Il sonno è definito come uno stato naturale e reversibile che comporta una marcata riduzione della responsività agli stimoli ambientali, compresi quelli potenzialmente minacciosi, accompagnata da una temporanea sospensione della coscienza. Secondo una prospettiva evolutiva, il decremento di reattività e coscienza rappresenta una significativa minaccia alla sopravvivenza dell’individuo (Rasch & Born, 2013). Infatti, l’apparente vulnerabilità a cui siamo esposti mentre dormiamo rende difficile la comprensione della presenza diffusa del sonno nella maggior parte delle specie animali. Tuttavia, il sonno può essere considerato uno stato di quiescenza comune tanto al regno animale quanto a quello vegetale, a testimonianza del suo ruolo adattivo (Siegel, 2009). Ma perché il cervello ha bisogno di disconnettersi quasi completamente dall’ambiente circostante mentre stiamo dormendo? Sebbene spesso sia stato ipotizzato che il sonno svolga unicamente una funzione di risparmio e recupero energetico, numerosi studi ritengono che assolva a diverse funzioni vitali, come la regolazione del metabolismo e della temperatura corporea, il supporto al sistema immunitario, la promozione della plasticità sinaptica e il consolidamento della memoria (Rasch & Born, 2013). In merito a quest’ultima presunta funzione, il sonno costituisce un’importante finestra temporale durante la quale il cervello ha la possibilità di riorganizzare e rafforzare le informazioni e i ricordi precedentemente acquisiti, beneficiando dell’assenza del continuo flusso di stimoli esterni. Questi ultimi, al contrario, durante la veglia, potrebbero inficiare il corretto svolgimento dei delicati processi di consolidamento mnestico (Girardeau & Lopes-dos-Santos, 2021). Il presente elaborato ha l’obiettivo di illustrare il ruolo che il sonno svolge in tali processi, mettendone in luce i principali aspetti teorici e le numerose evidenze emerse dalle ricerche condotte negli ultimi decenni. Nel primo capitolo verranno illustrati gli aspetti generali del sonno, come la sua architettura, gli stadi di cui è composto e le caratteristiche elettrofisiologiche. Inoltre, verrà descritto uno specifico metodo di misurazione del sonno, la polisonnografia. Infine, verranno approfonditi vari aspetti del sonno NREM (Non Rapid Eye Movement) e gli eventi elettrofisiologici ad esso associati. Il secondo capitolo verterà su alcuni aspetti importanti riguardanti la memoria e la sua relazione con il sonno. Verranno anche descritte le tecniche di stimolazione non invasiva del sonno e nello specifico il paradigma TMR-CLAS (Targeted Memory Reactivation; Closed-Loop Auditory Stimulation), il quale ha un ruolo cruciale nella comprensione degli argomenti introdotti nel terzo capitolo. Il terzo capitolo, infatti, esporrà i metodi e gli strumenti della ricerca effettuata tramite l’utilizzo del paradigma TMR-CLAS per indagare gli effetti della stimolazione acustica durante il sonno sulla memoria. Verranno, infine, illustrati i risultati della ricerca tramite la discussione e le relative conclusioni.
Memoria dichiarativa e TMR-CLAS: effetti della stimolazione acustica durante il sonno in un setting ecologico
PELLEGRINO, SOFIA
2024/2025
Abstract
Il sonno è definito come uno stato naturale e reversibile che comporta una marcata riduzione della responsività agli stimoli ambientali, compresi quelli potenzialmente minacciosi, accompagnata da una temporanea sospensione della coscienza. Secondo una prospettiva evolutiva, il decremento di reattività e coscienza rappresenta una significativa minaccia alla sopravvivenza dell’individuo (Rasch & Born, 2013). Infatti, l’apparente vulnerabilità a cui siamo esposti mentre dormiamo rende difficile la comprensione della presenza diffusa del sonno nella maggior parte delle specie animali. Tuttavia, il sonno può essere considerato uno stato di quiescenza comune tanto al regno animale quanto a quello vegetale, a testimonianza del suo ruolo adattivo (Siegel, 2009). Ma perché il cervello ha bisogno di disconnettersi quasi completamente dall’ambiente circostante mentre stiamo dormendo? Sebbene spesso sia stato ipotizzato che il sonno svolga unicamente una funzione di risparmio e recupero energetico, numerosi studi ritengono che assolva a diverse funzioni vitali, come la regolazione del metabolismo e della temperatura corporea, il supporto al sistema immunitario, la promozione della plasticità sinaptica e il consolidamento della memoria (Rasch & Born, 2013). In merito a quest’ultima presunta funzione, il sonno costituisce un’importante finestra temporale durante la quale il cervello ha la possibilità di riorganizzare e rafforzare le informazioni e i ricordi precedentemente acquisiti, beneficiando dell’assenza del continuo flusso di stimoli esterni. Questi ultimi, al contrario, durante la veglia, potrebbero inficiare il corretto svolgimento dei delicati processi di consolidamento mnestico (Girardeau & Lopes-dos-Santos, 2021). Il presente elaborato ha l’obiettivo di illustrare il ruolo che il sonno svolge in tali processi, mettendone in luce i principali aspetti teorici e le numerose evidenze emerse dalle ricerche condotte negli ultimi decenni. Nel primo capitolo verranno illustrati gli aspetti generali del sonno, come la sua architettura, gli stadi di cui è composto e le caratteristiche elettrofisiologiche. Inoltre, verrà descritto uno specifico metodo di misurazione del sonno, la polisonnografia. Infine, verranno approfonditi vari aspetti del sonno NREM (Non Rapid Eye Movement) e gli eventi elettrofisiologici ad esso associati. Il secondo capitolo verterà su alcuni aspetti importanti riguardanti la memoria e la sua relazione con il sonno. Verranno anche descritte le tecniche di stimolazione non invasiva del sonno e nello specifico il paradigma TMR-CLAS (Targeted Memory Reactivation; Closed-Loop Auditory Stimulation), il quale ha un ruolo cruciale nella comprensione degli argomenti introdotti nel terzo capitolo. Il terzo capitolo, infatti, esporrà i metodi e gli strumenti della ricerca effettuata tramite l’utilizzo del paradigma TMR-CLAS per indagare gli effetti della stimolazione acustica durante il sonno sulla memoria. Verranno, infine, illustrati i risultati della ricerca tramite la discussione e le relative conclusioni.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/86726