Supporto organizzativo alla cura in ambito familiare: superare gli stereotipi di genere tramite cultura organizzativa supportiva

The following paper explores gender dynamics in the work-family balance, with a particular focus on attitudes towards male and female workers who require more work flexibility to collaborate in the family environment. Despite ongoing changes and policies to support parenthood, care work continues to be predominantly associated with women, while men face stigmatisation when they deviate from the traditional breadwinner role. The objective of the study is to analyse how gender and organisational support influence the perceptions of male and female workers who demand more flexibility for family reasons. A 4x2 experimental design was conducted, in which participants evaluate a male or female employee (depending on condition) requesting a contractual change in a supportive, non-supportive or neutral (depending on condition) organisation. The results offer insights into rethinking stereotypes related to parenthood and the “ideal worker”, promoting a more equitable and inclusive organisational culture.

Il seguente elaborato esplora le dinamiche di genere nella conciliazione tra vita lavorativa e familiare, con particolare attenzione agli atteggiamenti nei confronti di lavoratori e lavoratrici che richiedono maggiore flessibilità lavorativa per collaborare in ambito familiare. Nonostante i cambiamenti in atto e le politiche di supporto alla genitorialità, il lavoro di cura continua a essere prevalentemente associato alle donne, mentre gli uomini affrontano stigmatizzazioni quando si discostano dal ruolo tradizionale di breadwinner. L’obiettivo dello studio è analizzare in che modo il genere e il supporto organizzativo influenzino la percezione dei lavoratori e delle lavoratrici che chiedono maggiore flessibilità per motivi familiari. È stato condotto un esperimento con disegno 4x2, in cui i partecipanti valutano un dipendente uomo o una dipendente donna (a seconda della condizione) che richiede una modifica contrattuale all’interno di un’organizzazione supportiva, non supportiva o neutrale (a seconda della condizione) rispetto alla conciliazione. I risultati offrono spunti per ripensare gli stereotipi legati alla genitorialità e al “lavoratore ideale”, promuovendo una cultura organizzativa più equa e inclusiva.