Il rendimento scolastico viene influenzato da diversi fattori riguardanti gli studenti e la loro relazione con gli adulti di riferimento. Il presente studio analizza l’associazione della relazione studente-insegnante, degli obiettivi di riuscita e di altre variabili motivazionali con il rendimento scolastico in matematica, italiano e inglese. La ricerca si basa sul presupposto che la motivazione intrinseca e la relazione positiva con gli insegnanti facilitino il percorso scolastico dello studente. Lo studio ha coinvolto 205 studenti/esse di scuole secondarie di secondo grado del territorio padovano. Tutte le variabili dello studio, motivazionali e relazionali, sono state indagate tramite questionari self-report; come misura del rendimento nelle tre materie di interesse è stato utilizzato il voto dell’ultima pagella ricevuta, direttamente riportato dagli studenti. I risultati delle analisi correlazionali e dei modelli di mediazione evidenziano il ruolo centrale della percezione di giustizia, la quale si associa direttamente al rendimento e media la relazione tra il rapporto studente-insegnante e il voto finale. Questa variabile media, inoltre, in matematica e inglese, anche l’associazione tra gli obiettivi di prestazione (approccio ed evitamento) e il rendimento scolastico. Emerge, infine, come le specificità didattiche e valutative di ogni materia siano legate alle dinamiche osservate. Il presente studio offre evidenze sull’importanza della percezione di giustizia e della consapevolezza di quanto la soggettività possa essere in relazione con la vita scolastica degli studenti, fornendo spunti concreti per la formazione dei docenti sulla gestione della valutazione e della dimensione relazionale in classe.
Il ruolo della motivazione e della relazione studente-insegnante nel rendimento scolastico: uno studio nella scuola secondaria di secondo grado
GALESSO, ELISA
2024/2025
Abstract
Il rendimento scolastico viene influenzato da diversi fattori riguardanti gli studenti e la loro relazione con gli adulti di riferimento. Il presente studio analizza l’associazione della relazione studente-insegnante, degli obiettivi di riuscita e di altre variabili motivazionali con il rendimento scolastico in matematica, italiano e inglese. La ricerca si basa sul presupposto che la motivazione intrinseca e la relazione positiva con gli insegnanti facilitino il percorso scolastico dello studente. Lo studio ha coinvolto 205 studenti/esse di scuole secondarie di secondo grado del territorio padovano. Tutte le variabili dello studio, motivazionali e relazionali, sono state indagate tramite questionari self-report; come misura del rendimento nelle tre materie di interesse è stato utilizzato il voto dell’ultima pagella ricevuta, direttamente riportato dagli studenti. I risultati delle analisi correlazionali e dei modelli di mediazione evidenziano il ruolo centrale della percezione di giustizia, la quale si associa direttamente al rendimento e media la relazione tra il rapporto studente-insegnante e il voto finale. Questa variabile media, inoltre, in matematica e inglese, anche l’associazione tra gli obiettivi di prestazione (approccio ed evitamento) e il rendimento scolastico. Emerge, infine, come le specificità didattiche e valutative di ogni materia siano legate alle dinamiche osservate. Il presente studio offre evidenze sull’importanza della percezione di giustizia e della consapevolezza di quanto la soggettività possa essere in relazione con la vita scolastica degli studenti, fornendo spunti concreti per la formazione dei docenti sulla gestione della valutazione e della dimensione relazionale in classe.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/96339