Obiettivo e setting: Conoscere la QVP nei due contesti: degli infermieri di famiglia nel CAP Can Rull di Sabadell (Barcellona, Spagna) e degli infermieri dell’ADI dell’ULSS7 (Italia). Questi dati vengono messi a confronti con uno studio pilota avvenuto a Soria nella Castiglia e Leon (Spagna). La ricerca vuole inoltre individuare i fattori che possono influire sulla QVP stessa. Disegno: Studio descrittivo trasversale. Campione: Gli infermieri con mansioni operative nelle cure primarie: 15 nel CAP Can Rull, 49 in Italia e 20 nello studio di Soria. Interventi: Si è distribuito il questionario QPL-35 agli operatori tramite le caposala delle corrispondenti sedi. Questo strumento permette una valutazione multidimensionale della QVP del lavoratore. In Italia insieme al QPL-35 si è allegata una scheda anagrafica. Risultati: Il tasso di risposta ottenuto in Catalogna è stato del 86,6% mentre in Italia è stato decisamente più basso (50%); a Soria si è ottenuta la totale partecipazione(100%). Nel contesto italiano e catalano la QVP è stata alta e quasi uguale (7,4 e 7,3 su 10) mentre per Soria il punteggio è stato di 5,7. In relazione alle tre dimensioni la “motivazione intrinseca” si è rivelata essere l’area con il punteggio più alto in tutti e tre gli studi. A seguire con “l’appoggio direttivo” per Italia e Catalogna mentre per Soria il secondo punteggio più alto è del “carico di lavoro”. Non risultano variazioni significative della QVP in base a caratteristiche sociodemografiche. Applicando la prova di Correlazione di Pearson appare che in tutti e tre gli studi risulta esserci una relazione tra “appoggio direttivo e QVP e “motivazione intrinseca” e QVP mentre non sembra esistere una relazione significativa tra carico di lavoro e QVP. Conclusioni: Emerge da parte degli operatori una voglia di essere creativi ed aver più possibilità di esserlo in tutti e tre gli studi. L’appoggio familiare è in generale alto e i conflitti nell’ambiente lavorativo bassi. In Italia emerge la mancanza di tempo per la vita personale meno presente nel contesto spagnolo. L’appoggio dei superiori e colleghi è buono in Italia e Catalogna mentre per la Castiglia e Leon c’è una percezione bassa dell’impegno dell’azienda per migliorare la qualità del posto di lavoro. Dai risultati sulla correlazione delle tre dimensioni risulta che un aumento dell’appoggio direttivo e della motivazione intrinseca aumenta la QVP mentre il carico di lavoro è inversamente proporzionale alla QVP. I risultati indicando quindi che il metodo più efficace per migliorare la QVP degli infermieri delle cure primarie non è lavorare sul carico di lavoro quanto sull’appoggio direttivo e la motivazione intrinseca.

L'infermiere dell'adi in italia e l'infermiere di famiglia in Spagna. Risultati di una indagine sulla soddisfazione lavorativa effettuata nel cap di Barcellona e nel servizio adi dell'ulss n.7

Sperandio, Monica
2015/2016

Abstract

Obiettivo e setting: Conoscere la QVP nei due contesti: degli infermieri di famiglia nel CAP Can Rull di Sabadell (Barcellona, Spagna) e degli infermieri dell’ADI dell’ULSS7 (Italia). Questi dati vengono messi a confronti con uno studio pilota avvenuto a Soria nella Castiglia e Leon (Spagna). La ricerca vuole inoltre individuare i fattori che possono influire sulla QVP stessa. Disegno: Studio descrittivo trasversale. Campione: Gli infermieri con mansioni operative nelle cure primarie: 15 nel CAP Can Rull, 49 in Italia e 20 nello studio di Soria. Interventi: Si è distribuito il questionario QPL-35 agli operatori tramite le caposala delle corrispondenti sedi. Questo strumento permette una valutazione multidimensionale della QVP del lavoratore. In Italia insieme al QPL-35 si è allegata una scheda anagrafica. Risultati: Il tasso di risposta ottenuto in Catalogna è stato del 86,6% mentre in Italia è stato decisamente più basso (50%); a Soria si è ottenuta la totale partecipazione(100%). Nel contesto italiano e catalano la QVP è stata alta e quasi uguale (7,4 e 7,3 su 10) mentre per Soria il punteggio è stato di 5,7. In relazione alle tre dimensioni la “motivazione intrinseca” si è rivelata essere l’area con il punteggio più alto in tutti e tre gli studi. A seguire con “l’appoggio direttivo” per Italia e Catalogna mentre per Soria il secondo punteggio più alto è del “carico di lavoro”. Non risultano variazioni significative della QVP in base a caratteristiche sociodemografiche. Applicando la prova di Correlazione di Pearson appare che in tutti e tre gli studi risulta esserci una relazione tra “appoggio direttivo e QVP e “motivazione intrinseca” e QVP mentre non sembra esistere una relazione significativa tra carico di lavoro e QVP. Conclusioni: Emerge da parte degli operatori una voglia di essere creativi ed aver più possibilità di esserlo in tutti e tre gli studi. L’appoggio familiare è in generale alto e i conflitti nell’ambiente lavorativo bassi. In Italia emerge la mancanza di tempo per la vita personale meno presente nel contesto spagnolo. L’appoggio dei superiori e colleghi è buono in Italia e Catalogna mentre per la Castiglia e Leon c’è una percezione bassa dell’impegno dell’azienda per migliorare la qualità del posto di lavoro. Dai risultati sulla correlazione delle tre dimensioni risulta che un aumento dell’appoggio direttivo e della motivazione intrinseca aumenta la QVP mentre il carico di lavoro è inversamente proporzionale alla QVP. I risultati indicando quindi che il metodo più efficace per migliorare la QVP degli infermieri delle cure primarie non è lavorare sul carico di lavoro quanto sull’appoggio direttivo e la motivazione intrinseca.
2015-12-14
Soddisfazione lavorativa, nursing, cure primarie
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/20381