Contesto. La ketamina è stata originariamente impiegata come farmaco anestetizzante e in seguito associata all’uso ricreativo come droga da sballo. Recentemente il suo utilizzo è approdato in ambito terapeutico nel trattamento della depressione, il disturbo bipolare e il disturbo da stress post-traumatico. Obiettivo. Questa revisione sistematica costituisce un tentativo di indagare i pattern cerebrali sottostanti agli effetti della ketamina. Metodo. Sono state inserite in PubMed ed EBSCO combinazioni di parole chiave come “ketamine”, “esketamine”, “brain imaging” per un totale di 1755 risultati. Le analisi sono state limitate a studi su soggetti umani, compiuti attraverso tecniche di neuroimmagine come fMRI, MRI, SPECT e PET, in cui viene indagata l’attività cerebrale a seguito della somministrazione di ketamina. Risultati. Il processo di selezione ha portato ad ottenere 202 studi eleggibili, di cui 77 riportavano i risultati attraverso un sistema tridimensionale di coordinate anatomiche. Questi ultimi sono stati inclusi nel lavoro finale ed elaborati attraverso il software GingerALE, il quale ha restituito un picco di convergenza in corrispondenza delle coordinate x = 0, y = 38, z = - 4, presso la corteccia cingolata anteriore. Discussione. I risultati suggeriscono che il sito primario di azione della ketamina sia situato presso la corteccia cingolata anteriore, una regione coinvolta in meccanismi alla base della sensazione di dolore acuto e cronico, della dipendenza da sostanze e della sintomatologia del Disturbo Depressivo Maggiore.
Effetti neurobiologici della ketamina: una revisione sistematica
TANGERINI, MICOL
2024/2025
Abstract
Contesto. La ketamina è stata originariamente impiegata come farmaco anestetizzante e in seguito associata all’uso ricreativo come droga da sballo. Recentemente il suo utilizzo è approdato in ambito terapeutico nel trattamento della depressione, il disturbo bipolare e il disturbo da stress post-traumatico. Obiettivo. Questa revisione sistematica costituisce un tentativo di indagare i pattern cerebrali sottostanti agli effetti della ketamina. Metodo. Sono state inserite in PubMed ed EBSCO combinazioni di parole chiave come “ketamine”, “esketamine”, “brain imaging” per un totale di 1755 risultati. Le analisi sono state limitate a studi su soggetti umani, compiuti attraverso tecniche di neuroimmagine come fMRI, MRI, SPECT e PET, in cui viene indagata l’attività cerebrale a seguito della somministrazione di ketamina. Risultati. Il processo di selezione ha portato ad ottenere 202 studi eleggibili, di cui 77 riportavano i risultati attraverso un sistema tridimensionale di coordinate anatomiche. Questi ultimi sono stati inclusi nel lavoro finale ed elaborati attraverso il software GingerALE, il quale ha restituito un picco di convergenza in corrispondenza delle coordinate x = 0, y = 38, z = - 4, presso la corteccia cingolata anteriore. Discussione. I risultati suggeriscono che il sito primario di azione della ketamina sia situato presso la corteccia cingolata anteriore, una regione coinvolta in meccanismi alla base della sensazione di dolore acuto e cronico, della dipendenza da sostanze e della sintomatologia del Disturbo Depressivo Maggiore.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/86786