PROBLEMA: negli ultimi anni sono state pubblicate una serie di raccomandazioni a favore della liberalizzazione delle politiche di visita nelle Intensive Care Units (ICU). Tuttavia, in molti paesi queste raccomandazioni non hanno influenzato significativamente la pratica clinica. La letteratura fornisce un quadro irregolare di politiche di visita dei familiari all'assistito e le percentuali di unità di terapia intensiva per adulti senza restrizioni alla visita attualmente variano tra il 2 e il 70% (Gian-nini et al., 2013). In letteratura esistono studi che vanno a osservare la soddisfazione dei degenti e dei familiari ma pochi mettono in luce quest’aspetto rispetto alla relazione tra l'infermiere e i familiari dei degenti. SCOPO: valutare se, con un’adeguata preparazione dei familiari alla visita di un paziente ricoverato presso un'unità di cure intensive, con procedure condivise dal personale infermieristico, aumenta il grado di soddisfazione degli stessi. DISEGNO DELLO STUDIO: ricerca di tipo quantitativo - osservazionale. CAMPIONE: 34 infermieri delle Unità operative di terapia intensiva dell'azienda AULSS N°10 del Veneto Orientale divisi tra i presidi ospedalieri di San Donà di Piave (n.19) e Portogruaro (n.15); 22 familiari di degenti ricoverati presso le suddette unità operative da almeno 24h, di cui n.11 presso Portogruaro e n.11 presso San Donà di Piave. MATERIALI E METODI: sono stati somministrati dei questionari anagrafico - professionali al personale infermieristico e questionari tratti dalla Critical Care Family Satisfaction Survey (CCFSS), che sondavano la soddisfazione globale rispetto all'ambiente della terapia intensiva, ai familiari del paziente ricoverato. Inoltre è stata compilata una scheda osservazionale per ogni infermiere che va-lutava le azioni del personale infermieristico rispetto alle tecniche relazionale adottate con i familiari all'ingresso nell'unità operative di cure intensive. RISULTATI: l’analisi statistica dei dati raccolti ha evidenziato che la soddisfazione globale dei familiari dei pazienti ricoverati è risultata buona in entrambe le realtà, ma la formazione sulla rela-zione è stata conseguita solo da un esiguo numero di infermieri facenti parte dell’organico osservato. Dall’osservazione sulle modalità di relazione infatti si può osservare la presenza di alcune criticità che influenzano la stessa CONCLUSIONI: sulla base dei risultati ottenuti emerge che nonostante la carenza di formazione sull’approccio relazionale dichiarata dal personale infermieristico e le criticità rilevate dall’osserva-zione, i familiari si dimostrano soddisfatti del personale e dell’ambiente. Nonostante questa soddisfazione globale, sarebbe comunque utile svolgere degli incontri formativi per garantire al personale infermieristico di instaurare una relazione efficace con i familiari, tale da costituire un supporto per questi ultimi. Inoltre si propone l’introduzione di due valutazioni sulla formazione conseguita: una precedente al percorso formativo, per valutare se sono presenti delle criticità e quali esse siano; una successiva al conseguimento della formazione, per osservare se sono state introdotte le tecniche e le strategie ap-prese e se esse apportino o meno delle migliorie alla pratica clinica. Si avanza inoltre la proposta di calendarizzare regolarmente una rivalutazione del personale infer-mieristico per evidenziare i perfezionamenti messi in atto e le eventuali criticità ancora presenti.

Unità dì cure intensive aperte: preparazione dei familiari alle visite e suo impatto

Sandron, Giada
2015/2016

Abstract

PROBLEMA: negli ultimi anni sono state pubblicate una serie di raccomandazioni a favore della liberalizzazione delle politiche di visita nelle Intensive Care Units (ICU). Tuttavia, in molti paesi queste raccomandazioni non hanno influenzato significativamente la pratica clinica. La letteratura fornisce un quadro irregolare di politiche di visita dei familiari all'assistito e le percentuali di unità di terapia intensiva per adulti senza restrizioni alla visita attualmente variano tra il 2 e il 70% (Gian-nini et al., 2013). In letteratura esistono studi che vanno a osservare la soddisfazione dei degenti e dei familiari ma pochi mettono in luce quest’aspetto rispetto alla relazione tra l'infermiere e i familiari dei degenti. SCOPO: valutare se, con un’adeguata preparazione dei familiari alla visita di un paziente ricoverato presso un'unità di cure intensive, con procedure condivise dal personale infermieristico, aumenta il grado di soddisfazione degli stessi. DISEGNO DELLO STUDIO: ricerca di tipo quantitativo - osservazionale. CAMPIONE: 34 infermieri delle Unità operative di terapia intensiva dell'azienda AULSS N°10 del Veneto Orientale divisi tra i presidi ospedalieri di San Donà di Piave (n.19) e Portogruaro (n.15); 22 familiari di degenti ricoverati presso le suddette unità operative da almeno 24h, di cui n.11 presso Portogruaro e n.11 presso San Donà di Piave. MATERIALI E METODI: sono stati somministrati dei questionari anagrafico - professionali al personale infermieristico e questionari tratti dalla Critical Care Family Satisfaction Survey (CCFSS), che sondavano la soddisfazione globale rispetto all'ambiente della terapia intensiva, ai familiari del paziente ricoverato. Inoltre è stata compilata una scheda osservazionale per ogni infermiere che va-lutava le azioni del personale infermieristico rispetto alle tecniche relazionale adottate con i familiari all'ingresso nell'unità operative di cure intensive. RISULTATI: l’analisi statistica dei dati raccolti ha evidenziato che la soddisfazione globale dei familiari dei pazienti ricoverati è risultata buona in entrambe le realtà, ma la formazione sulla rela-zione è stata conseguita solo da un esiguo numero di infermieri facenti parte dell’organico osservato. Dall’osservazione sulle modalità di relazione infatti si può osservare la presenza di alcune criticità che influenzano la stessa CONCLUSIONI: sulla base dei risultati ottenuti emerge che nonostante la carenza di formazione sull’approccio relazionale dichiarata dal personale infermieristico e le criticità rilevate dall’osserva-zione, i familiari si dimostrano soddisfatti del personale e dell’ambiente. Nonostante questa soddisfazione globale, sarebbe comunque utile svolgere degli incontri formativi per garantire al personale infermieristico di instaurare una relazione efficace con i familiari, tale da costituire un supporto per questi ultimi. Inoltre si propone l’introduzione di due valutazioni sulla formazione conseguita: una precedente al percorso formativo, per valutare se sono presenti delle criticità e quali esse siano; una successiva al conseguimento della formazione, per osservare se sono state introdotte le tecniche e le strategie ap-prese e se esse apportino o meno delle migliorie alla pratica clinica. Si avanza inoltre la proposta di calendarizzare regolarmente una rivalutazione del personale infer-mieristico per evidenziare i perfezionamenti messi in atto e le eventuali criticità ancora presenti.
2015-11-27
infermieri (nurses), Terapia Intensiva aperta (open ICU), soddisfazione dei familiari (family satisfaction), relazione (relations), comunicazione (communication).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/20364