La tesi presentata, dal titolo: “Dalla guida spirituale al pedagogista clinico. Figure pedagogiche a confronto.”, ha lo scopo di indagare: anzitutto, l’evoluzione di una figura storica che da più di duemila anni continua ad esistere, adattandosi ai cambiamenti socioculturali; successivamente, si desidera approfondire il profilo professionale del pedagogista clinico, rilevante nel far fronte al disagio esistenziale di natura formativa che spesso colpisce l’individuo nell’epoca contemporanea; infine, alla luce dei dati emersi dalla ricerca sul campo in una scuola paritaria secondaria di II grado, si riflette sui punti in comune tra queste due figure, sulla necessità percepita da parte di adolescenti e giovani adulti di interagire con esse e, infine, sull’importanza che ricoprono nel mondo di oggi. Più nel dettaglio, il primo capitolo approfondisce l’evoluzione della figura storica della guida spirituale nel mondo cristiano cattolico, a partire dell’eredità ebraico-filosofica e dalla figura di Gesù come maestro, passando attraverso i rappresentanti significativi della direzione spirituale nella storia della Chiesa, evidenziandone i tratti caratterizzanti. L’accompagnamento spirituale ha segnato un aspetto rilevante dell’educazione e della formazione dell’uomo sin dagli albori di questa pratica, poiché da sempre l’individuo ha la necessità di essere guidato nel discernimento personale. Ciò che si desidera sottolineare in modo particolare è come lo sviluppo di questa figura segua il dinamismo dei cambiamenti sociali, culturali e religiosi della storia umana. Nel secondo capitolo, ci si occupa della figura del pedagogista clinico, quale professionista all’opera per il benessere globale della persona. Si ritiene che il pedagogista clinico per il suo peculiare approccio teorico-pratico possa rappresentare un valido sviluppo della guida spirituale in un contesto esterno a quello religioso. Egli, infatti, si colloca nel panorama delle figure professionali impegnate nella cura del soggetto attraverso lo strumento dialogico della relazione educativa. In particolare, si approfondisce il colloquio pedagogico-clinico, quale metodo finalizzato a garantire all’individuo il superamento dello stato di malessere e la ripresa di uno sviluppo armonico, rendendolo contemporaneamente responsabile e autonomo nel prendersi cura di sé. Nel terzo e ultimo capitolo della tesi, si presentano i dati raccolti nell’indagine svolta in una scuola superiore di II grado e nell’associazione di promozione sociale che in essa organizza attività di volontariato e di formazione umana e cristiana. Grazie all’analisi di quanto emerso si andrà a descrivere la percezione della necessità e della volontà da parte degli intervistati di rivolgersi a queste figure nel momento del bisogno e, in aggiunta, quali aspetti ritengono maggiormente rilevanti per l’instaurarsi di una relazione educativa e dialogica. Infine, si pongono a confronto i ruoli descritti in precedenza, anche e soprattutto alla luce dei dati empirici raccolti. L’obiettivo è sottolineare i caratteri che li accomunano quali figure di riferimento per l’individuo e dare risalto all’importanza che ricoprono nel panorama pedagogico del mondo contemporaneo.
Dalla guida spirituale al pedagogista clinico. Figure pedagogiche a confronto.
GAVIGLIO, IRENE
2024/2025
Abstract
La tesi presentata, dal titolo: “Dalla guida spirituale al pedagogista clinico. Figure pedagogiche a confronto.”, ha lo scopo di indagare: anzitutto, l’evoluzione di una figura storica che da più di duemila anni continua ad esistere, adattandosi ai cambiamenti socioculturali; successivamente, si desidera approfondire il profilo professionale del pedagogista clinico, rilevante nel far fronte al disagio esistenziale di natura formativa che spesso colpisce l’individuo nell’epoca contemporanea; infine, alla luce dei dati emersi dalla ricerca sul campo in una scuola paritaria secondaria di II grado, si riflette sui punti in comune tra queste due figure, sulla necessità percepita da parte di adolescenti e giovani adulti di interagire con esse e, infine, sull’importanza che ricoprono nel mondo di oggi. Più nel dettaglio, il primo capitolo approfondisce l’evoluzione della figura storica della guida spirituale nel mondo cristiano cattolico, a partire dell’eredità ebraico-filosofica e dalla figura di Gesù come maestro, passando attraverso i rappresentanti significativi della direzione spirituale nella storia della Chiesa, evidenziandone i tratti caratterizzanti. L’accompagnamento spirituale ha segnato un aspetto rilevante dell’educazione e della formazione dell’uomo sin dagli albori di questa pratica, poiché da sempre l’individuo ha la necessità di essere guidato nel discernimento personale. Ciò che si desidera sottolineare in modo particolare è come lo sviluppo di questa figura segua il dinamismo dei cambiamenti sociali, culturali e religiosi della storia umana. Nel secondo capitolo, ci si occupa della figura del pedagogista clinico, quale professionista all’opera per il benessere globale della persona. Si ritiene che il pedagogista clinico per il suo peculiare approccio teorico-pratico possa rappresentare un valido sviluppo della guida spirituale in un contesto esterno a quello religioso. Egli, infatti, si colloca nel panorama delle figure professionali impegnate nella cura del soggetto attraverso lo strumento dialogico della relazione educativa. In particolare, si approfondisce il colloquio pedagogico-clinico, quale metodo finalizzato a garantire all’individuo il superamento dello stato di malessere e la ripresa di uno sviluppo armonico, rendendolo contemporaneamente responsabile e autonomo nel prendersi cura di sé. Nel terzo e ultimo capitolo della tesi, si presentano i dati raccolti nell’indagine svolta in una scuola superiore di II grado e nell’associazione di promozione sociale che in essa organizza attività di volontariato e di formazione umana e cristiana. Grazie all’analisi di quanto emerso si andrà a descrivere la percezione della necessità e della volontà da parte degli intervistati di rivolgersi a queste figure nel momento del bisogno e, in aggiunta, quali aspetti ritengono maggiormente rilevanti per l’instaurarsi di una relazione educativa e dialogica. Infine, si pongono a confronto i ruoli descritti in precedenza, anche e soprattutto alla luce dei dati empirici raccolti. L’obiettivo è sottolineare i caratteri che li accomunano quali figure di riferimento per l’individuo e dare risalto all’importanza che ricoprono nel panorama pedagogico del mondo contemporaneo.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/88043