La spalla è una struttura corporea complessa, che permette all'uomo una vasta gamma di movimenti utili e indispensabili per lo svolgimento delle attività di vita quotidiana. Il controllo dell' attività muscolare di questa articolazione, l'interazione e la tonicità delle sue componenti sono soggetti al controllo di alcune precise aree cerebrali. L'ictus è una delle patologie più diffuse al mondo e l'emiplegia è una delle sue complicanze più frequenti, che provoca un deficit dell'attività motoria volontaria dell'individuo, tale da richiedere, a seconda della condizione clinica, un intervento assistenziale. Poichè questa condizione patologica provoca un' alterazione della tonicità muscolare e un'alterazione della sensibilità a livello dell'emisoma colpito, la persona emiplegica può essere soggetta a lesioni da mal posizionamento e contratture muscolari, che, una volta instaurate, causano dolore e limitano la volontà di partecipazione dell'individuo al progetto riabilitativo, rendendo difficile il recupero motorio utile allo svolgimento delle attività di vita quotidiana. L'articolazione della spalla subisce, in seguito all'emiplegia, variazioni importanti sia dal punto di vista funzionale che motorio, che determinano l'insorgenza di alcune complicanze quali il dolore e la sub-lussazione dell'articolazione stessa. Tali complicanze possono essere prevenute attraverso una corretta mobilizzazione ed un corretto posizionamento, che dovrebbero essere eseguiti da chi presta assistenza alla persona emiplegica. In questa tesi si approfondisce il tema della prevenzione delle complicanze alla spalla, che si realizza attraverso una corretta moblizzazione passiva del soggetto emiplegico, evidenziando anche il ruolo dell' infermiere nella gestione di questa attività durante l'attività di assistenza ospedaliera e l'importanza della partecipazione del caregiver durante questo periodo prima della dimissione dell'assistito. La ricerca si è svolta consultando articoli scientifici e linee guida in italiano e in inglese, presenti in letteratura, che hanno formato un corpus di conoscenze organizzato in tre capitoli. Il primo tratta dell'incidenza dell'ictus e dell'emiplegia in Italia, il secondo descrive le tre principali complicanze alla spalla nel soggetto emiplegico e l'ultimo, il terzo capitolo, descrive le tecniche da adottare per eseguire una corretta mobilizzazione, per prevenire le complicanze citate in precedenza.

La mobilizzazione come prevenzione del dolore alla spalla nel paziente emiplegico

Roda, Irene
2015/2016

Abstract

La spalla è una struttura corporea complessa, che permette all'uomo una vasta gamma di movimenti utili e indispensabili per lo svolgimento delle attività di vita quotidiana. Il controllo dell' attività muscolare di questa articolazione, l'interazione e la tonicità delle sue componenti sono soggetti al controllo di alcune precise aree cerebrali. L'ictus è una delle patologie più diffuse al mondo e l'emiplegia è una delle sue complicanze più frequenti, che provoca un deficit dell'attività motoria volontaria dell'individuo, tale da richiedere, a seconda della condizione clinica, un intervento assistenziale. Poichè questa condizione patologica provoca un' alterazione della tonicità muscolare e un'alterazione della sensibilità a livello dell'emisoma colpito, la persona emiplegica può essere soggetta a lesioni da mal posizionamento e contratture muscolari, che, una volta instaurate, causano dolore e limitano la volontà di partecipazione dell'individuo al progetto riabilitativo, rendendo difficile il recupero motorio utile allo svolgimento delle attività di vita quotidiana. L'articolazione della spalla subisce, in seguito all'emiplegia, variazioni importanti sia dal punto di vista funzionale che motorio, che determinano l'insorgenza di alcune complicanze quali il dolore e la sub-lussazione dell'articolazione stessa. Tali complicanze possono essere prevenute attraverso una corretta mobilizzazione ed un corretto posizionamento, che dovrebbero essere eseguiti da chi presta assistenza alla persona emiplegica. In questa tesi si approfondisce il tema della prevenzione delle complicanze alla spalla, che si realizza attraverso una corretta moblizzazione passiva del soggetto emiplegico, evidenziando anche il ruolo dell' infermiere nella gestione di questa attività durante l'attività di assistenza ospedaliera e l'importanza della partecipazione del caregiver durante questo periodo prima della dimissione dell'assistito. La ricerca si è svolta consultando articoli scientifici e linee guida in italiano e in inglese, presenti in letteratura, che hanno formato un corpus di conoscenze organizzato in tre capitoli. Il primo tratta dell'incidenza dell'ictus e dell'emiplegia in Italia, il secondo descrive le tre principali complicanze alla spalla nel soggetto emiplegico e l'ultimo, il terzo capitolo, descrive le tecniche da adottare per eseguire una corretta mobilizzazione, per prevenire le complicanze citate in precedenza.
2015-11-16
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/20358