La globalizzazione ha permesso di incrementare le distanze tra i luoghi di produzione e i luoghi di consumo dei prodotti alimentari. Questo fenomeno ha permesso di accedere a una maggiore varietà di prodotti; tuttavia, il trasporto di alimenti su lunghe distanze sta influenzando negativamente la salute del pianeta aumentando il livello di emissioni di gas serra minimi sostenibili. Per questo motivo non è una pratica sostenibile. Infatti, secondo la prospettiva dell’analisi del ciclo di vita (LCA), che valuta il potenziale impatto ambientale del sistema di produzione di un alimento durante tutto il suo ciclo, ridurre il consumo di prodotti coltivati in serra o spediti per via aerea ridurrebbe le emissioni del 5%. Risulta quindi evidente che per mitigare il cambiamento climatico è necessario ridurre le emissioni di carbonio implementando grandi cambiamenti nel sistema alimentare, ma anche nell’alimentazione individuale. Per incoraggiare e promuovere questo cambiamento è necessario comprendere i processi e le variabili che influenzano le scelte alimentari individuali. Gli studi presentati hanno la finalità di investigare il ruolo di alcune variabili, in particolare l’ideologia politica, nelle scelte alimentari sostenibili (Studio 1), per poi utilizzarle nell’ideazione di messaggi personalizzati per persuadere individui di differenti ideologie politiche ad implementare comportamenti sostenibili, in particolare il consumo di prodotti locali stagionali (Studio 2). Gli studi sono stati condotti in Italia sulle piattaforme Qualtrics e Inquisit, e combinavano metodi espliciti (questionario) a metodi impliciti (VAAST, IAT). I risultati confermano la correlazione dell’orientamento politico e dell’Ecological Dominance Orientation ai comportamenti ecosostenibili, in particolare il consumo di prodotti stagionali. Si è dimostrato l’effetto di queste due variabili sull’intenzione di consumo di prodotti stagionali e sugli atteggiamenti sulla dieta mediterranea. Più l’ideologia politica tende verso il conservatorismo e più la visione del rapporto tra esseri umani e mondo naturale è piramidale, più diminuisce l’intenzione di consumo di prodotti stagionali e più gli individui hanno atteggiamenti negativi rispetto la dieta mediterranea. Inoltre, si è rilevata, anche se non significativa, una influenza maggiore dei messaggi persuasivi sulle intenzioni e sugli atteggiamenti verso i prodotti locali e stagionali nei casi in cui facessero leva sui valori di apertura al cambiamento per i liberali e di tradizionalismo per i conservatori.

Adottare un’alimentazione sostenibile: le determinanti e l’influenza della comunicazione nel consumo di prodotti stagionali

CORRAO, LAURA
2024/2025

Abstract

La globalizzazione ha permesso di incrementare le distanze tra i luoghi di produzione e i luoghi di consumo dei prodotti alimentari. Questo fenomeno ha permesso di accedere a una maggiore varietà di prodotti; tuttavia, il trasporto di alimenti su lunghe distanze sta influenzando negativamente la salute del pianeta aumentando il livello di emissioni di gas serra minimi sostenibili. Per questo motivo non è una pratica sostenibile. Infatti, secondo la prospettiva dell’analisi del ciclo di vita (LCA), che valuta il potenziale impatto ambientale del sistema di produzione di un alimento durante tutto il suo ciclo, ridurre il consumo di prodotti coltivati in serra o spediti per via aerea ridurrebbe le emissioni del 5%. Risulta quindi evidente che per mitigare il cambiamento climatico è necessario ridurre le emissioni di carbonio implementando grandi cambiamenti nel sistema alimentare, ma anche nell’alimentazione individuale. Per incoraggiare e promuovere questo cambiamento è necessario comprendere i processi e le variabili che influenzano le scelte alimentari individuali. Gli studi presentati hanno la finalità di investigare il ruolo di alcune variabili, in particolare l’ideologia politica, nelle scelte alimentari sostenibili (Studio 1), per poi utilizzarle nell’ideazione di messaggi personalizzati per persuadere individui di differenti ideologie politiche ad implementare comportamenti sostenibili, in particolare il consumo di prodotti locali stagionali (Studio 2). Gli studi sono stati condotti in Italia sulle piattaforme Qualtrics e Inquisit, e combinavano metodi espliciti (questionario) a metodi impliciti (VAAST, IAT). I risultati confermano la correlazione dell’orientamento politico e dell’Ecological Dominance Orientation ai comportamenti ecosostenibili, in particolare il consumo di prodotti stagionali. Si è dimostrato l’effetto di queste due variabili sull’intenzione di consumo di prodotti stagionali e sugli atteggiamenti sulla dieta mediterranea. Più l’ideologia politica tende verso il conservatorismo e più la visione del rapporto tra esseri umani e mondo naturale è piramidale, più diminuisce l’intenzione di consumo di prodotti stagionali e più gli individui hanno atteggiamenti negativi rispetto la dieta mediterranea. Inoltre, si è rilevata, anche se non significativa, una influenza maggiore dei messaggi persuasivi sulle intenzioni e sugli atteggiamenti verso i prodotti locali e stagionali nei casi in cui facessero leva sui valori di apertura al cambiamento per i liberali e di tradizionalismo per i conservatori.
2024
Adopting a sustainable diet: determinants and the influence of communication in the consumption of seasonal products
sostenibilità
comunicazione
valori
scelte alimentari
ideologia politica
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/85018