosse occupata anche delle ‘ricadute’ sulle pratiche di leadership, tematica centrale per il management dei servizi educativi. Si è pertanto dedicata una sezione del presente lavoro alla tematica della leadership in termini di valorizzazione delle persone nell’organizzazione, tentando di offrire una lettura trasversale e coerente con il quadro concettuale del presente lavoro. I risultati della ricerca confermano la percezione di efficacia della metodologia del DST a supporto delle pratiche riflessive e contestuali, adottate dagli educatori, nella valorizzazione e condivisione di buone pratiche professionali. Suggeriscono inoltre la possibilità di adottare la medesima metodologia per esplorare nuovi aspetti del repertorio comune della comunità di pratica e di trasferire l’uso della metodologia nella pratica professionale degli interventi progettati con le PcD. Gli esiti del presente studio possono indicare future direzioni per ricerche orientate ad approfondire la correlazione tra indagine apprezzativa e metodologia del DST in termini di generatività. Potrebbero inoltre essere utili per informare i professionisti dell’efficacia dei processi attivati dalla metodologia del DST e suggerire nuove direzioni di ricerca orientate a verificare l’efficacia della metodologia su nuove dimensioni, quali, ad esempio, il rafforzamento del capitale relazionale come risorsa immateriale strategica, all’interno delle organizzazioni educative che lavorano a servizio delle PcD. Keywords: Digital Storytelling; Comunità di Pratica; Conoscenza Tacita; Appreciative Inquiry; Leadership; Inclusione PcD

Le narrazioni digitali nella valorizzazione e condivisione di storie sulle buone pratiche dei professionisti educatori. Una ricerca empirica condotta presso il Servizio Formazione Autonomie ed il Centro Socio-Educativo di Anffas Ticino Onlus.

BONFANTI, ERIKA
2024/2025

Abstract

La metodologia del Digital storytelling (DST) si inserisce nel quadro teorico del costruttivismo psico-cognitivo e socio-culturale secondo cui il sapere è il risultato dell’interazione tra un soggetto attivo e la realtà. Il continuo fare esperienza della realtà ne determina il suo significato che è costantemente negoziato tra il soggetto e la realtà esperita. La presente ricerca empirica si pone l’obiettivo di esplorare le percezioni dei professionisti educatori appartenenti al Servizio Formazione Autonomie e al Centro Socio Educativo di Anffas Ticino rispetto all’uso della metodologia del Digital storytelling a supporto delle pratiche riflessive e contestuali adottate nel corso di un laboratorio dedicato alla valorizzazione e condivisione di storie di buone pratiche professionali in tema di inclusione sociale delle Persone con Disabilità (PcD). Nello specifico, si sono intese per pratiche riflessive quelle azioni cognitive e metacognitive che portano il professionista a riflettere sulla situazione in atto e sulla conoscenza sviluppata attraverso le proprie esperienze, e per pratiche contestuali quelle azioni rivolte al contesto in termini di apprendimento situato e capaci di assolvere a funzioni comunicative, esplicative e documentative inerenti le buone pratiche professionali. Il presente lavoro di ricerca empirica adotta un approccio idiografico-descrittivo, di tipo induttivo, si articola all’interno della cornice epistemologica del costruttivismo sociale ed ha indagato le 2 équipe educative che operano quotidianamente in interdipendenza, considerandole come una comunità di pratica professionale. Il laboratorio, rivolto ai professionisti educatori, debitamente progettato e realizzato dalla ricercatrice per rispondere all’obiettivo della ricerca, si è articolato in 2 fasi: 1) ricerca e valorizzazione mirata di storie organizzative di buone pratiche professionali mediante l’azione di ricerca di tipo narrativo dell’Appreciative Inquiry; 2) esperienza di progettazione, realizzazione e condivisione di storie digitali di buone pratiche professionali emerse nella prima fase e rielaborate secondo la metodologia del Digital storytelling. Lo studio e l’approfondimento delle fonti teoriche sulle metodologie applicate, ha rivelato come molta bibliografia di riferimento si fosse occupata anche delle ‘ricadute’ sulle pratiche di leadership, tematica centrale per il management dei servizi educativi. Si è pertanto dedicata una sezione del presente lavoro alla tematica della leadership in termini di valorizzazione delle persone nell’organizzazione, tentando di offrire una lettura trasversale e coerente con il quadro concettuale del presente lavoro. I risultati della ricerca confermano la percezione di efficacia della metodologia del DST a supporto delle pratiche riflessive e contestuali, adottate dagli educatori, nella valorizzazione e condivisione di buone pratiche professionali. Suggeriscono inoltre la possibilità di adottare la medesima metodologia per esplorare nuovi aspetti del repertorio comune della comunità di pratica e di trasferire l’uso della metodologia nella pratica professionale degli interventi progettati con le PcD. Gli esiti del presente studio possono indicare future direzioni per ricerche orientate ad approfondire la correlazione tra indagine apprezzativa e metodologia del DST in termini di generatività. Potrebbero inoltre essere utili per informare i professionisti dell’efficacia dei processi attivati dalla metodologia del DST e suggerire nuove direzioni di ricerca orientate a verificare l’efficacia della metodologia su nuove dimensioni, quali, ad esempio, il rafforzamento del capitale relazionale come risorsa immateriale strategica, all’interno delle organizzazioni educative che lavorano a servizio delle PcD. Keywords: Digital Storytelling; Comunità di Pratica; Conoscenza Tacita; Appreciative Inquiry; Leadership; Inclusione PcD
2024
Digital storytelling in the appreciating and sharing of the best practices stories about the professional educators. An empirical research carried out to the Autonomies Training Service and to the Social-Educational Center of Anffas Ticino Onlus.
Digital storytelling
Comunità di pratica
Conoscenza tacita
Appreciative Inquiry
Leadership
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/83644