Il trauma è la prima causa di morte che colpisce la popolazione tra gli 1 e 40 anni, contribuendo in maniera drastica a determinare un elevato numero di invalidità permanenti e l'aumento del costo sociale. Secondo i dati OMS, solo gli incidenti stradali provocano oltre 1 milione di decessi all’anno nel mondo e si prevede che, nei paesi a basso reddito, nel 2020 ci sarà un aumento di mortalità causato dal trauma. Rispetto i dati emanati dall’ISTAT, in Italia si è verificato un importante miglioramento con una diminuzione netta degli incidenti stradali e delle vittime negli ultimi anni, il tutto grazie alle numerose prevenzioni primarie che sono in atto al momento, tra cui l’obbligo della cintura di sicurezza, del casco, le velocità moderate ed altro ancora. Per la corretta gestione del paziente politraumatizzato è indicato, secondo le linee guide internazionali, un intervento in breve tempo (golden hour e few minutes platinum), il trasporto del paziente all’ospedale più adeguato e più attrezzato e, soprattutto, un adeguato addestramento e preparazione del personale di soccorso. L’obiettivo del mio elaborato è quello di descrivere e di affrontare, tramite una revisione della letteratura, il ruolo dell’infermiere in ambito di emergenza, specialmente nella gestione del paziente politraumatizzato ed il ruolo che riveste tale professionista nella Centrale Operativa del 118, nel luogo dell’incidente (extraospedaliero) ed in ambito intraospedaliero. La ricerca è stata condotta grazie alla revisione delle più recenti linee guida presenti nelle banche dati online, consultando, Cochrane, Pubmed, Google Scholar e manuali quali ALS (Advanced Life Support), ETC (European Trauma Care), ATLS (Advanced Trauma Life Support), PHTC (Prehospital Trauma Care) e “Infermieristica medico-chirurgica” Brunner - Suddarth. La ricerca ISTAT è stata eseguita includendo dati relativi al periodo che intercorre tra il 2001 al 2014. Dalla ricerca è emerso che l’infermiere in emergenza, come esplicitato nel DPR 27/03/92, ricopre maggior autonomia ed un ruolo con maggior centralità rispetto a quanto previsto nel Mansionario nel quale l’infermiere poteva eseguire solamente compiti ben definiti e sotto autorizzazione medica.
Ruolo dell' infermiere nella gestione del politrauma: dalla chiamata al 118 all'arrivo in pronto soccorso
Urbani, Alessandro
2015/2016
Abstract
Il trauma è la prima causa di morte che colpisce la popolazione tra gli 1 e 40 anni, contribuendo in maniera drastica a determinare un elevato numero di invalidità permanenti e l'aumento del costo sociale. Secondo i dati OMS, solo gli incidenti stradali provocano oltre 1 milione di decessi all’anno nel mondo e si prevede che, nei paesi a basso reddito, nel 2020 ci sarà un aumento di mortalità causato dal trauma. Rispetto i dati emanati dall’ISTAT, in Italia si è verificato un importante miglioramento con una diminuzione netta degli incidenti stradali e delle vittime negli ultimi anni, il tutto grazie alle numerose prevenzioni primarie che sono in atto al momento, tra cui l’obbligo della cintura di sicurezza, del casco, le velocità moderate ed altro ancora. Per la corretta gestione del paziente politraumatizzato è indicato, secondo le linee guide internazionali, un intervento in breve tempo (golden hour e few minutes platinum), il trasporto del paziente all’ospedale più adeguato e più attrezzato e, soprattutto, un adeguato addestramento e preparazione del personale di soccorso. L’obiettivo del mio elaborato è quello di descrivere e di affrontare, tramite una revisione della letteratura, il ruolo dell’infermiere in ambito di emergenza, specialmente nella gestione del paziente politraumatizzato ed il ruolo che riveste tale professionista nella Centrale Operativa del 118, nel luogo dell’incidente (extraospedaliero) ed in ambito intraospedaliero. La ricerca è stata condotta grazie alla revisione delle più recenti linee guida presenti nelle banche dati online, consultando, Cochrane, Pubmed, Google Scholar e manuali quali ALS (Advanced Life Support), ETC (European Trauma Care), ATLS (Advanced Trauma Life Support), PHTC (Prehospital Trauma Care) e “Infermieristica medico-chirurgica” Brunner - Suddarth. La ricerca ISTAT è stata eseguita includendo dati relativi al periodo che intercorre tra il 2001 al 2014. Dalla ricerca è emerso che l’infermiere in emergenza, come esplicitato nel DPR 27/03/92, ricopre maggior autonomia ed un ruolo con maggior centralità rispetto a quanto previsto nel Mansionario nel quale l’infermiere poteva eseguire solamente compiti ben definiti e sotto autorizzazione medica.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/20396