L’Unione Europea come attore di sicurezza internazionale: evoluzione istituzionale, strategica e operativa

La presente tesi analizza l’evoluzione istituzionale, politica e strategica della politica estera, di sicurezza e di difesa dell’Unione Europea, con l’obiettivo di comprendere se, e in che misura, essa possa configurarsi come un attore autonomo di sicurezza internazionale in un contesto geopolitico sempre più instabile. Dopo una ricostruzione storica che, dal secondo Dopoguerra ad oggi, evidenzia i principali tentativi di integrazione politica e militare, dal fallimento della Comunità Europea di Difesa fino al progressivo rafforzamento della Politica Estera e di Sicurezza Comune (PESC) e della Politica di Sicurezza e Difesa Comune (PSDC), vengono analizzati i principali documenti strategici adottati dall’Unione tra il 2003 e il 2025, come la Strategia Europea in materia di Sicurezza, la EU Global Strategy, la Bussola Strategica e il Libro Bianco sulla Difesa. Viene infine esaminata l’attività operativa dell’UE attraverso missioni civili, di polizia e militari, che hanno contribuito alla progressiva costruzione di una capacità di intervento autonoma. L’elaborato mostra come, nonostante i persistenti limiti derivanti dalle differenze tra Stati membri e dalla dipendenza dalla NATO, l’Unione stia progressivamente colmando il divario tra aspettative e capacità operative, soprattutto a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina e del mutato atteggiamento degli Stati Uniti. In tale quadro, i recenti sviluppi istituzionali e strategici, tra cui la PESCO e il Libro Bianco 2030, delineano un’accelerazione verso una maggiore integrazione europea nel settore della difesa, ponendo le basi per una possibile futura autonomia strategica dell’UE. Nella stesura di questa tesi si è fatto riferimento a testi e manuali universitari, siti web delle istituzioni europee, policy documents e testi di risoluzioni, trattati ecc.