La capacità del sistema percettivo umano di anticipare il movimento degli oggetti è fondamentale per l’adattamento all’ambiente. Un esempio di tale abilità predittiva è il Representational Momentum (RM), un effetto percettivo per cui un oggetto in movimento viene erroneamente localizzato più avanti rispetto alla sua reale posizione al momento della scomparsa. Questo fenomeno comportamentale suggerisce l’esistenza di meccanismi cognitivi che proiettano mentalmente la traiettoria dell’oggetto oltre il suo arresto visivo. Il presente studio ha come obiettivo quello di esplorare se e come la stimolazione transcranica a corrente alternata (tACS) possa modulare l’intensità comportamentale del RM. In particolare, ci si è chiesti se l’applicazione di tACS a una frequenza specifica potesse alterare la tendenza dei partecipanti a sovrastimare la posizione finale degli oggetti in movimento. A tal fine, i partecipanti sono stati sottoposti a tre condizioni (due di stimolazione reale e una sham) e hanno eseguito un compito comportamentale in cui veniva chiesto loro di indicare la posizione finale percepita di uno stimolo in movimento. Si ipotizza che i risultati mostrino una differenza significativa nello shift percettivo tra le condizioni di stimolazione e di la condizione sham, con una riduzione (o amplificazione, a seconda del parametro impostato) dell’effetto RM in presenza della stimolazione attiva. Tali dati comportamentali indicano che la tACS può influenzare in modo misurabile la percezione predittiva del movimento, suggerendo una relazione funzionale tra l’attività oscillatoria cerebrale e l’anticipazione percettiva. In sintesi, questa ricerca potrebbe fornire evidenze sui meccanismi comportamentali del RM e potrebbe aprire prospettive interessanti sull’uso della neuromodulazione non invasiva per influenzare processi cognitivi dinamici come la previsione spaziale.
"Effetti della stimolazione cerebrale non invasiva (tACS) sul Representational Momentum"
CHINO, CATERINA
2024/2025
Abstract
La capacità del sistema percettivo umano di anticipare il movimento degli oggetti è fondamentale per l’adattamento all’ambiente. Un esempio di tale abilità predittiva è il Representational Momentum (RM), un effetto percettivo per cui un oggetto in movimento viene erroneamente localizzato più avanti rispetto alla sua reale posizione al momento della scomparsa. Questo fenomeno comportamentale suggerisce l’esistenza di meccanismi cognitivi che proiettano mentalmente la traiettoria dell’oggetto oltre il suo arresto visivo. Il presente studio ha come obiettivo quello di esplorare se e come la stimolazione transcranica a corrente alternata (tACS) possa modulare l’intensità comportamentale del RM. In particolare, ci si è chiesti se l’applicazione di tACS a una frequenza specifica potesse alterare la tendenza dei partecipanti a sovrastimare la posizione finale degli oggetti in movimento. A tal fine, i partecipanti sono stati sottoposti a tre condizioni (due di stimolazione reale e una sham) e hanno eseguito un compito comportamentale in cui veniva chiesto loro di indicare la posizione finale percepita di uno stimolo in movimento. Si ipotizza che i risultati mostrino una differenza significativa nello shift percettivo tra le condizioni di stimolazione e di la condizione sham, con una riduzione (o amplificazione, a seconda del parametro impostato) dell’effetto RM in presenza della stimolazione attiva. Tali dati comportamentali indicano che la tACS può influenzare in modo misurabile la percezione predittiva del movimento, suggerendo una relazione funzionale tra l’attività oscillatoria cerebrale e l’anticipazione percettiva. In sintesi, questa ricerca potrebbe fornire evidenze sui meccanismi comportamentali del RM e potrebbe aprire prospettive interessanti sull’uso della neuromodulazione non invasiva per influenzare processi cognitivi dinamici come la previsione spaziale.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/90869