I fenomeni di Galloping e VIV vengono ormai da anni studiati per la possibilit`a di alimentare sistemi elettro- nici su microscala, tramite vibrazioni indotte dal vento. Con lo sviluppo di sensori a basso dispendio energetico, si `e dimostrato utile trovare una fonte di alimentazione innovativa e non impattante ecologicamente, ecco che, qui hanno trovato spazio le flow-induced-vibration. In questa tesi, con riferimento al progetto RaWiHas SID 2024 con responsabili Prof. Moro e Prof. Doria , al- l’applicazione di una stazione metereologica, si vogliono confrontare le due due configurazioni a ’T’ e ad ’I’, sulla base dei fenomeni di VIV e Galloping con lo scopo fina- le di testare quale tipologia di vortex energy excitation sia pi`u adatta a questa applicazione. Questi ultimi test hanno l’obiettivo principale di evidenziare le principali differenze nelle configurazioni dei bluff body longitudi- nali, ad ‘I’ e trasversali a ‘T’. Ed inoltre si `e cercata la potenza effettivamente prodotta dalle varie configurazio- ni, in condizioni standard di laboratorio, con l’obiettivo futuro di alimentare una stazione meteorologica.
Recupero di energia dal vento attraverso il galloping
MORETTO, STEFANO
2024/2025
Abstract
I fenomeni di Galloping e VIV vengono ormai da anni studiati per la possibilit`a di alimentare sistemi elettro- nici su microscala, tramite vibrazioni indotte dal vento. Con lo sviluppo di sensori a basso dispendio energetico, si `e dimostrato utile trovare una fonte di alimentazione innovativa e non impattante ecologicamente, ecco che, qui hanno trovato spazio le flow-induced-vibration. In questa tesi, con riferimento al progetto RaWiHas SID 2024 con responsabili Prof. Moro e Prof. Doria , al- l’applicazione di una stazione metereologica, si vogliono confrontare le due due configurazioni a ’T’ e ad ’I’, sulla base dei fenomeni di VIV e Galloping con lo scopo fina- le di testare quale tipologia di vortex energy excitation sia pi`u adatta a questa applicazione. Questi ultimi test hanno l’obiettivo principale di evidenziare le principali differenze nelle configurazioni dei bluff body longitudi- nali, ad ‘I’ e trasversali a ‘T’. Ed inoltre si `e cercata la potenza effettivamente prodotta dalle varie configurazio- ni, in condizioni standard di laboratorio, con l’obiettivo futuro di alimentare una stazione meteorologica.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/96046