Abstract Il deficit uditivo è una patologia di rilevante impatto sulla salute pubblica, che colpisce attualmente circa mezzo miliardo di persone a livello globale, con una stima di crescita fino a oltre 900 milioni entro il 2050 a causa dell'aumento dell'aspettativa di vita e della maggiore esposizione al rumore. Questa condizione può comportare significative conseguenze psicologiche e sociali, inclusi isolamento, ansia, depressione e un'accelerazione del declino cognitivo. Nonostante la gravità, l'adozione degli apparecchi acustici è spesso ritardata, mediamente di 5-10 anni, a causa di pregiudizi legati alla visibilità del dispositivo, alla durata delle batterie o a falsi miti ancora diffusi. I continui progressi tecnologici hanno trasformato il panorama audioprotesico, introducendo apparecchi acustici digitali e connessi, arricchiti da funzionalità innovative. Tra queste, spiccano le batterie ricaricabili agli ioni di litio, apprezzate per la loro efficienza, lunga durata (fino a 24 ore con una singola ricarica) e semplicità d'uso, che eliminano la preoccupazione di rimanere senza batterie o di doverle cambiare manualmente. Altre importanti innovazioni includono la connettività wireless con smartphone e sistemi TV, progettate per migliorare la qualità dell'ascolto in vari ambienti, ottimizzare il rapporto segnale/rumore e rendere i pazienti più autonomi. Le connessioni con gli smartphone, in particolare, permettono il controllo del volume, la selezione dei programmi di ascolto e la ricezione diretta delle chiamate, espandendo le capacità della "rete microfonica" degli apparecchi. I sistemi TV, invece, trasformano gli apparecchi in cuffie wireless, garantendo un audio chiaro e nitido e favorendo la visione condivisa senza escludere gli altri ascoltatori. Negli apparecchi di ultimissima generazioni è stata inserita l’intelligenza artificiale, con lo scopo di riconoscere al meglio il rumore ambientale per poi abbatterlo, permettendo al portatore di concentrarsi sull’ascolto del parlato. Il presente studio si è proposto di verificare, utilizzando come test di confronto il Matrix test, l'apprezzamento effettivo di queste nuove tecnologie da parte dei pazienti, indagando in particolare la gradibilità degli apparecchi ricaricabili e della connettività con lo smartphone (per il controllo del volume e la scelta dei programmi) e con i sistemi TV, ma soprattutto se hanno notato un miglioramento per quanto riguarda il loro modo di sentire e se sono diminuite le difficoltà quotidiane in ambito psicosociale. A tal fine, sono stati coinvolti due gruppi distinti di pazienti: un gruppo di nuovi utilizzatori (neofiti) e un gruppo di pazienti già portatori di apparecchi acustici tradizionali che hanno adottato le nuove tecnologie. La valutazione del grado di soddisfazione è stata condotta tramite la somministrazione di questionari, in media, dopo due settimane e circa sei mesi di utilizzo. I risultati hanno confermato che i benefici tecnici apportati dagli apparecchi acustici di nuova generazione sono ben accettati da entrambi i gruppi di pazienti, sia i neofiti che i già portatori. Gli apparecchi acustici con intelligenza artificiale hanno riscosso un alto gradimento, semplificando le operazioni quotidiane e migliorando l'ascolto in situazioni che prima risultavano più difficili da gestire per quanto riguarda la comprensione del parlato. In conclusione, l'integrazione di tecnologie avanzate, come l’intelligenza artificiale, contribuiscono a migliorare la soddisfazione dei portatori di apparecchi acustici, facilitando la gestione quotidiana e potenziando le interazioni sociali e familiari. Il ruolo del tecnico audioprotesista rimane fondamentale nel guidare il paziente verso un utilizzo appropriato e consapevole di queste innovazioni, garantendo un adattamento riuscito e un miglioramento significativo della qualità della vita.

