Humanos mores nosse atque describere: la presenza della palliata terenziana nell'epistolario di Gerolamo.

Since Harald Hagendahl's seminal study, "Latin Fathers and the Classics" (Gothenburg 1958), new light has been shed on the relationship between Jerome and the ancient classics. Over the years, several articles have further enriched this legacy, highlighting how Terence, second only to Virgil, played a crucial role in the Stridonensis's personal culture. His correspondence is a fundamental testimony to the reworking of Terentian palliata: we will analyze its citations and any allusions, as well as their specific purposes.

A partire dallo studio fondamentale di Harald Hagendahl, "Latin fathers and the classics" (Göteborg 1958), è stata gettata nuova luce sul rapporto tra Gerolamo e i classici antichi. Negli anni, diversi articoli hanno arricchito sempre più questo patrimonio, evidenziando come Terenzio, secondo solo a Virgilio, abbia un ruolo importantissimo nella cultura personale dello Stridonense. Il suo epistolario è una testimonianza fondamentale del rimaneggiamento della palliata terenziana: sarà nostra cura analizzarne le citazioni e le eventuali allusioni, nonché le finalità specifiche.