Impiego delle tecniche cromatografiche in ambito zootecnico: aspetti innovativi e nuove applicazioni

Le tecniche cromatografiche negli ultimi settant’anni si sono evolute così ampiamente che ormai ogni laboratorio che effettua analisi su alimenti (feed e food) è provvisto di strumentazione in questo ambito. Le due modalità con cui si attua la cromatografia sono la cromatografia liquida, HPLC (Cromatografia Liquida ad Alta Prestazione) e gassosa, GC (Gascromatografia). Le strumentazioni HPLC e CG sono molto versatili in quanto possono essere utilizzate in molti ambiti della ricerca scientifica e dell’applicazione in campo. La loro versatilità va dal settore farmaceutico fino a quello ambientale. Nel settore farmaceutico queste strumentazioni si utilizzano nella identificazione dei principi attivi presenti nei farmaci e ancora nella chimica clinica e biochimica, nonché nella cosmetologia. Nel settore alimentare (feed e food) si possono identificare pesticidi o altre sostanze tossiche presenti, ad esempio, nell’acqua potabile o in cibi destinati all’alimentazione umana; in campo genetico e biotecnologico è possibile dove potremmo analizzare la struttura delle proteine, ma anche separare DNA e RNA. Nell’ambito ambientale si può valutare il livello di inquinamento da fitofarmaci usati in agricoltura. In questo elaborato saranno descritte le tecniche HPLC e GC in ambito agricolo e zootecnico. In particolare, si valuteranno le possibilità di rilevare la presenza di micotossine (ad esempio l’aflatossina B1 nel mais) o altri inquinanti nelle culture agrarie. Saranno inoltre descritte le tecniche per determinare le caratteristiche nutrizionali degli alimenti come, ad esempio, il profilo degli acidi grassi in varie matrici per capire se sono presenti acidi grassi essenziali come, ad esempio, gli omega 3 che, come noto, hanno una ricaduta positiva sulla salute dell’uomo.