Al contrario di quanto inizialmente ipotizzato da Piaget, negli ultimi decenni numerose ricerche hanno evidenziato che alcune abilità numeriche di base sono presenti nei bambini sin dalla nascita e sono condivise con diverse specie animali. A partire da queste abilità innate, le capacità numeriche si sviluppano grazie ai numerosi stimoli ambientali e culturali ai quali si è esposti nella vita quotidiana. Le attività svolte in contesti educativi formali appaiono cruciali, mentre è oggetto di dibattito in quale misura attività numeriche formali e informali svolte insieme ai genitori (attività di home numeracy) contribuiscano allo sviluppo delle abilità matematiche dei bambini. Al fine di contribuire a questo ramo di ricerche, il presente studio ha testato le abilità numeriche di 35 bambini della sezione dei “grandi” di due scuole dell’infanzia della città di Treviso. In particolare, ai bambini è stato chiesto di completare le seguenti prove di (1) addizione e sottrazione non simbolica, (2) give-a-number, (3) seriazione di grandezze e numerosità, (4) enumerazione in avanti e all’indietro, (5) conteggio e (6) corrispondenza codice arabico-quantità. La ricerca si è sviluppata in due direzioni: la prima ha indagato l'associazione tra alcune specifiche attività di home numeracy (i giochi da tavolo, i giochi con le carte e le attività di conteggio) con particolari abilità numeriche dei bambini; la seconda, di carattere esplorativo, ha indagato la relazione tra il punteggio totale ottenuto nei questionari relativi alle attività di home numeracy formali e informali e le diverse abilità numeriche testate. Sebbene i risultati raccolti non permettano di concludere che vi sia un'associazione tra le attività di home numeracy e le abilità numeriche infantili, la presente ricerca si colloca all'interno di un progetto più ampio, che dunque avrà modo di testare le ipotesi qui proposte in un campione più numeroso.
L'associazione tra la frequenza delle attività numeriche informali svolte a casa e le abilità numeriche alla Scuola dell'Infanzia.
TOSATTO, ANNA
2024/2025
Abstract
Al contrario di quanto inizialmente ipotizzato da Piaget, negli ultimi decenni numerose ricerche hanno evidenziato che alcune abilità numeriche di base sono presenti nei bambini sin dalla nascita e sono condivise con diverse specie animali. A partire da queste abilità innate, le capacità numeriche si sviluppano grazie ai numerosi stimoli ambientali e culturali ai quali si è esposti nella vita quotidiana. Le attività svolte in contesti educativi formali appaiono cruciali, mentre è oggetto di dibattito in quale misura attività numeriche formali e informali svolte insieme ai genitori (attività di home numeracy) contribuiscano allo sviluppo delle abilità matematiche dei bambini. Al fine di contribuire a questo ramo di ricerche, il presente studio ha testato le abilità numeriche di 35 bambini della sezione dei “grandi” di due scuole dell’infanzia della città di Treviso. In particolare, ai bambini è stato chiesto di completare le seguenti prove di (1) addizione e sottrazione non simbolica, (2) give-a-number, (3) seriazione di grandezze e numerosità, (4) enumerazione in avanti e all’indietro, (5) conteggio e (6) corrispondenza codice arabico-quantità. La ricerca si è sviluppata in due direzioni: la prima ha indagato l'associazione tra alcune specifiche attività di home numeracy (i giochi da tavolo, i giochi con le carte e le attività di conteggio) con particolari abilità numeriche dei bambini; la seconda, di carattere esplorativo, ha indagato la relazione tra il punteggio totale ottenuto nei questionari relativi alle attività di home numeracy formali e informali e le diverse abilità numeriche testate. Sebbene i risultati raccolti non permettano di concludere che vi sia un'associazione tra le attività di home numeracy e le abilità numeriche infantili, la presente ricerca si colloca all'interno di un progetto più ampio, che dunque avrà modo di testare le ipotesi qui proposte in un campione più numeroso.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/87344