Effetti del contatto tramite social network e della liberalizzazione cognitiva sui rapporti intergruppi e i comportamenti organizzativi

The proposed study investigates the effects of intergroup contact through social networks and the role of cognitive liberalization. Through a questionnaire administered to a sample of workers, the study examines whether online interactions with groups different from one's own (e.g., in terms of age, gender, political orientation) can reduce dehumanization toward stigmatized groups (such as homeless individuals or people with intellectual disabilities), by fostering cognitive liberalization. Furthermore, the study explores whether this form of contact— through the mediation of cognitive liberalization—may also have a significant impact on organizational variables. The results highlight the potential of positive intergroup contact via social networks not only as a strategy for reducing prejudice and promoting the humanization of outgroups, but also for improving organizational attitudes and behaviors.

La ricerca proposta indaga gli effetti del contatto intergruppi tramite social network e il ruolo della liberalizzazione cognitiva. Attraverso un questionario rivolto a un campione di lavoratori, si esamina se le interazioni online con gruppi diversi dal proprio (ad es., per età, genere, orientamento politico) possano favorire la riduzione della deumanizzazione verso gruppi stigmatizzati (come senzatetto, disabili intellettivi), tramite i loro effetti di liberalizzazione cognitiva. Inoltre, si valuta se gli effetti di tale forma di contatto, mediati dalla liberalizzazione cognitiva, possano essere significativi anche su variabili organizzative. I risultati mostrano il potenziale del contatto intergruppi positivo attraverso i social network, non solo come strategia di riduzione di pregiudizio e umanizzazione dell'outgroup, ma anche di miglioramento di atteggiamenti e comportamenti organizzativi.