L'Influenza dell’Intolleranza all’Incertezza sull’Apprendimento Associativo Implicito in Età Evolutiva

L’indagine sperimentale presentata in questo elaborato rientra all’interno di un vasto progetto di ricerca multicentrico che ha coinvolto un ampio campione di bambini a sviluppo tipico e con disturbi del neurosviluppo di età compresa tra i 3 e i 14 anni. In particolare, l’analisi è stata condotta sul gruppo di controllo per studiare l’apprendimento associativo implicito, ossia la capacità di apprendere inconsapevolmente (Cleeremans et al., 2019), nello sviluppo tipico. A tale proposito, è stato somministrato ai partecipanti un compito sperimentale di apprendimento implicito che prevede una manipolazione pseudo-randomizzata dell'associazione cue-target (“Mario task”, adattato da Lawson et al., 2017). Questo metodo ha permesso di introdurre diversi livelli di incertezza e di analizzare quindi come varia l’apprendimento, in termini di accuratezza e velocità nelle risposte, in funzione della predicibilità del contesto e come diversi gradi di volatilità ambientale, ossia di incertezza predittiva (Lawson, 2014), possano influenzarlo. Successivamente sono stati somministrati dei questionari ai genitori e si è cercato di indagare la presenza o meno di una possibile correlazione tra le prestazioni individuali al compito e i punteggi ottenuti nella scala globale IUS-P (Rodgers et al., 2012). Quest’ultima sembra essere un valido strumento per la valutazione dell’intolleranza all’incertezza (Iannattone et al., in press), una caratteristica disposizionale che indica “la tendenza a reagire negativamente a livello emotivo, cognitivo e comportamentale a situazioni e ad eventi incerti” (Buhr & Dugas, 2009, p.216). L’obiettivo finale dell’indagine esplorativa era quello di capire se questa disposizione fosse in grado di predire la capacità di apprendere implicitamente delle associazioni stimolo/risposta variabili nel tempo.