L’oggettivazione sessuale consiste nell’equiparazione di un individuo unicamente con il suo corpo o con parti di esso, in particolare quelle atte a soddisfare il desiderio sessuale altrui. L’interiorizzazione di tale meccanismo è denominata auto-oggettivazione, e ha luogo quando un individuo si identifica unicamente con il proprio corpo (“body as self”), con conseguente riduzione dell’importanza del proprio mondo interiore, come se si stesse osservando da un punto di vista esterno (“observer perspective”). Tale fenomeno è stato riscontrato principalmente in donne, ed è associato a distinti rischi per la salute, come ad esempio depressione e disturbi alimentari (Fredrickson & Roberts, 1997). L’auto-oggettivazione influenza infatti l’immagine corporea, che a sua volta è associata a tali disturbi (Engel et al., 2023; Linardon, 2021, Cash & Smolak, 2002). Studi precedenti indicano che l’aumento di un focus sulla funzionalità del corpo, dunque su ciò che esso è in grado di fare anziché sul suo aspetto estetico, presenta molteplici benefici, tra cui aumento dell’immagine corporea positiva e riduzione dell’immagine corporea negativa, con conseguente miglioramento di sintomi dei disturbi associati, come ad esempio i DCA (Alleva et al., 2015). Recenti studi hanno inoltre identificato due tipi di strategie che gli individui mettono in atto in risposta all’auto-oggettivazione: il body concealment, che consiste in un tentativo di nascondere il proprio corpo alla percezione altrui, e il body exposure, che invece descrive la risposta di esposizione del corpo allo sguardo delle altre persone (Cervone et al., 2025). Questo studio ha indagato, per mezzo della somministrazione di un questionario, le relazioni esistenti tra auto-oggettivazione, soddisfazione dell’immagine corporea, apprezzamento della funzionalità, disturbi alimentari, body concealment e body exposure. Nello specifico, l’ipotesi iniziale prevedeva che, attraverso un compito di scrittura incentrato sulla body functionality, in modo analogo a ricerche precedenti si sarebbe osservata una riduzione dell’auto-oggettivazione, con inoltre un aumento della soddisfazione dell’immagine corporea e riduzione dei sintomi dei disturbi alimentari, concealing ed exposing. Nonostante i risultati della ricerca non abbiano permesso di stabilire una relazione causale tra i costrutti, sono state osservate tra di essi delle correlazioni in linea con la letteratura anteriore, che possono rappresentare un utile riferimento per la direzione di futuri studi sull’argomento.
Il corpo tra aspetto e funzionalità: il ruolo della Body Functionality nel fenomeno del Body Concealment
DALPRÀ, VANESSA
2024/2025
Abstract
L’oggettivazione sessuale consiste nell’equiparazione di un individuo unicamente con il suo corpo o con parti di esso, in particolare quelle atte a soddisfare il desiderio sessuale altrui. L’interiorizzazione di tale meccanismo è denominata auto-oggettivazione, e ha luogo quando un individuo si identifica unicamente con il proprio corpo (“body as self”), con conseguente riduzione dell’importanza del proprio mondo interiore, come se si stesse osservando da un punto di vista esterno (“observer perspective”). Tale fenomeno è stato riscontrato principalmente in donne, ed è associato a distinti rischi per la salute, come ad esempio depressione e disturbi alimentari (Fredrickson & Roberts, 1997). L’auto-oggettivazione influenza infatti l’immagine corporea, che a sua volta è associata a tali disturbi (Engel et al., 2023; Linardon, 2021, Cash & Smolak, 2002). Studi precedenti indicano che l’aumento di un focus sulla funzionalità del corpo, dunque su ciò che esso è in grado di fare anziché sul suo aspetto estetico, presenta molteplici benefici, tra cui aumento dell’immagine corporea positiva e riduzione dell’immagine corporea negativa, con conseguente miglioramento di sintomi dei disturbi associati, come ad esempio i DCA (Alleva et al., 2015). Recenti studi hanno inoltre identificato due tipi di strategie che gli individui mettono in atto in risposta all’auto-oggettivazione: il body concealment, che consiste in un tentativo di nascondere il proprio corpo alla percezione altrui, e il body exposure, che invece descrive la risposta di esposizione del corpo allo sguardo delle altre persone (Cervone et al., 2025). Questo studio ha indagato, per mezzo della somministrazione di un questionario, le relazioni esistenti tra auto-oggettivazione, soddisfazione dell’immagine corporea, apprezzamento della funzionalità, disturbi alimentari, body concealment e body exposure. Nello specifico, l’ipotesi iniziale prevedeva che, attraverso un compito di scrittura incentrato sulla body functionality, in modo analogo a ricerche precedenti si sarebbe osservata una riduzione dell’auto-oggettivazione, con inoltre un aumento della soddisfazione dell’immagine corporea e riduzione dei sintomi dei disturbi alimentari, concealing ed exposing. Nonostante i risultati della ricerca non abbiano permesso di stabilire una relazione causale tra i costrutti, sono state osservate tra di essi delle correlazioni in linea con la letteratura anteriore, che possono rappresentare un utile riferimento per la direzione di futuri studi sull’argomento.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/88107