La cornice teorica della psicologia ambientale è il contesto di riferimento che ha visto la motivazione a condurre la ricerca descritta nel presente elaborato. A partire dagli anni ’60 del secolo scorso, professionisti nel campo dell’architettura, urbanistica e psicologia si sono interessati allo studio della relazione tra persona e ambiente e, più tardi, ai benefici, cognitivi ed emotivi, apportati dagli ambienti naturali alle persone. Il riquadro teorico che vede la nascita di tale ambito della psicologia è quello delineato dalla Teoria della Rigenerazione dell’Attenzione (Attention Restoration Theory, ART, Kaplan, 1995; Kaplan & Kaplan, 1989) e dalla Teoria della Riduzione dello Stress (Stress Reduction Theory, SRT, Ulrich, 1983; Ulrich et al., 1991). In questo contesto si inserisce il concetto di ristoratività, ossia la capacità rigenerante di un luogo nel ridurre la stanchezza causata dall’utilizzo dell’attenzione diretta e nel recupero di funzioni cognitive. Entrambe le teorie concordano sul fatto che gli ambienti naturali sono più ristorativi di quelli urbani. Partendo da tali premesse teoriche, nello studio descritto nel presente elaborato è stato considerato uno specifico ambiente: la scuola. Si è ipotizzato che una lezione svolta nell’ambiente verde del cortile o del giardino scolastico potesse apportare benefici cognitivi (attenzione e memoria di lavoro) ed emotivi (stato affettivo), rispetto ad una lezione simile svolta nell’aula. L’ambiente naturale sarebbe stato percepito anche come maggiormente ristorativo rispetto all’aula scolastica. L’elaborato andrà ad esporre una ricerca condotta presso alcune classi quarte e quinte di scuola primaria (N= 89) con un disegno within-subjects e la partecipazione a due condizioni sperimentali durante l’orario scolastico, svolte a distanza di una settimana l’una dall’altra: è stata confrontata la condizione di “lezione all’aperto” (giardino o cortile scolastico verde) con la condizione di “lezione in aula”. Le ipotesi di partenza sono state parzialmente confermate, dimostrando la necessità di ulteriori studi a riguardo: non sono emersi risultati statisticamente significativi per i benefici cognitivi, ma i bambini hanno percepito l’ambiente esterno come maggiormente ristorativo rispetto all’aula scolastica. Il presente studio potrebbe essere utile alle scuole di ogni ordine e grado per favorire una continuità tra l’aula interna e un’aula “outdoor”, aumentando il tempo trascorso all’aria aperta durante la didattica.

Quando la natura fa da sfondo all'apprendimento: una ricerca nella scuola primaria

FINESSI, SOFIA
2024/2025

Abstract

La cornice teorica della psicologia ambientale è il contesto di riferimento che ha visto la motivazione a condurre la ricerca descritta nel presente elaborato. A partire dagli anni ’60 del secolo scorso, professionisti nel campo dell’architettura, urbanistica e psicologia si sono interessati allo studio della relazione tra persona e ambiente e, più tardi, ai benefici, cognitivi ed emotivi, apportati dagli ambienti naturali alle persone. Il riquadro teorico che vede la nascita di tale ambito della psicologia è quello delineato dalla Teoria della Rigenerazione dell’Attenzione (Attention Restoration Theory, ART, Kaplan, 1995; Kaplan & Kaplan, 1989) e dalla Teoria della Riduzione dello Stress (Stress Reduction Theory, SRT, Ulrich, 1983; Ulrich et al., 1991). In questo contesto si inserisce il concetto di ristoratività, ossia la capacità rigenerante di un luogo nel ridurre la stanchezza causata dall’utilizzo dell’attenzione diretta e nel recupero di funzioni cognitive. Entrambe le teorie concordano sul fatto che gli ambienti naturali sono più ristorativi di quelli urbani. Partendo da tali premesse teoriche, nello studio descritto nel presente elaborato è stato considerato uno specifico ambiente: la scuola. Si è ipotizzato che una lezione svolta nell’ambiente verde del cortile o del giardino scolastico potesse apportare benefici cognitivi (attenzione e memoria di lavoro) ed emotivi (stato affettivo), rispetto ad una lezione simile svolta nell’aula. L’ambiente naturale sarebbe stato percepito anche come maggiormente ristorativo rispetto all’aula scolastica. L’elaborato andrà ad esporre una ricerca condotta presso alcune classi quarte e quinte di scuola primaria (N= 89) con un disegno within-subjects e la partecipazione a due condizioni sperimentali durante l’orario scolastico, svolte a distanza di una settimana l’una dall’altra: è stata confrontata la condizione di “lezione all’aperto” (giardino o cortile scolastico verde) con la condizione di “lezione in aula”. Le ipotesi di partenza sono state parzialmente confermate, dimostrando la necessità di ulteriori studi a riguardo: non sono emersi risultati statisticamente significativi per i benefici cognitivi, ma i bambini hanno percepito l’ambiente esterno come maggiormente ristorativo rispetto all’aula scolastica. Il presente studio potrebbe essere utile alle scuole di ogni ordine e grado per favorire una continuità tra l’aula interna e un’aula “outdoor”, aumentando il tempo trascorso all’aria aperta durante la didattica.
2024
When nature provides a backdrop for learning: a study in primary school
Natura
Attenzione
Memoria
Ristoratività
Stato emotivo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/88779