La tesi indaga la struttura e le dinamiche relazionali di una comunità di perpetratori di Image-Based Sexual Abuse (IBSA) operante su Telegram, offrendo la prima descrizione quantitativa del fenomeno in Italia. L’obiettivo è duplice: (a) identificare ruoli comportamentali distinti all’interno del gruppo; (b) caratterizzare la rete di interazioni che sostiene la comunità. È stato esportato l’intero flusso conversazionale del gruppo (solo testo e metadati, con rigorosa pseudonimizzazione) tramite la funzione “esporta chat” di Telegram. Il dataset finale comprende 521.209 messaggi inviati da 4.519 utenti in 86 giorni (24/06/2024–17/09/2024). Le analisi sono state condotte in R e hanno incluso: (i) descrittive e trend temporali; (ii) cluster analysis (PAM, selezione del numero di cluster via indice di Caliński–Harabasz) su firme comportamentali degli utenti; (iii) social network analysis (SNA) su grafo di risposte con misure di centralità ed estrazione di comunità (Walktrap Algorythm). I risultati mostrano una crescita costante dell’attività (da ~4.000 a >6.000 messaggi/giorno), con due picchi giornalieri (14:00–15:00 e 23:00–01:00). I messaggi sono per il 51,1% risposte; circa il 30% contiene immagini e il 2,5% video, con allegati significativamente più frequenti nei messaggi non in risposta (p<.001). La distribuzione dell’attività è fortemente asimmetrica (molti utenti con pochi messaggi) e gli intervalli tra messaggi si accorciano nel tempo, suggerendo progressiva intensificazione delle interazioni. L’analisi del contenuto testuale (top-20 parole) evidenzia pratiche ricorrenti di scambio/contatto e riferimenti oggettificanti alle vittime, in linea con la letteratura qualitativa sul tema. La cluster analysis identifica sei profili comportamentali distinti (ad es., utenti ad alta produzione iconografica, “risponditori” brevi, condivisori di media specifici), delineando un’eterogeneità di ruoli funzionale alla circolazione del materiale. La SNA rivela una rete altamente modulare: 646 comunità individuate, con poche componenti molto grandi (fino a 1.642 nodi) e una “lunga coda” di piccoli nuclei/periferie; alcuni utenti occupano posizioni centrali (hub/bridge) che mantengono coesa l’architettura del gruppo. Nel complesso emerge che una minoranza attiva sostiene la produzione/diffusione, mentre la maggioranza partecipa in modo collaterale (consumo, brevi commenti, interazioni episodiche). Le implicazioni sono sia teoriche sia applicative. Sul piano teorico, spostare il fuoco dall’atto individuale alle dinamiche comunitarie consente di modellare l’IBSA come sistema sociale organizzato e resiliente. Sul piano pratico, i risultati suggeriscono interventi multilivello: azioni strutturali sulle piattaforme e azioni mirate sugli attori-chiave che fungono da hub/ponte, per indebolire la coesione di rete e contrastare i processi di normalizzazione interna.
Dinamiche relazionali e struttura sociale in una comunità perpetrante Image Based Sexual Abuse: una Social Network Analysis
DE VETTOR, MARCO
2024/2025
Abstract
La tesi indaga la struttura e le dinamiche relazionali di una comunità di perpetratori di Image-Based Sexual Abuse (IBSA) operante su Telegram, offrendo la prima descrizione quantitativa del fenomeno in Italia. L’obiettivo è duplice: (a) identificare ruoli comportamentali distinti all’interno del gruppo; (b) caratterizzare la rete di interazioni che sostiene la comunità. È stato esportato l’intero flusso conversazionale del gruppo (solo testo e metadati, con rigorosa pseudonimizzazione) tramite la funzione “esporta chat” di Telegram. Il dataset finale comprende 521.209 messaggi inviati da 4.519 utenti in 86 giorni (24/06/2024–17/09/2024). Le analisi sono state condotte in R e hanno incluso: (i) descrittive e trend temporali; (ii) cluster analysis (PAM, selezione del numero di cluster via indice di Caliński–Harabasz) su firme comportamentali degli utenti; (iii) social network analysis (SNA) su grafo di risposte con misure di centralità ed estrazione di comunità (Walktrap Algorythm). I risultati mostrano una crescita costante dell’attività (da ~4.000 a >6.000 messaggi/giorno), con due picchi giornalieri (14:00–15:00 e 23:00–01:00). I messaggi sono per il 51,1% risposte; circa il 30% contiene immagini e il 2,5% video, con allegati significativamente più frequenti nei messaggi non in risposta (p<.001). La distribuzione dell’attività è fortemente asimmetrica (molti utenti con pochi messaggi) e gli intervalli tra messaggi si accorciano nel tempo, suggerendo progressiva intensificazione delle interazioni. L’analisi del contenuto testuale (top-20 parole) evidenzia pratiche ricorrenti di scambio/contatto e riferimenti oggettificanti alle vittime, in linea con la letteratura qualitativa sul tema. La cluster analysis identifica sei profili comportamentali distinti (ad es., utenti ad alta produzione iconografica, “risponditori” brevi, condivisori di media specifici), delineando un’eterogeneità di ruoli funzionale alla circolazione del materiale. La SNA rivela una rete altamente modulare: 646 comunità individuate, con poche componenti molto grandi (fino a 1.642 nodi) e una “lunga coda” di piccoli nuclei/periferie; alcuni utenti occupano posizioni centrali (hub/bridge) che mantengono coesa l’architettura del gruppo. Nel complesso emerge che una minoranza attiva sostiene la produzione/diffusione, mentre la maggioranza partecipa in modo collaterale (consumo, brevi commenti, interazioni episodiche). Le implicazioni sono sia teoriche sia applicative. Sul piano teorico, spostare il fuoco dall’atto individuale alle dinamiche comunitarie consente di modellare l’IBSA come sistema sociale organizzato e resiliente. Sul piano pratico, i risultati suggeriscono interventi multilivello: azioni strutturali sulle piattaforme e azioni mirate sugli attori-chiave che fungono da hub/ponte, per indebolire la coesione di rete e contrastare i processi di normalizzazione interna.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/96311