Applicazione dell'Intelligenza Artificiale agli apparecchi acustici per il potenziamento della comprensione del parlato in ambienti rumorosi mediante valutazione con Matrix Test

MANUZZI, FILIPPO
2024/2025

Abstract

Abstract Il deficit uditivo è una patologia di rilevante impatto sulla salute pubblica, che colpisce attualmente circa mezzo miliardo di persone a livello globale, con una stima di crescita fino a oltre 900 milioni entro il 2050 a causa dell'aumento dell'aspettativa di vita e della maggiore esposizione al rumore. Questa condizione può comportare significative conseguenze psicologiche e sociali, inclusi isolamento, ansia, depressione e un'accelerazione del declino cognitivo. Nonostante la gravità, l'adozione degli apparecchi acustici è spesso ritardata, mediamente di 5-10 anni, a causa di pregiudizi legati alla visibilità del dispositivo, alla durata delle batterie o a falsi miti ancora diffusi. I continui progressi tecnologici hanno trasformato il panorama audioprotesico, introducendo apparecchi acustici digitali e connessi, arricchiti da funzionalità innovative. Tra queste, spiccano le batterie ricaricabili agli ioni di litio, apprezzate per la loro efficienza, lunga durata (fino a 24 ore con una singola ricarica) e semplicità d'uso, che eliminano la preoccupazione di rimanere senza batterie o di doverle cambiare manualmente. Altre importanti innovazioni includono la connettività wireless con smartphone e sistemi TV, progettate per migliorare la qualità dell'ascolto in vari ambienti, ottimizzare il rapporto segnale/rumore e rendere i pazienti più autonomi. Le connessioni con gli smartphone, in particolare, permettono il controllo del volume, la selezione dei programmi di ascolto e la ricezione diretta delle chiamate, espandendo le capacità della "rete microfonica" degli apparecchi. I sistemi TV, invece, trasformano gli apparecchi in cuffie wireless, garantendo un audio chiaro e nitido e favorendo la visione condivisa senza escludere gli altri ascoltatori. Negli apparecchi di ultimissima generazioni è stata inserita l’intelligenza artificiale, con lo scopo di riconoscere al meglio il rumore ambientale per poi abbatterlo, permettendo al portatore di concentrarsi sull’ascolto del parlato. Il presente studio si è proposto di verificare, utilizzando come test di confronto il Matrix test, l'apprezzamento effettivo di queste nuove tecnologie da parte dei pazienti, indagando in particolare la gradibilità degli apparecchi ricaricabili e della connettività con lo smartphone (per il controllo del volume e la scelta dei programmi) e con i sistemi TV, ma soprattutto se hanno notato un miglioramento per quanto riguarda il loro modo di sentire e se sono diminuite le difficoltà quotidiane in ambito psicosociale. A tal fine, sono stati coinvolti due gruppi distinti di pazienti: un gruppo di nuovi utilizzatori (neofiti) e un gruppo di pazienti già portatori di apparecchi acustici tradizionali che hanno adottato le nuove tecnologie. La valutazione del grado di soddisfazione è stata condotta tramite la somministrazione di questionari, in media, dopo due settimane e circa sei mesi di utilizzo. I risultati hanno confermato che i benefici tecnici apportati dagli apparecchi acustici di nuova generazione sono ben accettati da entrambi i gruppi di pazienti, sia i neofiti che i già portatori. Gli apparecchi acustici con intelligenza artificiale hanno riscosso un alto gradimento, semplificando le operazioni quotidiane e migliorando l'ascolto in situazioni che prima risultavano più difficili da gestire per quanto riguarda la comprensione del parlato. In conclusione, l'integrazione di tecnologie avanzate, come l’intelligenza artificiale, contribuiscono a migliorare la soddisfazione dei portatori di apparecchi acustici, facilitando la gestione quotidiana e potenziando le interazioni sociali e familiari. Il ruolo del tecnico audioprotesista rimane fondamentale nel guidare il paziente verso un utilizzo appropriato e consapevole di queste innovazioni, garantendo un adattamento riuscito e un miglioramento significativo della qualità della vita.
2024
Application of Artificial Intelligence to Hearing Aids for Speech Intelligibility Enhancement in Noisy Environments Evaluated through Matrix Testing
Ipoacusia
Quality of life
Fitting protesico
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/98330