INTRODUZIONE: La celiachia è una condizione autoimmune cronica legata all’ingestione del glutine in soggetti geneticamente predisposti. L’esclusione permanente e rigorosa del glutine dalla dieta è l’unico trattamento attuale: la dieta corretta costituisce, pertanto, una vera e propria terapia, che per essere efficace non deve ammettere pause o eccezioni. Una dieta senza glutine non gestita correttamente può condurre a squilibri nutrizionali: molti pazienti tendono a sostituire i prodotti contenenti glutine con eccessive quantità di alimenti confezionati (formulati appositamente senza glutine) e possono avere abitudini alimentari scorrette pregresse alla diagnosi di celiachia, con il risultato di un profilo dietetico non bilanciato: spesso si osservano una carenza di fibre, vitamine e micronutrienti ed un eccesso nell’assunzione di sale e zuccheri. La dieta Mediterranea è un modello di sana alimentazione e stile di vita caratterizzata da un elevato consumo di vegetali quali frutta, verdura, legumi, cereali integrali e olio extravergine di oliva come principali condimento ed un limitato consumo di cibi processati e ricchi di zuccheri, con noti effetti positivi sulla salute. I benefici riconosciuti includono: riduzione del rischio di malattie cardiovascolari e diabete di tipo 2, prevenzione oncologica, miglioramento della salute intestinale e della qualità della vita in generale. La dieta Mediterranea è un modello alimentare equilibrato e facilmente declinabile nella versione senza glutine. OBIETTIVI: valutare l’aderenza alla dieta Mediterranea nel campione di pazienti celiaci preso in esame, e fornire loro un supporto aggiuntivo alla gestione della dieta senza glutine affinché sia sana e sostenibile. MATERIALI E METODI: i pazienti sono stati selezionati al momento della visita presso l'ambulatorio dedicato dell’AOUPadova. Durante la visita è stato somministrato il questionario PREDIMED, al fine di valutare l’adesione al modello alimentare Mediterraneo. Successivamente, sono stati svolti due incontri in modalità telematica, approfondendo: etichettatura e normative, lettura di etichette ed esercitazioni pratiche, educazione ad una sana alimentazione. Al termine del ciclo di webinar è stato somministrato un questionario creato ad hoc per valutare il gradimento e l’impatto in termini di efficacia. RISULTATI: hanno partecipato agli incontri 15 pazienti in totale, 7 dei quali frequentando il ciclo completo. L’aderenza alla dieta Mediterranea del campione di pazienti è risultata media, dato il punteggio medio pari a 6. Il questionario post-intervento è stato compilato da 8 pazienti, portando all’aumento di 1,4 punti del livello di sicurezza percepito (passato da 3 a 4,4 considerando una scala da 1 a 5). L’attività educativa ha favorito la diminuzione del consumo di prodotti confezionati senza glutine per il 50% dei pazienti, dei quali l’83,3% ha parallelamente aumentato il consumo di cereali naturalmente privi di glutine (in particolar modo riso, mais e grano saraceno). Il 100% dei pazienti ha giudicato gli interventi come efficaci e li consiglierebbe ad altri pazienti celiaci. DISCUSSIONE/CONCLUSIONI: Gli incontri educativi hanno portato ad un incremento delle conoscenze nutrizionali, una maggiore autonomia nelle scelte alimentari e lettura delle etichette ed una migliore aderenza a un modello dietetico equilibrato. Sono necessari ulteriori studi a lungo termine su un campione di pazienti più numeroso per confermare i risultati ottenuti.
IMPLEMENTAZIONE DI GRUPPI DI EDUCAZIONE NUTRIZIONALE NELLA CELIACHIA E VALUTAZIONE DELL’ADESIONE DELLE ABITUDINI ALIMENTARI AL MODELLO ALIMENTARE MEDITERRANEO
FADELLI, MARILENA
2024/2025
Abstract
INTRODUZIONE: La celiachia è una condizione autoimmune cronica legata all’ingestione del glutine in soggetti geneticamente predisposti. L’esclusione permanente e rigorosa del glutine dalla dieta è l’unico trattamento attuale: la dieta corretta costituisce, pertanto, una vera e propria terapia, che per essere efficace non deve ammettere pause o eccezioni. Una dieta senza glutine non gestita correttamente può condurre a squilibri nutrizionali: molti pazienti tendono a sostituire i prodotti contenenti glutine con eccessive quantità di alimenti confezionati (formulati appositamente senza glutine) e possono avere abitudini alimentari scorrette pregresse alla diagnosi di celiachia, con il risultato di un profilo dietetico non bilanciato: spesso si osservano una carenza di fibre, vitamine e micronutrienti ed un eccesso nell’assunzione di sale e zuccheri. La dieta Mediterranea è un modello di sana alimentazione e stile di vita caratterizzata da un elevato consumo di vegetali quali frutta, verdura, legumi, cereali integrali e olio extravergine di oliva come principali condimento ed un limitato consumo di cibi processati e ricchi di zuccheri, con noti effetti positivi sulla salute. I benefici riconosciuti includono: riduzione del rischio di malattie cardiovascolari e diabete di tipo 2, prevenzione oncologica, miglioramento della salute intestinale e della qualità della vita in generale. La dieta Mediterranea è un modello alimentare equilibrato e facilmente declinabile nella versione senza glutine. OBIETTIVI: valutare l’aderenza alla dieta Mediterranea nel campione di pazienti celiaci preso in esame, e fornire loro un supporto aggiuntivo alla gestione della dieta senza glutine affinché sia sana e sostenibile. MATERIALI E METODI: i pazienti sono stati selezionati al momento della visita presso l'ambulatorio dedicato dell’AOUPadova. Durante la visita è stato somministrato il questionario PREDIMED, al fine di valutare l’adesione al modello alimentare Mediterraneo. Successivamente, sono stati svolti due incontri in modalità telematica, approfondendo: etichettatura e normative, lettura di etichette ed esercitazioni pratiche, educazione ad una sana alimentazione. Al termine del ciclo di webinar è stato somministrato un questionario creato ad hoc per valutare il gradimento e l’impatto in termini di efficacia. RISULTATI: hanno partecipato agli incontri 15 pazienti in totale, 7 dei quali frequentando il ciclo completo. L’aderenza alla dieta Mediterranea del campione di pazienti è risultata media, dato il punteggio medio pari a 6. Il questionario post-intervento è stato compilato da 8 pazienti, portando all’aumento di 1,4 punti del livello di sicurezza percepito (passato da 3 a 4,4 considerando una scala da 1 a 5). L’attività educativa ha favorito la diminuzione del consumo di prodotti confezionati senza glutine per il 50% dei pazienti, dei quali l’83,3% ha parallelamente aumentato il consumo di cereali naturalmente privi di glutine (in particolar modo riso, mais e grano saraceno). Il 100% dei pazienti ha giudicato gli interventi come efficaci e li consiglierebbe ad altri pazienti celiaci. DISCUSSIONE/CONCLUSIONI: Gli incontri educativi hanno portato ad un incremento delle conoscenze nutrizionali, una maggiore autonomia nelle scelte alimentari e lettura delle etichette ed una migliore aderenza a un modello dietetico equilibrato. Sono necessari ulteriori studi a lungo termine su un campione di pazienti più numeroso per confermare i risultati ottenuti.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/99029