L’aggressività nei suini rappresenta una delle principali problematiche etologiche e gestionali all’interno degli allevamenti intensivi, poiché influisce negativamente sul benessere animale, sulla salute e sulla qualità della carne. Il presente elaborato analizza in modo approfondito le cause e i fattori di rischio che determinano l’insorgenza dei comportamenti agonistici, distinguendo tra componenti ambientali, sociali e genetiche. Tra le cause ambientali, risultano particolarmente rilevanti la densità di popolazione, la scarsità di risorse, la mancanza di arricchimenti ambientali e il mescolamento di individui non familiari, fenomeno che provoca elevati livelli di stress e conflittualità sociale. Sotto il profilo genetico, l’aggressività è considerata un tratto ereditabile, con circa il 50% di ereditabilità. Studi recenti hanno individuato diversi geni implicati nella regolazione di questo comportamento, tra cui MAOA, coinvolto nel metabolismo dei neurotrasmettitori; ARHGAP24, che regola la morfologia neuronale e la trasmissione sinaptica; e SLCO3A1, associato alla modulazione dei segnali neurocomportamentali. Queste scoperte evidenziano l’importanza delle componenti neurobiologiche nel controllo dell’impulsività e della risposta allo stress. L’analisi condotta suggerisce che la combinazione di strategie genetiche, gestionali e ambientali (come la selezione di linee meno aggressive, l’arricchimento ambientale, l’aumento dello spazio disponibile e la formazione di gruppi familiari) rappresenti l’approccio più efficace per ridurre i comportamenti aggressivi, migliorando il benessere animale e la sostenibilità della suinicoltura moderna.

Comportamento agonistico e aggressività dei suini

VETTORATO, GIACOMO
2024/2025

Abstract

L’aggressività nei suini rappresenta una delle principali problematiche etologiche e gestionali all’interno degli allevamenti intensivi, poiché influisce negativamente sul benessere animale, sulla salute e sulla qualità della carne. Il presente elaborato analizza in modo approfondito le cause e i fattori di rischio che determinano l’insorgenza dei comportamenti agonistici, distinguendo tra componenti ambientali, sociali e genetiche. Tra le cause ambientali, risultano particolarmente rilevanti la densità di popolazione, la scarsità di risorse, la mancanza di arricchimenti ambientali e il mescolamento di individui non familiari, fenomeno che provoca elevati livelli di stress e conflittualità sociale. Sotto il profilo genetico, l’aggressività è considerata un tratto ereditabile, con circa il 50% di ereditabilità. Studi recenti hanno individuato diversi geni implicati nella regolazione di questo comportamento, tra cui MAOA, coinvolto nel metabolismo dei neurotrasmettitori; ARHGAP24, che regola la morfologia neuronale e la trasmissione sinaptica; e SLCO3A1, associato alla modulazione dei segnali neurocomportamentali. Queste scoperte evidenziano l’importanza delle componenti neurobiologiche nel controllo dell’impulsività e della risposta allo stress. L’analisi condotta suggerisce che la combinazione di strategie genetiche, gestionali e ambientali (come la selezione di linee meno aggressive, l’arricchimento ambientale, l’aumento dello spazio disponibile e la formazione di gruppi familiari) rappresenti l’approccio più efficace per ridurre i comportamenti aggressivi, migliorando il benessere animale e la sostenibilità della suinicoltura moderna.
2024
Agonistic behavior and aggressiveness of pigs
Comportamento
Agonismo
Aggressività
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/99476