Collective redundancies are one of the main tools available to employers in order to deal with business crises requiring reduction, transformation or termination of work or activity. This measure, considered the extreme ratio for employers in difficulty, is widely adopted in periods of economic recession characterized by a contraction in employment levels. Legislation on collective redundancies and the related protections for workers have evolved over the decades. With this thesis, I intend to dwell at first on the Italian system, reconstructing the evolution of the legislation that originated from the Interconfederal Agreement of 7 August 1947 which introduced for the first time the concept of collective redundancies, up to the latest amendments. The first chapter will in fact address what has just been said with the aim of providing a notion of collective redundancy and demonstrate how much it is still a very controversial subject today. Subsequently, instead, this thesis aims to deepen the institute by identifying the protagonists and analyzing the stages of the mobility procedure. Collective redundancies are one of the most complex aspects of labour law, since they require a balance to be struck between the economic and organisational interests of companies and the protection of workers' fundamental rights; in this context the criteria for choosing workers to be dismissed, regulated by Article 5 of the Law of 23 July 1991, n. 223, play an important role as a key instrument to ensure transparency, impartiality and respect for constitutional principles, including the principle of equality enshrined in art. 3 of the Constitution. Such violations in collective redundancies can cause significant implications for both the workers involved and the company, which will be exposed within my paper. Finally, the paper will focus on the effects of the latest reforms in the Italian labour market and the Covid-19 that led to the shutdown of redundancies. No one could have imagined that only a few years later, due to a global pandemic, a radical change would occur. The intention to reduce income support measures through the Cassa Integrazione Guadagni, regulate the granting of unemployment benefits and give priority to collective redundancies over the adoption of wage-matching policies, the move to a total ban on redundancies.

Il licenziamento collettivo per riduzione del personale rappresenta uno tra i principali strumenti fruibili dal datore di lavoro per affrontare situazioni di crisi aziendale che richiedono una riduzione, trasformazione o cessazione d’attività o di lavoro. Questa misura, considerata l'extrema ratio per il datore di lavoro in difficoltà, è ampiamente adottata nei periodi di recessione economica caratterizzati da una contrazione dei livelli di occupazione. La normativa in tema di licenziamenti collettivi e le relative tutele verso i lavoratori hanno conosciuto sviluppi nel corso dei decenni. Con questa tesi, intendo infatti soffermarmi in un primo momento sull’ordinamento italiano, ricostruendo l’evoluzione della normativa che ha avuto origine dall’Accordo interconfederale del 7 agosto 1947 che ha introdotto per la prima volta la nozione di licenziamento collettivo per riduzione di personale, fino ad arrivare alle ultime modifiche. Il primo capitolo affronterà infatti quanto appena detto con l’obiettivo di fornire una nozione di licenziamento collettivo, e dimostrare quanto ancora ad oggi sia un tema molto dibattuto. Successivamente, invece, questa tesi si propone di approfondire l’istituto individuando i soggetti protagonisti e analizzando le fasi della procedura di mobilità. Il licenziamento collettivo rappresenta uno degli istituti più complessi del diritto del lavoro, in quanto richiede il bilanciamento tra gli interessi economici e organizzativi delle imprese e la tutela dei diritti fondamentali dei lavoratori; in tale ambito i criteri di scelta dei lavoratori da licenziare, disciplinati dall’articolo 5 della Legge 23 luglio 1991, n. 223, ricoprono un ruolo di rilievo in quanto strumento essenziale per garantire trasparenza, imparzialità e rispetto dei principi costituzionali tra cui quello di uguaglianza sancito dall’art. 3 della Costituzione. Tali violazioni nei licenziamenti collettivi possono provocare implicazioni significative sia per i lavoratori coinvolti che per l’azienda, che verranno esposte all’interno del mio elaborato. Infine, l’elaborato sarà concentrato sugli effetti delle ultime riforme nel mercato del lavoro italiano e del Covid-19 che ha condotto al blocco dei licenziamenti. Nessuno avrebbe mai potuto immaginare che a pochi anni di distanza a causa di una pandemia mondiale, si sarebbe verificato un cambio radicale. Dall’intenzione di ridurre le misure di sostegno al reddito tramite la Cassa Integrazione, regolamentare la concessione dei sussidi di disoccupazione e privilegiare i licenziamenti collettivi rispetto all’adozione di politiche di integrazione salariale, si è passati ad un’inibizione totale dei licenziamenti.

