This thesis explores the concept of adulthood in individuals with disabilities, analyzing how disability has been historically represented and how this representation has evolved over time. From past marginalization and medicalization, there has been a gradual shift toward a more inclusive perspective, focused on rights, capabilities, and self-determination. In this context, social expectations play a crucial role, as they often tend to infantilize people with disabilities, hindering their full recognition as adults. The characteristics of adult life—such as independent living, emotional and romantic relationships, employment, and self-determination—are examined, highlighting the specific challenges that individuals with disabilities face in accessing them. The role of the family and support services is critical, serving both as a resource and, at times, as a limiting factor that shapes individual paths toward growth and independence. The construction of an adult identity in people with disabilities emerges as a complex and dynamic process influenced by personal, relational, and social factors. The concept of empowerment is addressed as a key tool to promote autonomy and active agency, moving beyond assistance-based approaches in favor of recognizing individuals as fully competent adult citizens. Within this framework, the helping relationship plays a fundamental role: educators are called to support self-determination processes through an ethical stance grounded in listening, respect, responsibility, and the co-construction of authentic and meaningful life projects.

La tesi esplora il concetto di adultità nella persona con disabilità, analizzando come la disabilità sia stata storicamente rappresentata e come tale rappresentazione si sia evoluta nel tempo. Da una prima marginalizzazione e medicalizzazione, si è progressivamente passati a una visione più inclusiva, centrata sui diritti, sulle capacità e sull’autodeterminazione della persona. In questo contesto, le aspettative sociali giocano un ruolo fondamentale, poiché spesso tendono a infantilizzare le persone con disabilità, ostacolando il pieno riconoscimento come adulti. Vengono analizzate le caratteristiche della vita adulta – autonomia, affettività, lavoro, autodeterminazione – evidenziando le sfide specifiche che le persone con disabilità devono affrontare per accedervi. La famiglia e i Servizi rivestono un ruolo cruciale, sia come risorsa che, talvolta, come elemento limitante, influenzando i percorsi individuali di crescita e indipendenza. La costruzione dell’identità adulta nelle persone con disabilità emerge come un processo complesso e dinamico, influenzato da fattori personali, relazionali e sociali. Infine, viene approfondito il concetto di empowerment come strumento essenziale per promuovere l’autonomia e il protagonismo, superando logiche assistenzialistiche a favore di un approccio basato sul riconoscimento pieno della persona come cittadino adulto e competente. In questo scenario, la relazione d’aiuto assume un valore fondamentale: l’educatore è chiamato a sostenere percorsi di autodeterminazione con un atteggiamento etico, basato sull’ascolto, il rispetto, la responsabilità e la co-costruzione di progetti di vita autentici e significativi.

La rappresentazione di adultità nella persona con disabilità

IANDOLO, MARGHERITA
2024/2025

Abstract

This thesis explores the concept of adulthood in individuals with disabilities, analyzing how disability has been historically represented and how this representation has evolved over time. From past marginalization and medicalization, there has been a gradual shift toward a more inclusive perspective, focused on rights, capabilities, and self-determination. In this context, social expectations play a crucial role, as they often tend to infantilize people with disabilities, hindering their full recognition as adults. The characteristics of adult life—such as independent living, emotional and romantic relationships, employment, and self-determination—are examined, highlighting the specific challenges that individuals with disabilities face in accessing them. The role of the family and support services is critical, serving both as a resource and, at times, as a limiting factor that shapes individual paths toward growth and independence. The construction of an adult identity in people with disabilities emerges as a complex and dynamic process influenced by personal, relational, and social factors. The concept of empowerment is addressed as a key tool to promote autonomy and active agency, moving beyond assistance-based approaches in favor of recognizing individuals as fully competent adult citizens. Within this framework, the helping relationship plays a fundamental role: educators are called to support self-determination processes through an ethical stance grounded in listening, respect, responsibility, and the co-construction of authentic and meaningful life projects.
2024
The representation of adulthood for people with disabilities
La tesi esplora il concetto di adultità nella persona con disabilità, analizzando come la disabilità sia stata storicamente rappresentata e come tale rappresentazione si sia evoluta nel tempo. Da una prima marginalizzazione e medicalizzazione, si è progressivamente passati a una visione più inclusiva, centrata sui diritti, sulle capacità e sull’autodeterminazione della persona. In questo contesto, le aspettative sociali giocano un ruolo fondamentale, poiché spesso tendono a infantilizzare le persone con disabilità, ostacolando il pieno riconoscimento come adulti. Vengono analizzate le caratteristiche della vita adulta – autonomia, affettività, lavoro, autodeterminazione – evidenziando le sfide specifiche che le persone con disabilità devono affrontare per accedervi. La famiglia e i Servizi rivestono un ruolo cruciale, sia come risorsa che, talvolta, come elemento limitante, influenzando i percorsi individuali di crescita e indipendenza. La costruzione dell’identità adulta nelle persone con disabilità emerge come un processo complesso e dinamico, influenzato da fattori personali, relazionali e sociali. Infine, viene approfondito il concetto di empowerment come strumento essenziale per promuovere l’autonomia e il protagonismo, superando logiche assistenzialistiche a favore di un approccio basato sul riconoscimento pieno della persona come cittadino adulto e competente. In questo scenario, la relazione d’aiuto assume un valore fondamentale: l’educatore è chiamato a sostenere percorsi di autodeterminazione con un atteggiamento etico, basato sull’ascolto, il rispetto, la responsabilità e la co-costruzione di progetti di vita autentici e significativi.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/87763