La relazione terapeutica tra infermiere e paziente oncologico come strumento per la gestione del distress psicologico è il focus di questo studio osservazionale. E’ stato consegnato ai pazienti ricoverati nel reparto di oncoematologia dell’ospedale di Chioggia un questionario PDI (Psychological Distress Inventory) per la valutazione del distress psicologico e un questionario auto somministrato, costruito appositamente per lo studio, costituito da 15 quesiti volti ad indagare la percezione da parte del paziente del ruolo infermieristico e dell’aspetto della relazione. Si è visto come il distress è presente solo nel 16% dei pazienti maschi e nel 19% nei pazienti femmina, come confermato da letteratura. Questo è possibile anche grazie alla presenza di una adeguata relazione dell’infermiere con il paziente oncologico durante il suo percorso di cura. I risultati ottenuti da questo studio sono prevalentemente positivi, in particolare i pazienti confermano che la figura dell’infermiere è di sostegno attraverso l’educazione terapeutica e nella gestione della sintomatologia fisica e psichica conseguente alla malattia e al trattamento chemioterapico. In particolare emerge la capacità relazionale dell’infermiere nella gestione anche nella sfera emotiva che il paziente oncologico sperimenta durante il suo percorso di cura.
La relazione terapeutica tra infermiere e paziente oncologico come strumento per la gestione del distress psicologico
Ravagnan, Nicola
2015/2016
Abstract
La relazione terapeutica tra infermiere e paziente oncologico come strumento per la gestione del distress psicologico è il focus di questo studio osservazionale. E’ stato consegnato ai pazienti ricoverati nel reparto di oncoematologia dell’ospedale di Chioggia un questionario PDI (Psychological Distress Inventory) per la valutazione del distress psicologico e un questionario auto somministrato, costruito appositamente per lo studio, costituito da 15 quesiti volti ad indagare la percezione da parte del paziente del ruolo infermieristico e dell’aspetto della relazione. Si è visto come il distress è presente solo nel 16% dei pazienti maschi e nel 19% nei pazienti femmina, come confermato da letteratura. Questo è possibile anche grazie alla presenza di una adeguata relazione dell’infermiere con il paziente oncologico durante il suo percorso di cura. I risultati ottenuti da questo studio sono prevalentemente positivi, in particolare i pazienti confermano che la figura dell’infermiere è di sostegno attraverso l’educazione terapeutica e nella gestione della sintomatologia fisica e psichica conseguente alla malattia e al trattamento chemioterapico. In particolare emerge la capacità relazionale dell’infermiere nella gestione anche nella sfera emotiva che il paziente oncologico sperimenta durante il suo percorso di cura.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/20355