Introduzione e scopo: I gliomi sono i tumori cerebrali più comuni del sistema nervoso centrale solitamente a prognosi infausta e, in base alla localizzazione, possono presentare diversi fenotipi clinici. Nel caso di gliomi cerebellari, una delle manifestazioni è l’atassia cerebellare, con compromissione della coordinazione e dell’equilibrio. I gliomi incidono rapidamente sulla salute globale del paziente, ma la recente introduzione di terapie e tecniche innovative sta spostando l’attenzione nel cercare di migliorare non solo la sopravvivenza, ma anche la qualità della vita. In questo contesto, la riabilitazione sta acquisendo grande rilevanza nella presa in carico neuro-oncologica, nonostante non vi siano ancora evidenze robuste di efficacia. Il seguente studio si propone di descrivere il percorso fisioterapico ambulatoriale di un giovane paziente con glioblastoma cerebellare che, in seguito all’asportazione chirurgica, ha sviluppato sindrome atassica prevalentemente a carico dell’arto superiore destro e conseguenti limitazioni funzionali. Materiali e metodi: La stesura del case report rispetta le linee guida CARE. Inizialmente è stata effettuata una valutazione fisioterapica al fine di individuare i principali problemi riabilitativi e di definire gli obiettivi su cui concentrare l’intervento. Il trattamento si è poi focalizzato sul miglioramento o mantenimento della funzionalità dell’arto superiore e della qualità della vita, con monitoraggio attraverso una timeline riabilitativa e successivi follow-up. Risultati: Al termine del periodo di trattamento non si sono osservati miglioramenti significativi nelle funzioni motorie, ma si è riscontrato un lieve peggioramento della sindrome atassica, con un maggiore impatto sulla funzionalità dell’arto superiore destro. Conclusioni: Anche se non è stato riscontrato un miglioramento clinico, la fisioterapia, in combinazione con altri interventi terapeutici, ha rappresentato un supporto per il mantenimento delle autonomie residue e della qualità della vita. La presenza di un caso clinico così giovane e una patologia neuro-oncologica complessa evidenziano l’importanza di un approccio immediato, personalizzato e multidisciplinare, svolto in collaborazione con altri professionisti sanitari.
Descrizione del percorso fisioterapico in un paziente con atassia cerebellare in seguito a rimozione chirurgica di tumore cerebellare: un case report.
BROTTO, ELEONORA
2024/2025
Abstract
Introduzione e scopo: I gliomi sono i tumori cerebrali più comuni del sistema nervoso centrale solitamente a prognosi infausta e, in base alla localizzazione, possono presentare diversi fenotipi clinici. Nel caso di gliomi cerebellari, una delle manifestazioni è l’atassia cerebellare, con compromissione della coordinazione e dell’equilibrio. I gliomi incidono rapidamente sulla salute globale del paziente, ma la recente introduzione di terapie e tecniche innovative sta spostando l’attenzione nel cercare di migliorare non solo la sopravvivenza, ma anche la qualità della vita. In questo contesto, la riabilitazione sta acquisendo grande rilevanza nella presa in carico neuro-oncologica, nonostante non vi siano ancora evidenze robuste di efficacia. Il seguente studio si propone di descrivere il percorso fisioterapico ambulatoriale di un giovane paziente con glioblastoma cerebellare che, in seguito all’asportazione chirurgica, ha sviluppato sindrome atassica prevalentemente a carico dell’arto superiore destro e conseguenti limitazioni funzionali. Materiali e metodi: La stesura del case report rispetta le linee guida CARE. Inizialmente è stata effettuata una valutazione fisioterapica al fine di individuare i principali problemi riabilitativi e di definire gli obiettivi su cui concentrare l’intervento. Il trattamento si è poi focalizzato sul miglioramento o mantenimento della funzionalità dell’arto superiore e della qualità della vita, con monitoraggio attraverso una timeline riabilitativa e successivi follow-up. Risultati: Al termine del periodo di trattamento non si sono osservati miglioramenti significativi nelle funzioni motorie, ma si è riscontrato un lieve peggioramento della sindrome atassica, con un maggiore impatto sulla funzionalità dell’arto superiore destro. Conclusioni: Anche se non è stato riscontrato un miglioramento clinico, la fisioterapia, in combinazione con altri interventi terapeutici, ha rappresentato un supporto per il mantenimento delle autonomie residue e della qualità della vita. La presenza di un caso clinico così giovane e una patologia neuro-oncologica complessa evidenziano l’importanza di un approccio immediato, personalizzato e multidisciplinare, svolto in collaborazione con altri professionisti sanitari.| File | Dimensione | Formato | |
|---|---|---|---|
|
TESI DI LAUREA - Eleonora Brotto.pdf
Accesso riservato
Dimensione
824.96 kB
Formato
Adobe PDF
|
824.96 kB | Adobe PDF |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/97131