Terapia conservativa Vs Terapia chirurgica nel trattamento della Chronic Ankle Instability in base alle nuove evidenze scientifiche. Una analisi della letteratura.

Background: Ankle sprain is one of the most common musculoskeletal injuries. In many cases approximately 30% of patients develop chronic instability after the first sprain, which manifests itself with repeated episodes of ankle collapses, reduced postural control, and changes in biomechanics during movement. The choice of the most appropriate treatment for this condition remains a topic of discussion in the scientific community. Objectives: To examine the effectiveness of conservative treatment compared to surgical therapy and, consequently, of post-surgical physiotherapy in managing Chronic Ankle Instability, evaluating the results in terms of reduction of collapsing episodes, improvement of functionality and quality of life of patients. Methods: The studies included in this analysis were selected from major scientific databases, focusing specifically on randomised controlled studies published within the last six years. the inclusion criteria included only free full text studies Results: The review included studies demonstrating a variety of therapeutic approaches, both conservative and surgical. The results show how both approaches go hand in hand but are determined by the needs of the patient and his future prospects. Conclusion: These findings underline the need for further research to improve comparison. The decision on optimal treatment should be based on the severity of symptoms, patient preferences and individual response to conservative therapies.

Background: La distorsione della caviglia rappresenta uno degli infortuni più frequenti in ambito muscolo-scheletrico. In molti casi, dopo il primo episodio di distorsione, circa il 30% dei pazienti sviluppa un'instabilità cronica, che si manifesta con episodi ripetuti di cedimento articolare, ridotta capacità di controllo posturale e modificazioni nella biomeccanica durante i movimenti. La scelta del trattamento più adeguato per questa condizione rimane un tema di discussione nella comunità scientifica. Obiettivi: Esaminare l'efficacia delle terapie conservative rispetto alla terapia chirurgica e, di conseguenza, della fisioterapia post-chirurgica nella gestione della Chronic Ankle Instability, valutando i risultati in termini di riduzione degli episodi di cedimento, miglioramento della funzionalità e qualità della vita dei pazienti. Metodi: Analisi di studi selezionati tramite ricerche nelle principali banche dati scientifiche, con particolare attenzione agli studi randomizzati controllati pubblicati negli ultimi 6 anni. I criteri di inclusione comprendevano unicamente studi free full text. Risultati: La revisione ha incluso studi che dimostrano una varietà di approcci terapeutici, sia conservativi che chirurgici. I risultati mostrano come entrambi gli approcci vadano di pari passo ma sono determinati dalle esigenze del paziente e sulle sue prospettive future. Conclusione: Questi risultati sottolineano la necessità di ulteriori ricerche per un confronto migliore. La decisione sul trattamento ottimale dovrebbe essere personalizzata, basata sulla severità dei sintomi, le preferenze del paziente e la risposta alle terapie conservative.