Questa tesi esplora l’evoluzione della rappresentazione delle donne queer nei media musicali e cinematografici dagli anni Novanta fino a oggi, interrogandosi su come tali narrazioni abbiano contribuito a plasmare l’immaginario collettivo e a influenzare i percorsi individuali di riconoscimento e identificazione. Attraverso un approccio critico fondato sui principi del transfemminismo intersezionale, il lavoro analizza le dinamiche di visibilità, stereotipizzazione e marginalizzazione, ponendo attenzione al modo in cui i media riproducono o decostruiscono le norme eterosessuali dominanti. La ricerca si sviluppa su un doppio piano: da un lato, l’analisi delle trasformazioni narrative avvenute nel tempo, con il progressivo emergere di rappresentazioni più complesse e autentiche; dall’altro, la riflessione personale sul ruolo che tali immagini hanno avuto nella costruzione del sé e del senso di appartenenza alla comunità queer. La tesi evidenzia come la visibilità da sola non sia sufficiente, se non accompagnata da narrazioni capaci di restituire dignità, pluralità e agency alle soggettività rappresentate. Integrando teoria critica e vissuto personale, il lavoro sottolinea l’importanza di promuovere narrazioni più inclusive e trasformative, che sappiano rompere con gli stereotipi e aprire spazi di riconoscimento reale. In un contesto mediatico ancora fortemente condizionato da logiche normative e commerciali, ripensare la rappresentazione delle identità queer significa anche immaginare nuove forme di esistenza e di resistenza. Questa tesi si propone così di contribuire a una riflessione collettiva sul potere politico delle narrazioni e sulla necessità di costruire un immaginario che sia davvero liberatorio e intersezionale.
La costruzione dell’immagine delle donne queer nei prodotti musicali e cinematografici dal decennio degli anni Novanta fino al presente: percorso comparativo e considerazioni femministe
FASOLO, EMMA
2024/2025
Abstract
Questa tesi esplora l’evoluzione della rappresentazione delle donne queer nei media musicali e cinematografici dagli anni Novanta fino a oggi, interrogandosi su come tali narrazioni abbiano contribuito a plasmare l’immaginario collettivo e a influenzare i percorsi individuali di riconoscimento e identificazione. Attraverso un approccio critico fondato sui principi del transfemminismo intersezionale, il lavoro analizza le dinamiche di visibilità, stereotipizzazione e marginalizzazione, ponendo attenzione al modo in cui i media riproducono o decostruiscono le norme eterosessuali dominanti. La ricerca si sviluppa su un doppio piano: da un lato, l’analisi delle trasformazioni narrative avvenute nel tempo, con il progressivo emergere di rappresentazioni più complesse e autentiche; dall’altro, la riflessione personale sul ruolo che tali immagini hanno avuto nella costruzione del sé e del senso di appartenenza alla comunità queer. La tesi evidenzia come la visibilità da sola non sia sufficiente, se non accompagnata da narrazioni capaci di restituire dignità, pluralità e agency alle soggettività rappresentate. Integrando teoria critica e vissuto personale, il lavoro sottolinea l’importanza di promuovere narrazioni più inclusive e trasformative, che sappiano rompere con gli stereotipi e aprire spazi di riconoscimento reale. In un contesto mediatico ancora fortemente condizionato da logiche normative e commerciali, ripensare la rappresentazione delle identità queer significa anche immaginare nuove forme di esistenza e di resistenza. Questa tesi si propone così di contribuire a una riflessione collettiva sul potere politico delle narrazioni e sulla necessità di costruire un immaginario che sia davvero liberatorio e intersezionale.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/87445