La tesi si propone di approfondire il tema della therapist self-disclosure (TSD), ovvero l’auto-rivelazione del terapeuta, con particolare attenzione al suo utilizzo nella pratica clinica contemporanea. Nel primo capitolo viene delineato il quadro teorico di riferimento, definendo la TSD e distinguendola da costrutti affini, come l’immediacy. Sono inoltre descritte le principali tipologie di auto-rivelazione e il modo in cui esse vengono considerate nei diversi orientamenti psicoterapeutici, dalla tradizione psicoanalitica alle prospettive umanistiche e cognitivo-comportamentali. Il secondo capitolo presenta una rassegna di tre studi recenti (2020-2025) che hanno indagato la TSD da angolature differenti: la percezione condivisa tra terapeuta e paziente e la sua relazione con gli esiti del trattamento; l’utilizzo della self-disclosure nella teleterapia durante la pandemia da Covid-19; e infine, gli effetti transdiagnostici della TSD sul vissuto emotivo di pazienti con disturbi emotivi e schizofrenia. Nel terzo capitolo vengono discussi i principali risultati emersi, mettendo in luce come la TSD, se utilizzata in modo consapevole e calibrato, possa rafforzare l’alleanza terapeutica e ampliare l’esperienza emotiva del paziente, pur presentando alcune criticità legate al rischio di confusione dei ruoli o di sovraccarico emotivo. Le conclusioni sottolineano l’importanza di un uso riflessivo della self-disclosure e la necessità di ulteriori studi per chiarine le implicazioni nei diversi contesti clinici e nei momenti storici caratterizzati da eventi traumatici condivisi.
Therapist Self-Disclosure nella pratica clinica: inquadramento teorico e analisi della letteratura recente
RINALDI, LETIZIA
2024/2025
Abstract
La tesi si propone di approfondire il tema della therapist self-disclosure (TSD), ovvero l’auto-rivelazione del terapeuta, con particolare attenzione al suo utilizzo nella pratica clinica contemporanea. Nel primo capitolo viene delineato il quadro teorico di riferimento, definendo la TSD e distinguendola da costrutti affini, come l’immediacy. Sono inoltre descritte le principali tipologie di auto-rivelazione e il modo in cui esse vengono considerate nei diversi orientamenti psicoterapeutici, dalla tradizione psicoanalitica alle prospettive umanistiche e cognitivo-comportamentali. Il secondo capitolo presenta una rassegna di tre studi recenti (2020-2025) che hanno indagato la TSD da angolature differenti: la percezione condivisa tra terapeuta e paziente e la sua relazione con gli esiti del trattamento; l’utilizzo della self-disclosure nella teleterapia durante la pandemia da Covid-19; e infine, gli effetti transdiagnostici della TSD sul vissuto emotivo di pazienti con disturbi emotivi e schizofrenia. Nel terzo capitolo vengono discussi i principali risultati emersi, mettendo in luce come la TSD, se utilizzata in modo consapevole e calibrato, possa rafforzare l’alleanza terapeutica e ampliare l’esperienza emotiva del paziente, pur presentando alcune criticità legate al rischio di confusione dei ruoli o di sovraccarico emotivo. Le conclusioni sottolineano l’importanza di un uso riflessivo della self-disclosure e la necessità di ulteriori studi per chiarine le implicazioni nei diversi contesti clinici e nei momenti storici caratterizzati da eventi traumatici condivisi.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/90938