Plants have always been considered as immobile and passive organisms in relation to their environment. However, recent studies have challenged this view, suggesting that even organisms without a central nervous system are able to perceive and process environmental information in order to respond and adapt to a changing environment. This evidence has thus highlighted how many of the sophisticated behaviours exhibited by plants are expressions of cognitive skills generally attributed to humans and non-human animals. This paper will consider some of the most recent experimental evidence that supports the idea that plants can be considered cognitive agents. In particular, the thesis will focus on the cognitive process of memory in plants, analysed through an interdisciplinary perspective that combines psychology and biology. Starting from the deconstruction of neurocentrism, a reconsideration of the concept of memory in plants will be proposed. Specifically, the potential mechanisms through which plants can record, store and recall environmental information will be described. In conclusion, the paper aims to open a debate on the cognitive and ecological significance of memory in plants, inviting us to reconsider our definitions of memory and learning in the broader context of life.

Le piante sono da sempre considerate organismi immobili e passivi nei confronti dell’ambiente circostante. Tuttavia, recenti studi hanno messo in discussione questa visione, suggerendo che anche gli organismi privi di un sistema nervoso centrale siano in grado di percepire ed elaborare informazioni ambientali, per rispondere e adattarsi a un ambiente in continuo cambiamento. Queste evidenze hanno quindi messo in luce come molti dei comportamenti sofisticati esibiti dalle piante siano espressione di competenze cognitive generalmente attribuite agli esseri umani e agli animali non umani. In questo lavoro verranno considerate alcune delle più recenti evidenze sperimentali che supportano l’idea che le piante possano essere considerate agenti cognitivi. In particolare, la tesi si focalizzerà sul processo cognitivo della memoria nelle piante, analizzato attraverso una prospettiva interdisciplinare che unisce psicologia e biologia. A partire dalla decostruzione del neurocentrismo, verrà proposta una riconsiderazione del concetto di memoria nelle piante. Nello specifico, verranno descritti i potenziali meccanismi attraverso cui le piante possono registrare, conservare e richiamare informazioni ambientali. In conclusione, l’elaborato intende aprire un dibattito sul significato cognitivo ed ecologico della memoria nelle piante, invitando a riconsiderare le nostre definizioni di memoria e apprendimento nel più ampio contesto della vita.

Le piante hanno memoria? Un'indagine sulla memoria vegetale tra cognizione e biologia

LAZZARINI, LETIZIA
2024/2025

Abstract

Plants have always been considered as immobile and passive organisms in relation to their environment. However, recent studies have challenged this view, suggesting that even organisms without a central nervous system are able to perceive and process environmental information in order to respond and adapt to a changing environment. This evidence has thus highlighted how many of the sophisticated behaviours exhibited by plants are expressions of cognitive skills generally attributed to humans and non-human animals. This paper will consider some of the most recent experimental evidence that supports the idea that plants can be considered cognitive agents. In particular, the thesis will focus on the cognitive process of memory in plants, analysed through an interdisciplinary perspective that combines psychology and biology. Starting from the deconstruction of neurocentrism, a reconsideration of the concept of memory in plants will be proposed. Specifically, the potential mechanisms through which plants can record, store and recall environmental information will be described. In conclusion, the paper aims to open a debate on the cognitive and ecological significance of memory in plants, inviting us to reconsider our definitions of memory and learning in the broader context of life.
2024
Do plants have memory? An investigation into plant memory between cognition and biology
Le piante sono da sempre considerate organismi immobili e passivi nei confronti dell’ambiente circostante. Tuttavia, recenti studi hanno messo in discussione questa visione, suggerendo che anche gli organismi privi di un sistema nervoso centrale siano in grado di percepire ed elaborare informazioni ambientali, per rispondere e adattarsi a un ambiente in continuo cambiamento. Queste evidenze hanno quindi messo in luce come molti dei comportamenti sofisticati esibiti dalle piante siano espressione di competenze cognitive generalmente attribuite agli esseri umani e agli animali non umani. In questo lavoro verranno considerate alcune delle più recenti evidenze sperimentali che supportano l’idea che le piante possano essere considerate agenti cognitivi. In particolare, la tesi si focalizzerà sul processo cognitivo della memoria nelle piante, analizzato attraverso una prospettiva interdisciplinare che unisce psicologia e biologia. A partire dalla decostruzione del neurocentrismo, verrà proposta una riconsiderazione del concetto di memoria nelle piante. Nello specifico, verranno descritti i potenziali meccanismi attraverso cui le piante possono registrare, conservare e richiamare informazioni ambientali. In conclusione, l’elaborato intende aprire un dibattito sul significato cognitivo ed ecologico della memoria nelle piante, invitando a riconsiderare le nostre definizioni di memoria e apprendimento nel più ampio contesto della vita.
memoria
apprendimento
Cognizione estesa
Piante
comportamento
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/90897