Donne, media e voto: l'influenza mediatica su rappresentanza e voto femminile in Europa

Questa tesi si pone lo scopo di analizzare il ruolo dei media nel panorama politico in una prospettiva al femminile, in particolare per quanto riguarda la rappresentanza e il comportamento elettorale delle donne nelle democrazie europee. Basandosi sulle teorie del framing e dell’agenda-setting, si desidera considerare come la rappresentazione mediatica delle donne in politica influenzi la qualità della loro visibilità, credibilità e sostegno elettorale, con forte attenzione alle narrazioni mediatiche e preferenze di voto femminile. Attraverso un approccio comparativo, la tesi esamina due casi studio opposti per orientamento politico e circostanze socio-economiche: Giorgia Meloni, prima donna premier italiana e leader del partito di destra Fratelli d’Italia, e Sanna Marin, ex premier finlandese e importante figura progressista del Partito Socialdemocratico. Mediante un’analisi della copertura mediatica (es. giornali, televisione e piattaforme social come X) delle rispettive campagne elettorali (Italia 2022, Finlandia 2019-2023), si indaga come il framing di Meloni come “madre patriota” e di Marin come “giovane leader progressista” abbia influenzato le percezioni pubbliche e mobilitato segmenti distinti di elettrici: donne conservatrici e anziane per Meloni, giovani e istruite per Marin. Integrando dati elettorali e prospettive teoriche di studiose come Pippa Norris e Karen Ross, il lavoro evidenzia come il framing mediatico possa rinforzare o sfidare stereotipi di genere, impattando la rappresentanza politica e i risultati elettorali. I risultati suggeriscono che, sebbene i media possano potenziare le leader donne, gli stereotipi persistenti ne limitano spesso l’appeal tra le elettrici. La tesi contribuisce alla letteratura con un confronto originale tra leadership femminile di destra e sinistra in Europa, proponendo strategie per narrazioni mediatiche più equilibrate a supporto della partecipazione politica femminile.