Il dolore rappresenta il più temuto sintomo di malattia ed è quindi l’esperienza psicologica più traumatizzante, vissuta dal bambino durante il ricovero ospedaliero; nonostante ciò la valutazione e la gestione del dolore pediatrico è un aspetto assistenziale che, fino a pochi anni fa , era sottovalutato a causa di convinzioni inerenti la questione. L’elaborato si propone di analizzare e confrontare gli articoli scientifici presenti in letteratura che riguarda la valutazione e la gestione del dolore nel bambino, allo scopo di orientare la pratica infermieristica verso interventi idonei a garantire un miglior controllo del dolore e quindi una migliore qualità di vita del piccolo paziente e della sua famiglia. Materiale e metodi: La revisione è stata condotta, consultando libri di testo, riviste infermieristiche, linee guida, la banca dati Pub Med e i siti web di interesse infermieristico; il limite temporale considera gli articoli dal 2002 ad oggi. Risultati: Attraverso la revisione della letteratura si è potuto costatare come negli ultimi anni sono stati implementati molti studi, inerente la gestione e la valutazione del dolore nel bambino e come questa problematica abbia acquisito un’importanza sempre più rilevante. In questo contesto la figura dell’infermiere riveste un ruolo centrale perché è colui che assiste il piccolo paziente 24 ore su 24. Conclusioni: Il dolore è un evento complesso che non dipende solamente dall’entità del danno tissutale o dalla disfunzione organica, ma è influenzato da una vasta gamma di fattori, quali il significato che il bambino attribuisce alla situazione, lo stato d’animo, la storia precedente dell’esperienza di dolore ed il contesto ambientale. Risulta quindi necessario disporre di strumenti idonei e di personale qualificato in grado di esaminare e gestire le molteplici componenti del fenomeno dolore; inoltre è auspicabile una maggiore sensibilizzazione, nei confronti della problematica, di tutto il personale sanitario, per il quale la formazione e l’aggiornamento in tale ambito non risulta sempre idoneo.

il dolore pediatrico in ambito clinico: ruolo dell' infermiere nella valutazione e nella gestione del dolore nel bambino

Volpe, Valeria
2015/2016

Abstract

Il dolore rappresenta il più temuto sintomo di malattia ed è quindi l’esperienza psicologica più traumatizzante, vissuta dal bambino durante il ricovero ospedaliero; nonostante ciò la valutazione e la gestione del dolore pediatrico è un aspetto assistenziale che, fino a pochi anni fa , era sottovalutato a causa di convinzioni inerenti la questione. L’elaborato si propone di analizzare e confrontare gli articoli scientifici presenti in letteratura che riguarda la valutazione e la gestione del dolore nel bambino, allo scopo di orientare la pratica infermieristica verso interventi idonei a garantire un miglior controllo del dolore e quindi una migliore qualità di vita del piccolo paziente e della sua famiglia. Materiale e metodi: La revisione è stata condotta, consultando libri di testo, riviste infermieristiche, linee guida, la banca dati Pub Med e i siti web di interesse infermieristico; il limite temporale considera gli articoli dal 2002 ad oggi. Risultati: Attraverso la revisione della letteratura si è potuto costatare come negli ultimi anni sono stati implementati molti studi, inerente la gestione e la valutazione del dolore nel bambino e come questa problematica abbia acquisito un’importanza sempre più rilevante. In questo contesto la figura dell’infermiere riveste un ruolo centrale perché è colui che assiste il piccolo paziente 24 ore su 24. Conclusioni: Il dolore è un evento complesso che non dipende solamente dall’entità del danno tissutale o dalla disfunzione organica, ma è influenzato da una vasta gamma di fattori, quali il significato che il bambino attribuisce alla situazione, lo stato d’animo, la storia precedente dell’esperienza di dolore ed il contesto ambientale. Risulta quindi necessario disporre di strumenti idonei e di personale qualificato in grado di esaminare e gestire le molteplici componenti del fenomeno dolore; inoltre è auspicabile una maggiore sensibilizzazione, nei confronti della problematica, di tutto il personale sanitario, per il quale la formazione e l’aggiornamento in tale ambito non risulta sempre idoneo.
2015-11-11
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/20412