Licenziamento collettivo, violazione dei criteri di scelta e tutela meramente indennitaria

FRISON, GIULIA
2024/2025

Abstract

Collective redundancies are one of the main tools available to employers in order to deal with business crises requiring reduction, transformation or termination of work or activity. This measure, considered the extreme ratio for employers in difficulty, is widely adopted in periods of economic recession characterized by a contraction in employment levels. Legislation on collective redundancies and the related protections for workers have evolved over the decades. With this thesis, I intend to dwell at first on the Italian system, reconstructing the evolution of the legislation that originated from the Interconfederal Agreement of 7 August 1947 which introduced for the first time the concept of collective redundancies, up to the latest amendments. The first chapter will in fact address what has just been said with the aim of providing a notion of collective redundancy and demonstrate how much it is still a very controversial subject today. Subsequently, instead, this thesis aims to deepen the institute by identifying the protagonists and analyzing the stages of the mobility procedure. Collective redundancies are one of the most complex aspects of labour law, since they require a balance to be struck between the economic and organisational interests of companies and the protection of workers' fundamental rights; in this context the criteria for choosing workers to be dismissed, regulated by Article 5 of the Law of 23 July 1991, n. 223, play an important role as a key instrument to ensure transparency, impartiality and respect for constitutional principles, including the principle of equality enshrined in art. 3 of the Constitution. Such violations in collective redundancies can cause significant implications for both the workers involved and the company, which will be exposed within my paper. Finally, the paper will focus on the effects of the latest reforms in the Italian labour market and the Covid-19 that led to the shutdown of redundancies. No one could have imagined that only a few years later, due to a global pandemic, a radical change would occur. The intention to reduce income support measures through the Cassa Integrazione Guadagni, regulate the granting of unemployment benefits and give priority to collective redundancies over the adoption of wage-matching policies, the move to a total ban on redundancies.
2024
Collective dismissal, violation of selection criteria, and purely compensatory protection
Il licenziamento collettivo per riduzione del personale rappresenta uno tra i principali strumenti fruibili dal datore di lavoro per affrontare situazioni di crisi aziendale che richiedono una riduzione, trasformazione o cessazione d’attività o di lavoro. Questa misura, considerata l'extrema ratio per il datore di lavoro in difficoltà, è ampiamente adottata nei periodi di recessione economica caratterizzati da una contrazione dei livelli di occupazione. La normativa in tema di licenziamenti collettivi e le relative tutele verso i lavoratori hanno conosciuto sviluppi nel corso dei decenni. Con questa tesi, intendo infatti soffermarmi in un primo momento sull’ordinamento italiano, ricostruendo l’evoluzione della normativa che ha avuto origine dall’Accordo interconfederale del 7 agosto 1947 che ha introdotto per la prima volta la nozione di licenziamento collettivo per riduzione di personale, fino ad arrivare alle ultime modifiche. Il primo capitolo affronterà infatti quanto appena detto con l’obiettivo di fornire una nozione di licenziamento collettivo, e dimostrare quanto ancora ad oggi sia un tema molto dibattuto. Successivamente, invece, questa tesi si propone di approfondire l’istituto individuando i soggetti protagonisti e analizzando le fasi della procedura di mobilità. Il licenziamento collettivo rappresenta uno degli istituti più complessi del diritto del lavoro, in quanto richiede il bilanciamento tra gli interessi economici e organizzativi delle imprese e la tutela dei diritti fondamentali dei lavoratori; in tale ambito i criteri di scelta dei lavoratori da licenziare, disciplinati dall’articolo 5 della Legge 23 luglio 1991, n. 223, ricoprono un ruolo di rilievo in quanto strumento essenziale per garantire trasparenza, imparzialità e rispetto dei principi costituzionali tra cui quello di uguaglianza sancito dall’art. 3 della Costituzione. Tali violazioni nei licenziamenti collettivi possono provocare implicazioni significative sia per i lavoratori coinvolti che per l’azienda, che verranno esposte all’interno del mio elaborato. Infine, l’elaborato sarà concentrato sugli effetti delle ultime riforme nel mercato del lavoro italiano e del Covid-19 che ha condotto al blocco dei licenziamenti. Nessuno avrebbe mai potuto immaginare che a pochi anni di distanza a causa di una pandemia mondiale, si sarebbe verificato un cambio radicale. Dall’intenzione di ridurre le misure di sostegno al reddito tramite la Cassa Integrazione, regolamentare la concessione dei sussidi di disoccupazione e privilegiare i licenziamenti collettivi rispetto all’adozione di politiche di integrazione salariale, si è passati ad un’inibizione totale dei licenziamenti.
Criteri di scelta
Legge n.223/1991
Legge Fornero
Fasi della procedura
Jobs Act
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/85172