Il linguaggio delle prove INVALSI di matematica: un confronto con il linguaggio utilizzato nei libri di testo della scuola primaria

This thesis analyzes the mathematical language used in primary school textbooks and in INVALSI mathematics tests, with the aim of highlighting their features, differences, and didactic implications. The first part focuses on the technical language of textbooks, examining lexical, morphosyntactic, and cohesive aspects, as well as the didactic strategies employed to foster learning through content progression and scaffolding. The second part explores the language of INVALSI tests, pointing out the specificity of the tasks, the standardized linguistic structures, and the complexity of the texts presented to pupils. The final section offers a systematic comparison between the two registers, emphasizing structural differences and potential comprehension difficulties students may face. Within this framework, the teacher’s role proves to be crucial: acting as a linguistic and didactic mediator, the teacher supports the transition from everyday to disciplinary language, facilitates text comprehension, and promotes a more inclusive and reflective approach to mathematics. The conclusions provide insights into the teaching strategies to be adopted in order to enhance the integrated development of linguistic and mathematical competences, considered essential tools for active and meaningful participation in the learning process.

Questa tesi analizza il linguaggio matematico presente nei libri di testo per la scuola primaria e nelle prove INVALSI di matematica, con l’obiettivo di evidenziarne le caratteristiche, le differenze e le implicazioni didattiche. La prima parte si concentra sul linguaggio tecnico dei manuali scolastici, indagando gli aspetti lessicali, morfosintattici e coesivi, nonché le strategie didattiche adottate per favorire l’apprendimento attraverso la progressione dei contenuti e lo scaffolding. Successivamente l’attenzione si sposta sul linguaggio delle prove INVALSI, mettendo in luce la specificità delle consegne, la standardizzazione delle strutture linguistiche e la complessità dei testi proposti agli studenti. L’ultima sezione propone un confronto sistematico tra i due registri, sottolineando le differenze strutturali e le possibili difficoltà di comprensione che gli alunni possono incontrare. In questo scenario, il ruolo dell’insegnante è fondamentale: egli agisce come mediatore linguistico e didattico, accompagnando gli studenti nel passaggio dal linguaggio quotidiano a quello disciplinare, sostenendo la comprensione dei testi e promuovendo un approccio più consapevole e inclusivo alla disciplina. Le conclusioni offrono una riflessione sulle strategie didattiche da adottare per favorire lo sviluppo integrato delle competenze linguistiche e matematiche, considerate leve fondamentali per una partecipazione attiva e significativa al percorso di apprendimento.