La tesi si propone di analizzare il contributo che l'educazione fisica e motoria, svolta in contesti straordinari e non convenzionali – come ad esempio la barca a vela – può offrire allo sviluppo delle life skills nei bambini e negli adolescenti. Queste competenze trasversali, fondamentali per affrontare con successo le sfide della vita quotidiana, comprendono abilità come la gestione delle emozioni, la comunicazione efficace, la collaborazione, la resilienza, l’autonomia e la capacità di risolvere problemi. Il lavoro prende avvio da un’approfondita analisi dei dati attuali sulla condizione giovanile, con particolare attenzione al disagio psicologico emerso nel periodo post-pandemico. Viene illustrato come fattori quali l’isolamento sociale, la perdita di routine e la riduzione delle opportunità educative ed esperienziali abbiano inciso negativamente sul benessere emotivo e relazionale delle nuove generazioni. Successivamente, la tesi esplora i benefici dell’outdoor education, ovvero l’educazione esperienziale svolta in ambienti naturali e dinamici. Vengono messi in luce i vantaggi pedagogici, emotivi e sociali di questo approccio, che stimola una forma di apprendimento attivo, coinvolgente e profondamente trasformativo. Particolare attenzione è dedicata al valore formativo delle esperienze a contatto con la natura e alla loro capacità di favorire nei giovani un senso di responsabilità, consapevolezza di sé e rispetto per l’ambiente. A seguire, viene analizzata l’esperienza educativa di Giulia Civita Franceschi e della nave Caracciolo, un esempio storico straordinario di pedagogia innovativa applicata a contesti marittimi. Questo caso rappresenta un’importante testimonianza di come il contesto della navigazione possa trasformarsi in uno spazio educativo efficace e rigenerativo per minori in difficoltà. La tesi si sofferma poi sull’analisi di alcuni progetti attuali che utilizzano lo sport e l’educazione motoria in ambienti outdoor – e in particolare la vela – come strumento di inclusione sociale, prevenzione del disagio e promozione del benessere psico-fisico. Tali iniziative mostrano risultati significativi nel favorire lo sviluppo armonico di bambini e ragazzi, sia dal punto di vista motorio che relazionale ed emotivo. Infine, viene proposta una riflessione sull'importanza di integrare queste pratiche educative innovative all’interno del sistema scolastico, in tutti gli ordini e gradi di istruzione. Si sostiene la necessità di rendere accessibili e sistematiche esperienze formative in contesti non tradizionali, affinché ogni studente possa trarre beneficio da percorsi che uniscono movimento, natura, cooperazione e apprendimento esperienziale.
DALLA MONTESSORI DEL MARE AI PROGETTI EDUCATIVI DELLE SCUOLE A VELA DEI NOSTRI GIORNI
BEGHETTO, LISA
2024/2025
Abstract
La tesi si propone di analizzare il contributo che l'educazione fisica e motoria, svolta in contesti straordinari e non convenzionali – come ad esempio la barca a vela – può offrire allo sviluppo delle life skills nei bambini e negli adolescenti. Queste competenze trasversali, fondamentali per affrontare con successo le sfide della vita quotidiana, comprendono abilità come la gestione delle emozioni, la comunicazione efficace, la collaborazione, la resilienza, l’autonomia e la capacità di risolvere problemi. Il lavoro prende avvio da un’approfondita analisi dei dati attuali sulla condizione giovanile, con particolare attenzione al disagio psicologico emerso nel periodo post-pandemico. Viene illustrato come fattori quali l’isolamento sociale, la perdita di routine e la riduzione delle opportunità educative ed esperienziali abbiano inciso negativamente sul benessere emotivo e relazionale delle nuove generazioni. Successivamente, la tesi esplora i benefici dell’outdoor education, ovvero l’educazione esperienziale svolta in ambienti naturali e dinamici. Vengono messi in luce i vantaggi pedagogici, emotivi e sociali di questo approccio, che stimola una forma di apprendimento attivo, coinvolgente e profondamente trasformativo. Particolare attenzione è dedicata al valore formativo delle esperienze a contatto con la natura e alla loro capacità di favorire nei giovani un senso di responsabilità, consapevolezza di sé e rispetto per l’ambiente. A seguire, viene analizzata l’esperienza educativa di Giulia Civita Franceschi e della nave Caracciolo, un esempio storico straordinario di pedagogia innovativa applicata a contesti marittimi. Questo caso rappresenta un’importante testimonianza di come il contesto della navigazione possa trasformarsi in uno spazio educativo efficace e rigenerativo per minori in difficoltà. La tesi si sofferma poi sull’analisi di alcuni progetti attuali che utilizzano lo sport e l’educazione motoria in ambienti outdoor – e in particolare la vela – come strumento di inclusione sociale, prevenzione del disagio e promozione del benessere psico-fisico. Tali iniziative mostrano risultati significativi nel favorire lo sviluppo armonico di bambini e ragazzi, sia dal punto di vista motorio che relazionale ed emotivo. Infine, viene proposta una riflessione sull'importanza di integrare queste pratiche educative innovative all’interno del sistema scolastico, in tutti gli ordini e gradi di istruzione. Si sostiene la necessità di rendere accessibili e sistematiche esperienze formative in contesti non tradizionali, affinché ogni studente possa trarre beneficio da percorsi che uniscono movimento, natura, cooperazione e apprendimento esperienziale.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/87310