La dislessia evolutiva (DE) è un disturbo specifico dell’apprendimento con base biologica che comporta difficoltà nell’apprendimento dell’abilità di lettura, spesso associata a deficit attentivi visuospaziali. Recenti studi hanno dimostrato che gli Action Video Games (AVG) possono potenziare le abilità visuo-attentive di bambini prescolari a rischio di DE influenzando positivamente la loro abilità di lettura. Il presente studio ha indagato se i benefici attentivi derivanti da un training con AVG in soggetti prescolari possano predire la loro futura abilità di lettura. È stata valutata l’attenzione visuospaziale di 47 partecipanti tramite il Visual Attention Span Task (VAST) prima (T0) e dopo (T1) il potenziamento con AVG. È stata condotta una regressione lineare a blocchi utilizzando come predittori i punteggi del VAST iniziali e dopo il trattamento con AVG. I risultati mostrano che il livello di attenzione visuospaziale iniziale non predice le abilità di lettura future. Tuttavia, i miglioramenti attentivi indotti dagli AVG spiegano una quota significativa della varianza nello sviluppo della futura abilità di lettura. Ciò indica che non è il livello attentivo di partenza, ma la neuroplasticità attentiva indotta dagli AVG a rappresentare un predittore significativo dello sviluppo dell’abilità di lettura futura.
La neuroplasticità indotta dai videogiochi d'azione nell'attenzione visuospaziale in bambini prescolari predice la loro futura abilità di lettura
GIACHETTI, ANNALISA
2024/2025
Abstract
La dislessia evolutiva (DE) è un disturbo specifico dell’apprendimento con base biologica che comporta difficoltà nell’apprendimento dell’abilità di lettura, spesso associata a deficit attentivi visuospaziali. Recenti studi hanno dimostrato che gli Action Video Games (AVG) possono potenziare le abilità visuo-attentive di bambini prescolari a rischio di DE influenzando positivamente la loro abilità di lettura. Il presente studio ha indagato se i benefici attentivi derivanti da un training con AVG in soggetti prescolari possano predire la loro futura abilità di lettura. È stata valutata l’attenzione visuospaziale di 47 partecipanti tramite il Visual Attention Span Task (VAST) prima (T0) e dopo (T1) il potenziamento con AVG. È stata condotta una regressione lineare a blocchi utilizzando come predittori i punteggi del VAST iniziali e dopo il trattamento con AVG. I risultati mostrano che il livello di attenzione visuospaziale iniziale non predice le abilità di lettura future. Tuttavia, i miglioramenti attentivi indotti dagli AVG spiegano una quota significativa della varianza nello sviluppo della futura abilità di lettura. Ciò indica che non è il livello attentivo di partenza, ma la neuroplasticità attentiva indotta dagli AVG a rappresentare un predittore significativo dello sviluppo dell’abilità di lettura futura.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/91116