Negli ultimi decenni l’evoluzione degli allevamenti zootecnici ha reso indispensabile affrontare il problema della gestione sostenibile degli effluenti. La digestione anaerobica è emersa come una delle soluzioni tecnologiche più realizzabili per ridurre le emissioni di gas serra e al contempo valorizzare i reflui come risorsa energetica e agronomica. Il presente elaborato di tesi mira ad analizzare l’utilizzo di impianti di digestione anaerobica in ambito agro-zootecnico, descrivendone il loro funzionamento e la valorizzazione della gestione degli effluenti agro-zootecnici. L’elaborato contiene inoltre i risultati di un’indagine diretta effettuata presso 10 impianti di digestione anaerobica operanti in ambito agro-zootecnico. Attraverso questo monitoraggio sono state indagate le caratteristiche aziendali e zootecniche, le caratteristiche strutturali e impiantistiche degli impianti, il loro costo di realizzazione e conseguente tempo di ammortamento, la loro alimentazione e gestione del digestato nonché le prospettive future riguardo una potenziale conversione al biometano. Dall’analisi emerge una grande variabilità di potenza tra gli impianti, accompagnata da un’altrettanto accentuata variabilità di dimensione aziendale in termini di ettari coltivati e di capi allevati. La dimensione degli impianti analizzati varia infatti dai 50 Kwh ai 999 Kw mentre la superficie aziendale varia dai 100 ai 400 ettari. Anche per quanto riguarda i costi di realizzazione degli impianti sono state evidenziate differenze di costo importanti, strettamente legate alle dimensioni degli impianti, da 500.000 euro a 4 milioni di euro con tempi di ritorno dell’investimento che variano tra i 6 e i 10 anni. È stata inoltre riscontrata un’ampia varietà di tipologie di alimentazione degli impianti, correlate alla normativa vigente al momento della loro realizzazione. Si osserva, in particolare, un progressivo orientamento della filiera verso l’utilizzo prevalente di reflui e sottoprodotti agricoli. In conclusione, la digestione anaerobica si conferma una tecnologia strategica per la zootecnia moderna, capace di coniugare sostenibilità ambientale, produzione energetica e valorizzazione agronomica dei reflui. Le prospettive future puntano soprattutto al potenziamento della produzione di biometano che può rappresentare un passo fondamentale verso un modello agro-zootecnico più circolare ed ecocompatibile.
Applicazione della digestione anaerobica in ambito agro-zootecnico: analisi tecnica di alcuni casi studio e prospettive future
SCARAZZINI, NICOLA
2024/2025
Abstract
Negli ultimi decenni l’evoluzione degli allevamenti zootecnici ha reso indispensabile affrontare il problema della gestione sostenibile degli effluenti. La digestione anaerobica è emersa come una delle soluzioni tecnologiche più realizzabili per ridurre le emissioni di gas serra e al contempo valorizzare i reflui come risorsa energetica e agronomica. Il presente elaborato di tesi mira ad analizzare l’utilizzo di impianti di digestione anaerobica in ambito agro-zootecnico, descrivendone il loro funzionamento e la valorizzazione della gestione degli effluenti agro-zootecnici. L’elaborato contiene inoltre i risultati di un’indagine diretta effettuata presso 10 impianti di digestione anaerobica operanti in ambito agro-zootecnico. Attraverso questo monitoraggio sono state indagate le caratteristiche aziendali e zootecniche, le caratteristiche strutturali e impiantistiche degli impianti, il loro costo di realizzazione e conseguente tempo di ammortamento, la loro alimentazione e gestione del digestato nonché le prospettive future riguardo una potenziale conversione al biometano. Dall’analisi emerge una grande variabilità di potenza tra gli impianti, accompagnata da un’altrettanto accentuata variabilità di dimensione aziendale in termini di ettari coltivati e di capi allevati. La dimensione degli impianti analizzati varia infatti dai 50 Kwh ai 999 Kw mentre la superficie aziendale varia dai 100 ai 400 ettari. Anche per quanto riguarda i costi di realizzazione degli impianti sono state evidenziate differenze di costo importanti, strettamente legate alle dimensioni degli impianti, da 500.000 euro a 4 milioni di euro con tempi di ritorno dell’investimento che variano tra i 6 e i 10 anni. È stata inoltre riscontrata un’ampia varietà di tipologie di alimentazione degli impianti, correlate alla normativa vigente al momento della loro realizzazione. Si osserva, in particolare, un progressivo orientamento della filiera verso l’utilizzo prevalente di reflui e sottoprodotti agricoli. In conclusione, la digestione anaerobica si conferma una tecnologia strategica per la zootecnia moderna, capace di coniugare sostenibilità ambientale, produzione energetica e valorizzazione agronomica dei reflui. Le prospettive future puntano soprattutto al potenziamento della produzione di biometano che può rappresentare un passo fondamentale verso un modello agro-zootecnico più circolare ed ecocompatibile.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/93963