Ostracismo da parte dei membri dell'ingroup e membri dell'outgroup: effetti dell'essenzialismo

This research explores the effects of social ostracism on the self-perception of humanity and on behavioral and cognitive reactions, with particular attention to the role of social categorization (ingroup vs. outgroup). In an experimental context based on the Cyberball paradigm, 81 Italian university students of political orientation of left or centre-left were assigned to a condition of ostracism by members of their own political group (ingroup) or an opposite group (outgroup), after reading a text designed to induce essentialist convictions. The results do not confirm the hypothesis that the exclusion by the ingroup produces more negative effects than the outgroup, neither in terms of affectivity, nor in the satisfaction of basic needs. However, a clear form of mechanistic self-dehumanization emerges: the excluded participants perceive themselves less characterized by human traits (e.g. empathy, emotivity), while maintaining the attribution of uniquely human traits (e.g. rationality). Moreover, those who are ostracized tend to dehumanize other players more than themselves. The perception of invisibility and absence of human traits is associated with greater cognitive uncertainty and less agency. These findings highlight the psychological consequences of ostracism, regardless of social categorisation, and indicate the need for interventions to prevent social exclusion in educational and professional settings.

Questa ricerca esplora gli effetti dell’ostracismo sociale sull’autopercezione di umanità e sulle reazioni comportamentali e cognitive, con particolare attenzione al ruolo della categorizzazione sociale (ingroup vs. outgroup). In un contesto sperimentale basato sul paradigma del Cyberball, 81 studenti universitari italiani di orientamento politico di sinistra o centro-sinistra sono stati assegnati a una condizione di ostracismo da parte di membri del proprio gruppo politico (ingroup) o di un gruppo opposto (outgroup), dopo aver letto un testo volto a indurre convinzioni essenzialistiche. I risultati non confermano l’ipotesi che l’esclusione da parte dell’ingroup produca effetti più negativi rispetto all’outgroup, né in termini di affettività, né nella soddisfazione dei bisogni fondamentali. Tuttavia, emerge una chiara forma di auto-deumanizzazione meccanicistica: i partecipanti esclusi si percepiscono meno caratterizzati dai tratti della natura umana (es. empatia, emotività), pur mantenendo l’attribuzione dei tratti unicamente umani (es. razionalità). Inoltre, chi viene ostracizzato tende a deumanizzare maggiormente gli altri giocatori rispetto a sé stesso. La percezione di invisibilità e di assenza di tratti umani è associata a maggiore incertezza cognitiva e minore agency. Questi risultati sottolineano le conseguenze psicologiche dell’ostracismo, indipendentemente dalla categorizzazione sociale, e indicano la necessità di interventi volti a prevenire l’esclusione sociale in contesti educativi e professionali.