Muoversi nelle storie, orientarsi nello spazio. Utilizzo delle storie in movimento per l’apprendimento dei concetti topologici con i bambini della scuola dell’infanzia.

This thesis aims at assessing the role of corporeality, movement and educational mediators in the learning processes. It starts from an analysis of the relationship between mind and body based on the embodied cognition approach, followed by an investigation into the functionality of the combination of storytelling and movement for learning topological concepts in preschool education. To address this research question, a learning project to develop spatial orientation skills of five—year-olds was designed. It was based on playful activities during which children could experience various topological concepts with their own bodies. The whole learning project was monitored directly and by administering two psychomotor tests, one at the beginning and one at the end. The latter aimed at assessing each child’s level of spatial awareness before and after the project. At the end, almost all children improved their abilities and knowledge of topological concepts, improving their test results. This research highlights how, in developmental age, the mind and cognitive processes are based on senso-motor experiences and, thus, strictly connected to the body.

La presente tesi di laurea si propone di analizzare il fondamentale ruolo della corporeità e del movimento in primis, ma anche dei mediatori didattici, nei processi di apprendimento. Partendo da un’analisi relativa allo stretto legame esistente tra corpo e mente secondo il recente approccio dell’embodied cognition, il progetto ha indagato in quale misura il connubio tra narrazione e movimento possa risultare funzionale per l’apprendimento dei concetti topologici alla scuola dell’infanzia. Per rispondere a questa domanda di ricerca, è stato strutturato un percorso destinato ai bambini di cinque anni, mirato proprio allo sviluppo delle competenze di orientamento nello spazio, mediante delle proposte ludico-motorie in cui i bambini hanno sperimentato con il proprio corpo i differenti concetti topologici. L’intero percorso, oltre all’osservazione diretta in itinere, è stato monitorato grazie alla somministrazione iniziale e finale di un test psicomotorio con l’obiettivo di valutare individualmente il livello di competenza di ogni bambino nelle aree dello schema corporeo e della spazialità. Al termine del progetto è emerso che la quasi totalità dei bambini ha migliorato le proprie competenze nelle aree funzionali sopra indicate, migliorando notevolmente il punteggio ottenuto nei test. Questa ricerca contribuisce a sottolineare come la mente e i processi cognitivi, in particolar modo in età evolutiva, siano strettamente correlati al corpo e come questi si fondino su aspetti sensorio-motori.