La borreliosi di Lyme è una malattia infettiva zoonotica causata da batteri del genere Borrelia spp., trasmessi principalmente da zecche del genere Ixodes. Negli ultimi decenni, la sua diffusione ha mostrato un incremento significativo in Europa, con una particolare espansione in Italia, dove la presenza del vettore Ixodes ricinus è ormai consolidata in diverse regioni. Il cambiamento climatico, la frammentazione dei sistemi di sorveglianza e l’ampliamento degli habitat favorevoli al ciclo silvestre del patogeno hanno contribuito a una sottostima dell’incidenza reale, rendendo la borreliosi una malattia emergente di crescente rilevanza sanitaria. Dal punto di vista clinico, la malattia si caratterizza per un’elevata variabilità di manifestazioni, che spaziano da forme cutanee localizzate a quadri sistemici e cronici. Questa eterogeneità è influenzata da molteplici fattori, tra cui la specie e il ceppo di Borrelia spp. coinvolto, la fase dell’infezione e la risposta immunitaria dell’ospite. In particolare, B. afzelii, B. garinii e B. burgdorferi sensu stricto sono le specie più frequentemente associate alla patologia in Europa, ciascuna con tropismi e profili immunologici distinti. L’interazione tra Borrelia spp. e sistema immunitario innato rappresenta un momento cruciale nella definizione dell’esito dell’infezione. Le cellule dendritiche e i macrofagi svolgono un ruolo centrale nella rilevazione del patogeno, nell’attivazione dell’immunità adattativa e nella regolazione dell’infiammazione. Tuttavia, Borrelia spp. ha sviluppato strategie sofisticate di evasione immunitaria, tra cui la variazione antigenica, la downregulation di molecole co-stimolatorie e la modulazione di vie di segnalazione intracellulari, che le permettono di persistere nei tessuti e di eludere la risposta dell’ospite. In questo contesto, il presente lavoro di tesi si propone di valutare la risposta immunitaria innata indotta da ceppi clinici e standard di Borrelia spp. in cellule dendritiche e macrofagiche umane. L’obiettivo è quello di delineare i profili funzionali attivati in seguito all’infezione, analizzando la cinetica di espressione di marcatori immunologici specifici e la polarizzazione fenotipica dei macrofagi. Attraverso un approccio sperimentale integrato, questa tesi intende contribuire alla comprensione dei meccanismi immunitari precoci che regolano l’infezione da Borrelia spp., offrendo nuove prospettive interpretative sulla variabilità intra-specie, sulla cronicizzazione della malattia e sull’identificazione di potenziali target immunomodulatori.
Valutazione della risposta immunitaria all'infezione da Borrelia spp. su cellule dendritiche e macrofagi umani
BARBATO, VANESSA
2024/2025
Abstract
La borreliosi di Lyme è una malattia infettiva zoonotica causata da batteri del genere Borrelia spp., trasmessi principalmente da zecche del genere Ixodes. Negli ultimi decenni, la sua diffusione ha mostrato un incremento significativo in Europa, con una particolare espansione in Italia, dove la presenza del vettore Ixodes ricinus è ormai consolidata in diverse regioni. Il cambiamento climatico, la frammentazione dei sistemi di sorveglianza e l’ampliamento degli habitat favorevoli al ciclo silvestre del patogeno hanno contribuito a una sottostima dell’incidenza reale, rendendo la borreliosi una malattia emergente di crescente rilevanza sanitaria. Dal punto di vista clinico, la malattia si caratterizza per un’elevata variabilità di manifestazioni, che spaziano da forme cutanee localizzate a quadri sistemici e cronici. Questa eterogeneità è influenzata da molteplici fattori, tra cui la specie e il ceppo di Borrelia spp. coinvolto, la fase dell’infezione e la risposta immunitaria dell’ospite. In particolare, B. afzelii, B. garinii e B. burgdorferi sensu stricto sono le specie più frequentemente associate alla patologia in Europa, ciascuna con tropismi e profili immunologici distinti. L’interazione tra Borrelia spp. e sistema immunitario innato rappresenta un momento cruciale nella definizione dell’esito dell’infezione. Le cellule dendritiche e i macrofagi svolgono un ruolo centrale nella rilevazione del patogeno, nell’attivazione dell’immunità adattativa e nella regolazione dell’infiammazione. Tuttavia, Borrelia spp. ha sviluppato strategie sofisticate di evasione immunitaria, tra cui la variazione antigenica, la downregulation di molecole co-stimolatorie e la modulazione di vie di segnalazione intracellulari, che le permettono di persistere nei tessuti e di eludere la risposta dell’ospite. In questo contesto, il presente lavoro di tesi si propone di valutare la risposta immunitaria innata indotta da ceppi clinici e standard di Borrelia spp. in cellule dendritiche e macrofagiche umane. L’obiettivo è quello di delineare i profili funzionali attivati in seguito all’infezione, analizzando la cinetica di espressione di marcatori immunologici specifici e la polarizzazione fenotipica dei macrofagi. Attraverso un approccio sperimentale integrato, questa tesi intende contribuire alla comprensione dei meccanismi immunitari precoci che regolano l’infezione da Borrelia spp., offrendo nuove prospettive interpretative sulla variabilità intra-specie, sulla cronicizzazione della malattia e sull’identificazione di potenziali target immunomodulatori.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/94037