Prematurità: uno studio del potenziale impatto di fattori di stress esperiti dai genitori in Terapia Intensiva Neonatale sulla percezione di utilità di dispositivi medici per il monitoraggio di parametri di benessere del neonato

Al giorno d’oggi la prematurità è un problema di rilevanza globale, che può avere esiti sfavorevoli non solo sullo sviluppo del bambino, ma sull’intero sistema familiare, sottoponendo i genitori a diversi fattori di stress che hanno un impatto considerevole sul loro benessere psicologico. In questa prospettiva, il presente elaborato, inserito nell’ambito del progetto europeo Prometeus, si pone l’obiettivo di indagare come la percezione di stress genitoriale vada a influenzare la valutazione dell’impatto dei dispositivi di monitoraggio del nato prematuro in fase di sviluppo, nel contesto italiano e irlandese. La tesi si articola in cinque capitoli: il primo descrive il fenomeno della prematurità, definendone caratteristiche, fattori di rischio, conseguenze per il neonato e principali interventi di supporto, con uno sguardo allo stato della ricerca. Il secondo approfondisce il concetto di funzione genitoriale e la transizione alla genitorialità, analizzando le specificità della nascita pretermine e il suo impatto sul benessere psicologico dei genitori e sulla relazione con il bambino. Il terzo capitolo esplora il contesto della terapia intensiva neonatale, soffermandosi sia sulle dinamiche relazionali e sugli effetti psicologici e organizzativi per le famiglie, sia sulle politiche assistenziali italiane e irlandesi. Il quarto capitolo è dedicato alla ricerca, con la descrizione di campione, strumenti e procedure, seguita dall’analisi dei dati e da una discussione critica dei risultati. Infine, il quinto capitolo raccoglie le conclusioni, evidenziando i limiti emersi e proponendo considerazioni sulle prospettive future della ricerca e del progetto stesso. Attraverso le analisi preliminari effettuate, l’elaborato si propone di offrire degli spunti di riflessione interessanti per la ricerca futura, sottolineando la necessità di sviluppare tecnologie innovative, che non solo risultino efficaci per le cure dei neonati prematuri, ma che considerino anche l’impatto sul benessere psicologico dei genitori e sulla loro percezione di stress, limitando il più possibile il carico emotivo e psicologico associato all’esperienza della prematurità e al ricovero del figlio in Terapia Intensiva Neonatale.