L’abuso sessuale in età infantile, configurandosi come esperienza traumatica, può manifestare le sue conseguenze in maniera inconscia e non direttamente riconducibile all’esperienza originaria. Può infatti accadere che il ricordo stesso dell’abuso sia rimosso o alterato rispetto all’evento esperito, così da proteggere la persona che lo ha vissuto dai dettagli del trauma. La ricerca degli effetti prodotti dall’abuso sessuale infantile su chi lo ha vissuto potrebbe dunque muoversi su canali alternativi, che tradizionalmente non vengono esplorati. Attraverso un’analisi critica della letteratura, si propongono le fantasie sessuali come potenziale alleato terapeutico, con cui indagare possibili tracce inconsce lasciate dall’abuso sessuale infantile. Passando per le definizioni dei due costrutti e degli strumenti di ricerca utilizzati per indagarne la relazione, si sottolineano limiti e punti di forza di metodi quantitativi e qualitativi. L’analisi suggerisce che, vista la complessità del fenomeno, un approccio che integri entrambi i metodi consentirebbe di costruire una comprensione più articolata delle fantasie sessuali e delle conseguenze che ha avuto l’abuso sessuale infantile sulle stesse. Inoltre, si evidenzia la necessità di considerare potenziali fattori mediatori, come la depressione, o contestuali, come il ruolo del genere o l’impatto dei contenuti pornografici, così da ottenere un quadro interpretativo più completo.
EFFETTI DELL'ABUSO SESSUALE INFANTILE SULLE FANTASIE SESSUALI IN ETÀ ADULTA: Un'analisi critica della letteratura
NERI, VERONICA
2024/2025
Abstract
L’abuso sessuale in età infantile, configurandosi come esperienza traumatica, può manifestare le sue conseguenze in maniera inconscia e non direttamente riconducibile all’esperienza originaria. Può infatti accadere che il ricordo stesso dell’abuso sia rimosso o alterato rispetto all’evento esperito, così da proteggere la persona che lo ha vissuto dai dettagli del trauma. La ricerca degli effetti prodotti dall’abuso sessuale infantile su chi lo ha vissuto potrebbe dunque muoversi su canali alternativi, che tradizionalmente non vengono esplorati. Attraverso un’analisi critica della letteratura, si propongono le fantasie sessuali come potenziale alleato terapeutico, con cui indagare possibili tracce inconsce lasciate dall’abuso sessuale infantile. Passando per le definizioni dei due costrutti e degli strumenti di ricerca utilizzati per indagarne la relazione, si sottolineano limiti e punti di forza di metodi quantitativi e qualitativi. L’analisi suggerisce che, vista la complessità del fenomeno, un approccio che integri entrambi i metodi consentirebbe di costruire una comprensione più articolata delle fantasie sessuali e delle conseguenze che ha avuto l’abuso sessuale infantile sulle stesse. Inoltre, si evidenzia la necessità di considerare potenziali fattori mediatori, come la depressione, o contestuali, come il ruolo del genere o l’impatto dei contenuti pornografici, così da ottenere un quadro interpretativo più completo.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/86711