Il dolore invisibile del lutto perinatale: il rito come strumento di elaborazione interculturale

This thesis explores the topic of perinatal loss, a type of bereavement often unrecognized or invalidated by the social context. Such lack of acknowledgment can have detrimental effects on the mental health of the parents involved, increasing the risk of anxiety, depression, and post-traumatic stress disorder. Through a review of recent literature, it emerges that ritual—understood broadly as any symbolic act, celebration, external support, or memory-making practice capable of socially validating the loss—can have a positive impact on grief processing. In particular, the Memory Box, a practice commonly used in Western hospital settings as a tool for creating and preserving memories, was examined solely through literature, while the Mizuko Kuyo, a Buddhist Japanese ceremony dedicated to unborn or prematurely deceased children, was analyzed both through scientific literature and direct field observations. This work highlights how these practices, though rooted in different cultural contexts, share the function of legitimizing the loss, facilitating grief work, and providing social recognition of the child’s existence and parental identity.

Il presente elaborato esplora il tema del lutto perinatale, il quale è un tipo di perdita spesso non riconosciuta o legittimata dal contesto sociale. Tale mancato riconoscimento può avere ripercussioni sulla salute mentale dei genitori coinvolti, favorendo l'insorgenza di ansia, depressione e disturbo post-traumatico da stress. Attraverso un'analisi della letteratura recente, è emerso come il rito – inteso in senso ampio come qualsiasi atto simbolico, celebrazione, supporto esterno e pratica di creazione dei ricordi capace di validare socialmente la perdita - possa esercitare un effetto positivo nel supporto all'elaborazione del lutto. In particolare, è stata esaminata la Memory Box, ovvero una pratica diffusa in contesti ospedalieri occidentali come strumento di creazione e conservazione di ricordi, e il Mizuko Kuyo, ovvero una cerimonia giapponese di matrice buddista dedicata ai bambini mai nati o morti prematuramente, analizzata sia attraverso la letteratura scientifica, che grazie ad osservazioni dirette sul campo. L'elaborato mette in luce come queste pratiche, pur radicate in contesti culturali differenti, condividano la funzione di legittimare la perdita, favorendo i processi di elaborazione del lutto e offrendo un riconoscimento sociale dell'esistenza del bambino e della genitorialità.