La violenza nelle relazioni intime (Intimate partner violence, IPV) rappresenta la forma più diffusa di violenza contro le donne e costituisce un problema di salute pubblica a livello globale, con una prevalenza che coinvolge circa un terzo della popolazione femminile. L’IPV comprende diverse manifestazioni di abuso - fisico, sessuale, psicologico – oltre a comportamenti coercitivi e di controllo messi in atto da un/una partner attuale o passato/a. Le conseguenze per le vittime sono molteplici e gravi, incidendo sulla salute fisica e mentale, sul benessere sociale e sulla qualità della vita. Alla luce dell’entità e della complessità del fenomeno, risulta cruciale identificare i fattori di rischio associati sia al perpetrare sia al subire violenza. Comprendere tali fattori consente di individuare tempestivamente le situazioni a rischio, favorendo lo sviluppo di interventi preventivi e di supporto più efficaci, con l’obiettivo di interrompere il ciclo della violenza e tutelare le persone coinvolte. Questa tesi si propone di esplorare i fattori psicologici e psicofisiologici implicati nella violenza di coppia, con un focus specifico sui/le perpetratori/trici, senza tralasciare le caratteristiche psicologiche associate al rischio di vittimizzazione e le dinamiche relazionali che possono esacerbare il rischio e la gravità di IPV. Tra i principali fattori di rischio per la vittimizzazione si annoverano esperienze di abuso infantile, dipendenza economica, abuso di alcol, isolamento sociale e norme culturali in cui la violenza tra partner è normalizzata. A livello relazionale, dinamiche come il controllo coercitivo, conflitti ricorrenti, instabilità coniugale e gelosia possessiva sono indicatori di violenza psicologica che, in molti casi, precedono o si affiancano ad altri tipi di violenza fisica e sessuale. Per quanto riguarda la perpetrazione, diversi studi evidenziano la presenza di fattori clinici trasversali, quali disturbi di personalità, dipendenze, depressione, disturbi d’ansia, impulsività e disregolazione emotiva. L’analisi approfondita di questi fattori è fondamentale per comprendere i meccanismi sottostanti ai comportamenti violenti. In questa prospettiva, è rilevante anche l’ipotesi che comportamenti aggressivi possano essere associati a una disregolazione del sistema nervoso autonomo, suggerendo un’alterazione della risposta fisiologica allo stress. Sebbene questa linea interpretativa richieda ulteriori evidenze, essa apre la strada a possibili interventi di prevenzione innovativi, come l’uso integrato di biofeedback e psicoterapia focalizzata sull’autoregolazione emotiva. In conclusione, questa tesi si propone di offrire un contributo alla comprensione dei meccanismi sottendono la violenza nelle relazioni intime, con particolare attenzione ai fattori implicati nella perpetrazione. L’integrazione tra prospettive cliniche e biologiche permette di avanzare ipotesi innovative sul ruolo della disregolazione emotiva e dello stress fisiologico nei comportamenti aggressivi, aprendo la strada a interventi più mirati e personalizzati. Un’analisi approfondita di tali fattori potrà favorire non solo una più accurata identificazione delle situazioni a rischio, ma anche lo sviluppo di strategie di prevenzione e trattamento.

Violenza nelle relazioni intime: un’analisi delle caratteristiche psicologiche e psicofisiologiche di vittime e perpetratori

PETTINARI, EMMA
2024/2025

Abstract

La violenza nelle relazioni intime (Intimate partner violence, IPV) rappresenta la forma più diffusa di violenza contro le donne e costituisce un problema di salute pubblica a livello globale, con una prevalenza che coinvolge circa un terzo della popolazione femminile. L’IPV comprende diverse manifestazioni di abuso - fisico, sessuale, psicologico – oltre a comportamenti coercitivi e di controllo messi in atto da un/una partner attuale o passato/a. Le conseguenze per le vittime sono molteplici e gravi, incidendo sulla salute fisica e mentale, sul benessere sociale e sulla qualità della vita. Alla luce dell’entità e della complessità del fenomeno, risulta cruciale identificare i fattori di rischio associati sia al perpetrare sia al subire violenza. Comprendere tali fattori consente di individuare tempestivamente le situazioni a rischio, favorendo lo sviluppo di interventi preventivi e di supporto più efficaci, con l’obiettivo di interrompere il ciclo della violenza e tutelare le persone coinvolte. Questa tesi si propone di esplorare i fattori psicologici e psicofisiologici implicati nella violenza di coppia, con un focus specifico sui/le perpetratori/trici, senza tralasciare le caratteristiche psicologiche associate al rischio di vittimizzazione e le dinamiche relazionali che possono esacerbare il rischio e la gravità di IPV. Tra i principali fattori di rischio per la vittimizzazione si annoverano esperienze di abuso infantile, dipendenza economica, abuso di alcol, isolamento sociale e norme culturali in cui la violenza tra partner è normalizzata. A livello relazionale, dinamiche come il controllo coercitivo, conflitti ricorrenti, instabilità coniugale e gelosia possessiva sono indicatori di violenza psicologica che, in molti casi, precedono o si affiancano ad altri tipi di violenza fisica e sessuale. Per quanto riguarda la perpetrazione, diversi studi evidenziano la presenza di fattori clinici trasversali, quali disturbi di personalità, dipendenze, depressione, disturbi d’ansia, impulsività e disregolazione emotiva. L’analisi approfondita di questi fattori è fondamentale per comprendere i meccanismi sottostanti ai comportamenti violenti. In questa prospettiva, è rilevante anche l’ipotesi che comportamenti aggressivi possano essere associati a una disregolazione del sistema nervoso autonomo, suggerendo un’alterazione della risposta fisiologica allo stress. Sebbene questa linea interpretativa richieda ulteriori evidenze, essa apre la strada a possibili interventi di prevenzione innovativi, come l’uso integrato di biofeedback e psicoterapia focalizzata sull’autoregolazione emotiva. In conclusione, questa tesi si propone di offrire un contributo alla comprensione dei meccanismi sottendono la violenza nelle relazioni intime, con particolare attenzione ai fattori implicati nella perpetrazione. L’integrazione tra prospettive cliniche e biologiche permette di avanzare ipotesi innovative sul ruolo della disregolazione emotiva e dello stress fisiologico nei comportamenti aggressivi, aprendo la strada a interventi più mirati e personalizzati. Un’analisi approfondita di tali fattori potrà favorire non solo una più accurata identificazione delle situazioni a rischio, ma anche lo sviluppo di strategie di prevenzione e trattamento.
2024
Intimate partner violence: psychological and psychophysiological characteristics of victims and perpetrators
Violenza psicologica
Vittimizzazione
Disregolazione
Perpetratori
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/86732