Background: il catetere vescicale (CV) è un dispositivo a cui si ricorrere con una certa frequenza, nel momento in cui una persona ha difficoltà o non riesce più ad urinare spontaneamente, in particolar modo nei pazienti assistiti a domicilio. Spesso si ha la percezione che il posizionamento del catetere non avvenga sempre secondo dei criteri di appropriatezza, come nel caso in cui si lasci in sede oltre i tempi necessari senza un reale motivo clinico. È inoltre da considerare che l'applicazione del catetere vescicale rappresenta una delle condizioni per lo sviluppo di infezioni correlate all'assistenza, pertanto dovrebbe sussistere da parte dell'infermiere, nella scelta di un cateterismo vescicale, una valutazione sulla possibilità di gestire il problema ricorrendo a tecniche alternative quali il cateterismo a intermittenza. É importante che l'infermiere valuti di volta in volta se i criteri per mantenere in sede il catetere vescicale siano ancora validi, attraverso delle strategie studiate e riportate in letteratura. Scopo dello studio: lo studio mira a cercare in letteratura degli indicatori di appropriatezza all'utilizzo del catetere vescicale nei pazienti assistiti a domicilio, verificando quindi, in un contesto assistenziale, se questi siano stati o meno applicati. Sono stati posti come quesiti di ricerca: gli infermieri che lavorano in assistenza domiciliare adottano dei criteri di appropriatezza ogni qualvolta posizionano un catetere vescicale? Di fronte al venir meno delle indicazioni al cateterismo, lo stesso viene rimosso? Materiali e Metodi: è stata condotta un'analisi della letteratura su banche dati come Pubmed, Google Scholar, Medline, Cinahl riferita agli ultimi 10 anni. La ricerca ha prodotto un'analisi di 20 articoli; da questi sono stati considerati quelli con riferimento all'utilizzo del catetere vescicale appropriato o inappropriato, identificandone 8 utili al presente studio. Gli indicatori individuati sono stati utilizzati in un'analisi retrospettiva della documentazione clinico sanitaria dei pazienti portatori di catetere vescicale assistiti a domicilio, presso l'Azienda Ulss 4 “Alto Vicentino”. L'analisi è stata condotta su un campione di 171 pazienti con criterio di inclusione che siano attualmente seguiti dall'assistenza domiciliare, e di esclusione che siano deceduti per la difficoltà di reperire la documentazione clinica. Risultati: dal confronto tra gli indicatori rilevati e l'analisi condotta emerge che per l'89% dei pazienti presi in oggetto nello studio viene applicato il catetere vescicale secondo criteri di appropriatezza, per l'11% invece segue dei criteri di inappropriatezza. Tuttavia il 23,4% dei cateteri vescicali posizionati e rientranti tra i criteri di appropriatezza, potrebbero essere rimossi a seguito del miglioramento del quadro clinico assistenziale. L'analisi dei dati fa emergere inoltre che il 15,8% del campione ha sviluppato infezioni delle vie urinarie in seguito alla cateterizzazione. Conclusioni: dall'analisi si riscontra che è quasi sempre rispettato il criterio di appropriatezza circa il posizionamento del catetere vescicale, mentre non vengono rispettati i criteri e le indicazioni alla rimozione del dispositivo. Dall'analisi risulta essere molto limitato il ricorso a interventi alternativi e, vista la loro valenza rilevata in letteratura, richiederebbero maggior attenzione da parte dell'infermiere specialmente nella gestione del catetere vescicale, applicandolo al tempo strettamente necessario.

Cateterismo vescicale: valutazione di criteri di appropriatezza in ambito domiciliare

Selmo, Eleonora
2015/2016

Abstract

Background: il catetere vescicale (CV) è un dispositivo a cui si ricorrere con una certa frequenza, nel momento in cui una persona ha difficoltà o non riesce più ad urinare spontaneamente, in particolar modo nei pazienti assistiti a domicilio. Spesso si ha la percezione che il posizionamento del catetere non avvenga sempre secondo dei criteri di appropriatezza, come nel caso in cui si lasci in sede oltre i tempi necessari senza un reale motivo clinico. È inoltre da considerare che l'applicazione del catetere vescicale rappresenta una delle condizioni per lo sviluppo di infezioni correlate all'assistenza, pertanto dovrebbe sussistere da parte dell'infermiere, nella scelta di un cateterismo vescicale, una valutazione sulla possibilità di gestire il problema ricorrendo a tecniche alternative quali il cateterismo a intermittenza. É importante che l'infermiere valuti di volta in volta se i criteri per mantenere in sede il catetere vescicale siano ancora validi, attraverso delle strategie studiate e riportate in letteratura. Scopo dello studio: lo studio mira a cercare in letteratura degli indicatori di appropriatezza all'utilizzo del catetere vescicale nei pazienti assistiti a domicilio, verificando quindi, in un contesto assistenziale, se questi siano stati o meno applicati. Sono stati posti come quesiti di ricerca: gli infermieri che lavorano in assistenza domiciliare adottano dei criteri di appropriatezza ogni qualvolta posizionano un catetere vescicale? Di fronte al venir meno delle indicazioni al cateterismo, lo stesso viene rimosso? Materiali e Metodi: è stata condotta un'analisi della letteratura su banche dati come Pubmed, Google Scholar, Medline, Cinahl riferita agli ultimi 10 anni. La ricerca ha prodotto un'analisi di 20 articoli; da questi sono stati considerati quelli con riferimento all'utilizzo del catetere vescicale appropriato o inappropriato, identificandone 8 utili al presente studio. Gli indicatori individuati sono stati utilizzati in un'analisi retrospettiva della documentazione clinico sanitaria dei pazienti portatori di catetere vescicale assistiti a domicilio, presso l'Azienda Ulss 4 “Alto Vicentino”. L'analisi è stata condotta su un campione di 171 pazienti con criterio di inclusione che siano attualmente seguiti dall'assistenza domiciliare, e di esclusione che siano deceduti per la difficoltà di reperire la documentazione clinica. Risultati: dal confronto tra gli indicatori rilevati e l'analisi condotta emerge che per l'89% dei pazienti presi in oggetto nello studio viene applicato il catetere vescicale secondo criteri di appropriatezza, per l'11% invece segue dei criteri di inappropriatezza. Tuttavia il 23,4% dei cateteri vescicali posizionati e rientranti tra i criteri di appropriatezza, potrebbero essere rimossi a seguito del miglioramento del quadro clinico assistenziale. L'analisi dei dati fa emergere inoltre che il 15,8% del campione ha sviluppato infezioni delle vie urinarie in seguito alla cateterizzazione. Conclusioni: dall'analisi si riscontra che è quasi sempre rispettato il criterio di appropriatezza circa il posizionamento del catetere vescicale, mentre non vengono rispettati i criteri e le indicazioni alla rimozione del dispositivo. Dall'analisi risulta essere molto limitato il ricorso a interventi alternativi e, vista la loro valenza rilevata in letteratura, richiederebbero maggior attenzione da parte dell'infermiere specialmente nella gestione del catetere vescicale, applicandolo al tempo strettamente necessario.
2015-11-04
catetere vescicale, uso appropriato, uso inappropriato, reparto medico, incontinenza urinaria, urinary catether, appropriate use, inappropriate use, medical wards, urinary incontinence
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Eleonora.selmo_.1027276.pdf

accesso aperto

Dimensione 571.09 kB
Formato Adobe PDF
571.09 kB Adobe PDF Visualizza/Apri

The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/20374