Problema Il progressivo invecchiamento della popolazione, la riduzione della mortalità precoce, il continuo incremento della vita media, portano alla cronicizzazione dei processi patologici e negli ultimi anni sempre più si è evidenziato il problema delle lesioni cutanee, che rappresentano una sfida per i professionisti della salute.1 Le ulcere croniche, in particolare le ulcere vascolari agli arti inferiori, rappresentano un significativo problema di salute pubblica e un carico economico importante per il sistema sanitario. E’ ormai chiaro a livello internazionale che il numero di persone affette da ulcere degli arti inferiori è elevato. I dati forniti dall’ Associazione Italiana Ulcere Cutanee (AIUC) durante l’Ulcer Day 2010 (giornata nazionale per la sensibilizzazione e la visibilità per un problema importante nel panorama della sanità pubblica e privata e nella società del nostro paese), indicano che in Italia, anche in seguito al progressivo invecchiamento della popolazione, sono più di 2 milioni le persone che nel corso della loro vita soffriranno di ulcere cutanee croniche, con una tendenza ad aumentare con lo stesso trend registrato negli ultimi anni. L’impatto che l’ulcera determina sulla qualità di vita del paziente è importante : il dolore, la frustrazione che l’ulcera non potrebbe guarire, le recidive, i problemi nella mobilità, l’isolamento sociale, la mancata aderenza al trattamento terapeutico sono tutte problematiche attive in questa categoria di pazienti cronici. L’infermiere assieme al medico rappresentano i professionisti della salute che operano attivamente nella gestione di tale patologia. Gli infermieri gestiscono molteplici aspetti quali: la gestione della terapia compressiva, la medicazione, l’educazione, l’ottimizzazione della compliance alla terapia, la gestione del dolore e un adeguato livello di attività fisica . Obiettivo A tal proposito l’obiettivo di questo lavoro, vista l’importanza dell’infermiere nella gestione delle ulcere croniche, è di verificare se i comportamenti professionali da loro adottati sono aderenti alle evidenze scientifiche. Capire se esiste una disomogeneità dei trattamenti 1 Istat il futuro demografico del paese (report 2011.previsioni fino al 2050 ). Istat statistiche. e se è collegata, in qualche maniera, alla preparazione professionale di chi medica, al loro titolo di studio e alle esperienze da loro maturate negli anni di lavoro. Confrontare infine quanto emerso da queste osservazioni con quanto afferma la letteratura. Strategie Questo lavoro è stato suddiviso in due parti principali. Una prima parte è caratterizzata da una ricerca in letteratura delle migliori evidenze scientifiche, una seconda parte è caratterizzata da uno studio osservazionale della gestione delle ulcere vascolari agli arti inferiori. L’insieme dei dati emersi dalla letteratura e dallo studio osservazionale direttamente sul paziente vengono confrontati per trarre delle considerazioni utili per la pratica.

La gestione delle ulcere agli arti inferiori studio osservazionale in una realta territoriale dell' ulss 15

Bettini, Alberto
2015/2016

Abstract

Problema Il progressivo invecchiamento della popolazione, la riduzione della mortalità precoce, il continuo incremento della vita media, portano alla cronicizzazione dei processi patologici e negli ultimi anni sempre più si è evidenziato il problema delle lesioni cutanee, che rappresentano una sfida per i professionisti della salute.1 Le ulcere croniche, in particolare le ulcere vascolari agli arti inferiori, rappresentano un significativo problema di salute pubblica e un carico economico importante per il sistema sanitario. E’ ormai chiaro a livello internazionale che il numero di persone affette da ulcere degli arti inferiori è elevato. I dati forniti dall’ Associazione Italiana Ulcere Cutanee (AIUC) durante l’Ulcer Day 2010 (giornata nazionale per la sensibilizzazione e la visibilità per un problema importante nel panorama della sanità pubblica e privata e nella società del nostro paese), indicano che in Italia, anche in seguito al progressivo invecchiamento della popolazione, sono più di 2 milioni le persone che nel corso della loro vita soffriranno di ulcere cutanee croniche, con una tendenza ad aumentare con lo stesso trend registrato negli ultimi anni. L’impatto che l’ulcera determina sulla qualità di vita del paziente è importante : il dolore, la frustrazione che l’ulcera non potrebbe guarire, le recidive, i problemi nella mobilità, l’isolamento sociale, la mancata aderenza al trattamento terapeutico sono tutte problematiche attive in questa categoria di pazienti cronici. L’infermiere assieme al medico rappresentano i professionisti della salute che operano attivamente nella gestione di tale patologia. Gli infermieri gestiscono molteplici aspetti quali: la gestione della terapia compressiva, la medicazione, l’educazione, l’ottimizzazione della compliance alla terapia, la gestione del dolore e un adeguato livello di attività fisica . Obiettivo A tal proposito l’obiettivo di questo lavoro, vista l’importanza dell’infermiere nella gestione delle ulcere croniche, è di verificare se i comportamenti professionali da loro adottati sono aderenti alle evidenze scientifiche. Capire se esiste una disomogeneità dei trattamenti 1 Istat il futuro demografico del paese (report 2011.previsioni fino al 2050 ). Istat statistiche. e se è collegata, in qualche maniera, alla preparazione professionale di chi medica, al loro titolo di studio e alle esperienze da loro maturate negli anni di lavoro. Confrontare infine quanto emerso da queste osservazioni con quanto afferma la letteratura. Strategie Questo lavoro è stato suddiviso in due parti principali. Una prima parte è caratterizzata da una ricerca in letteratura delle migliori evidenze scientifiche, una seconda parte è caratterizzata da uno studio osservazionale della gestione delle ulcere vascolari agli arti inferiori. L’insieme dei dati emersi dalla letteratura e dallo studio osservazionale direttamente sul paziente vengono confrontati per trarre delle considerazioni utili per la pratica.
2015-11-10
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/20682