Background. L’antibiotico resistenza è un problema attuale di interesse globale che sta causando seria preoccupazione in ambito sanitario. L’ampio, spesso imprudente utilizzo di antibiotici e il mancato sviluppo di nuovi antibiotici, rischia di farci tornare a una condizione simile a quella dell’era “pre-antibiotica”, in cui infezioni comuni dovute a batteri antibiotico-resistenti, possono mettere in pericolo la vita umana perché non rispondono ai trattamenti terapeutici (Ferri et al. 2015). Metodi. La revisione di letteratura è stata eseguita con una ricerca nelle banche dati Pubmed, Cochrane e banche dati di linee guida, utilizzando combinazioni di parole chiave (quali antibiotic resistance, antibiotic stewardship, nurses, patient outcomes, risk factors, occupational health) in base a determinati criteri di inclusione. L’obiettivo dell’indagine è quello di individuare le strategie che gli operatori sanitari possono applicare per diminuire la diffusione di batteri antibioticoresistenti; inoltre individuare i fattori di rischio che espongono i professionisti sanitari allo sviluppo di antibiotico resistenza. Risultati. Dalla ricerca sono stati selezionati e analizzati 15 studi che espongono le strategie che gli operatori sanitari possono applicare per diminuire la diffusione dell’antibiotico resistenza, cioè l’applicazione delle precauzioni da contatto, la prevenzione delle infezioni nosocomiali, l’applicazione di programmi di gestione dell’antibiotico resistenza. I risultati espongono, inoltre, i fattori di rischio associati all’insorgenza di antibiotico resistenza nella flora microbica commensale dei professionisti sanitari, quindi in modo particolare degli infermieri. Conclusioni. Gli operatori sanitari attraverso le pratiche assistenziali veicolano i microorganismi antibiotico resistenti, favorendo la trasmissione dall’ambiente ai pazienti e viceversa, come pure l’insorgenza delle infezioni nosocomiali. Gli stessi operatori sono a rischio di insorgenza di antibiotico resistenza e per tale motivo diventano un anello della catena di trasmissione e diffusione del fenomeno in ambito ospedaliero e alla comunità. Allo stesso modo gli operatori sanitari, in particolare gli infermieri, possono diminuire la diffusione dell’antibiotico resistenza tramite l’applicazione di strategie e comportamenti raccomandati.
Antibiotico-resistenza: contributo infermieristico per diminuirne la diffusione in ambito ospedaliero.Revisione di letteratura.
Alexandru, Veronica
2015/2016
Abstract
Background. L’antibiotico resistenza è un problema attuale di interesse globale che sta causando seria preoccupazione in ambito sanitario. L’ampio, spesso imprudente utilizzo di antibiotici e il mancato sviluppo di nuovi antibiotici, rischia di farci tornare a una condizione simile a quella dell’era “pre-antibiotica”, in cui infezioni comuni dovute a batteri antibiotico-resistenti, possono mettere in pericolo la vita umana perché non rispondono ai trattamenti terapeutici (Ferri et al. 2015). Metodi. La revisione di letteratura è stata eseguita con una ricerca nelle banche dati Pubmed, Cochrane e banche dati di linee guida, utilizzando combinazioni di parole chiave (quali antibiotic resistance, antibiotic stewardship, nurses, patient outcomes, risk factors, occupational health) in base a determinati criteri di inclusione. L’obiettivo dell’indagine è quello di individuare le strategie che gli operatori sanitari possono applicare per diminuire la diffusione di batteri antibioticoresistenti; inoltre individuare i fattori di rischio che espongono i professionisti sanitari allo sviluppo di antibiotico resistenza. Risultati. Dalla ricerca sono stati selezionati e analizzati 15 studi che espongono le strategie che gli operatori sanitari possono applicare per diminuire la diffusione dell’antibiotico resistenza, cioè l’applicazione delle precauzioni da contatto, la prevenzione delle infezioni nosocomiali, l’applicazione di programmi di gestione dell’antibiotico resistenza. I risultati espongono, inoltre, i fattori di rischio associati all’insorgenza di antibiotico resistenza nella flora microbica commensale dei professionisti sanitari, quindi in modo particolare degli infermieri. Conclusioni. Gli operatori sanitari attraverso le pratiche assistenziali veicolano i microorganismi antibiotico resistenti, favorendo la trasmissione dall’ambiente ai pazienti e viceversa, come pure l’insorgenza delle infezioni nosocomiali. Gli stessi operatori sono a rischio di insorgenza di antibiotico resistenza e per tale motivo diventano un anello della catena di trasmissione e diffusione del fenomeno in ambito ospedaliero e alla comunità. Allo stesso modo gli operatori sanitari, in particolare gli infermieri, possono diminuire la diffusione dell’antibiotico resistenza tramite l’applicazione di strategie e comportamenti raccomandati.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/20631